Donne ed emicrania: il ruolo degli ormoni

  • 23 12 2012

Inserita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità tra le 20 malattie più disabilitanti, l'emicrania può dipendere anche dagli ormoni femminili. Alcuni tipi sono infatti correlati al ciclo mestruale.

Fino alla pubertà l’emicrania è presente in entrambi i sessi in egual misura. Diventa prevalente nel sesso femminile a partire dall’adolescenza fino alla menopausa (18% di donne emicraniche contro il 6% di uomini). La maggiore incidenza è da attribuire al complesso ruolo degli ormoni femminili, in particolare degli estrogeni, nei meccanismi che scatenano gli attacchi di emicrania. Le principali tappe della vita riproduttiva (menarca, gravidanza e menopausa) spesso condizionano l’insorgere della malattia nella donna. Non è infrequente infatti che tra i 10 e i 12 anni, periodo della pubertà, si verifichino i primi attacchi di emicrania correlata al ciclo mestruale

Se i primi episodi di emicrania coincidono con la prima mestruazione, purtroppo la malattia tenderà ad avere un andamento ciclico: negli anni i cicli mestruali saranno accompagnati da attacchi emicranici. Proprio per la riduzione del livello degli estrogeni, in gravidanza e in menopausa, si assiste ad un netto miglioramento.
Gli attacchi emicranici correlati al ciclo mestrale sono spesso invalidanti e resistenti alle terapie di prevenzione.
Si associano talvolta al dolore mestruale e alla sindrome premestruale, con i seguenti sintomi: alterazione del tono dell’umore, del comportamento alimentare, del ritmo e del sonno.

Cosa fare
Individuare come la propria emicrania si relazioni al ciclo mestruale, tenendo per alcuni mesi un diario, che annoti le crisi dolorose e le principali informazioni relative alla mestruazione. Avere uno stile di vita regolare (sonno/veglia, orario dei pasti, fasi di attività, riposo..), soprattutto in fase premestruale, aiuta a ridurre durata, intensità e sintomi associati all’emicrania mestruale. Integrazioni cicliche con sali di magnesio, agnocasto, partenolide possono coadiuvare i farmaci contro il dolore.

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