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Il nuovo vaccino per l’Herpes Zoster: cos’è, come funziona, per chi

Il nuovo vaccino per l'Herpes Zoster offre una protezione maggiore rispetto al precedente. Ecco perché e chi deve vaccinarsi dal "Fuoco di Sant'Antonio", quali sono i rischi della malattia e a cosa prestare attenzione

Contro l’Herpes Zoster arriva un nuovo vaccino, particolarmente raccomandato per chi ha più di 50 anni. Il Piano Nazionale per le Vaccinazioni ha previsto una campagna di sensibilizzazione per informare sui vantaggi della protezione, soprattutto dopo i 65 anni. Per questa fascia di popolazione il vaccino è gratuito.

Cos’è l’Herpes Zoster o Fuoco di Sant’Antonio

L’Herpes Zoster, chiamato “Fuoco di Sant’Anto­nio”, è una malattia di origine virale, causata dalla riattivazione del Virus Varicella-Zoster (VZV), quello che causa proprio la varicella. «Il virus che comunemente provoca la varicella come prima infezione in età soprattutto pediatrica, può provocare a distanza di tempo (anche decenni) una seconda infezione, detta fuoco di Sant’Antonio» spiega Giorgio Conforti, della Federazione italiana Medici Pediatri (FMIP).

In pratica, dopo la guarigione dalla malattia primaria, il virus resta addormentato per poi risveglairsi: può rimanere «quiescente nei gangli sensitivi delle radici dorsali del midollo spinale e/o dei nervi cranici» come spiega l’esperto. È a questo punto che, quando si riattiva, può causare la seconda infezione, ossia proprio l’Herpes Zoster, provocando la classica eruzione cutanea dolorosa.

Chi colpisce l’Herpes Zoster e quando

Gli anticorpi anti-Herpes Zoster sono molto comuni. Si trovano nel 95% circa della popolazione.

Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, «si calcola che l’incidenza media di Herpes Zoster in Italia sia pari a 6,46/1000 abitanti. I più colpiti sono gli anziani: due terzi dei casi si manifestano in persone oltre i 50 anni di età, dato importante alla luce dell’aumento dell’aspettativa di vita». Con una popolazione che continua a invecchiare, si stima che il 25-30% circa degli over 50 svilupperà l’Herpes Zoster. «Il virus primario colpisce nel 90% dei casi in età pediatrica con rare complicazioni, che sono invece più probabili in età giovanile adulta, con più conseguenze – spiega Conforti – Di solito negli anziani si presenta come fuoco di Sant’Antonio per l’a debolezza delle difese immunitarie».

Il nuovo vaccino per l’Herpes Zoster

Da poco è disponibile un nuovo vaccino contro l’Herpes Zoster e per questo le autorità sanitarie italiane hanno promosso una campagna di sensibilizzazione per invitare la popolazione, soprattutto over 65, a vaccinarsi: «Il Piano nazionale di prevenzione vaccinale ha promosso questa campagna, offrendo il nuovo vaccino gratuitamente a chi ha più di 65 anni e raccomandandolo anche agli over 50» spiega il virologo Fabrizio Pregliasco, dell’Università degli Studi di Milano. Finora era a disposizione e utilizzato un vaccino virus vivo attenuato, chiamato Zostavax, approvato nel 2006 sia in Europa che negli Usa. Nel 2017 in America è arrivato il via libera anche al vaccino ricombinante (Schingrix), approvato nel 2018 dall’Ema e l’anno prima dalla Food and Drug Administration americana. Adesso è stato deciso di dare maggiore impulso alle vaccinazioni, anche in considerazione dei rischi che si corrono in caso di malattia, senza la protezione: basti pensare che ci sono 150mila casi all’anno e 35mila ospedalizzazioni in 5 anni – spiega Pregliasco – Il vaccino ora a disposizione, inoltre, offre una protezione del 92% rispetto al 60% di quello precedente“.

Il vaccino per l’Herpes Zoster: come, quando e a chi

La vaccinazione è raccomandata agli anziani. «Si parla soprattutto di over 65, ma può essere indicato anche in una popolazione più giovane, specie se con diabete, perché più esposta un peggioramento delle condizioni, proprio come abbiamo visto con il Covid» spiega Pregliasco.

«Il vaccino per l’Herpes Zoster si somministra in due dosi, a distanza di due mesi l’una dall’altra» aggiunge l’esperto, che ne sottolinea i vantaggi: «Evita conseguenze peggiori, dall’ospedalizzazione a dolori anche molto forti soprattutto se coinvolgono il nervo oculare».

Perché è pericoloso il virus dell’Herpes Zoster negli adulti

«Il rischio è una nevrassite, cioè la diffusione del virus riacceso in età adulta lungo il decorso dei nervi periferici, dal nervo ottico a quelli brachiali (cioè delle braccia, NdR)» conferma Conforti. I dolori possono interessare anche il torace, insieme a manifestazioni cutanee (le classiche vescicole), dolore intenso e parestesie, quindi con alterazioni della sensibilità come formicolii, o altri deficit» conclude il pediatra.

Chi è più a rischio di complicazioni da Herpes Zoster

«Chi ha immunodeficienze per una malattia o per uso di farmaci come terapie oncologiche o steroidi,è maggiormente a rischio. In questo caso il vaccino si raccomanda dai 50 anni d’età o anche prima in caso di immonodeficenza, ma non in età pediatrica, nella quale si fa il vaccino contro la varicella».

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