6 modi per sentirti all'altezza

Ci sono giorni in cui ci sentiamo insicure e ci sembra di non combinarne una “giusta”. Un errore al lavoro, un commento negativo, un’incomprensione ed ecco che affiora dentro di noi quella sensazione di non essere adeguate e di non essere abbastanza brave/intelligenti/belle. Insomma di non essere all’altezza.

Proprio perché ognuno di noi è dotato di una zona di potere, ricordiamoci che siamo sempre noi ad avere il controllo e la scelta sulle nostre emozioni. Non possiamo controllare quello che gli altri ci dicono o pensano, ma possiamo decidere come noi vogliamo reagire e rispondere.

Nelle pagine che seguono, la mental coach Lucia Giovannini, autrice, tra gli altri, del libro "Il potere del pensiero femminile" (edizioni Sperling & Kupfer), ci aiuta a ritrovare la fiducia in noi stesse con 6 cose da ricordare quando crediamo di non essere all’altezza.

6 cose da ricordare quando pensi di non essere all’altezza

Non lasciarti abbattere dalle insicurezze, non fare confronti e non pensare di dover tendere alla perfezione. Segui i nostri consigli e impara a volerti più bene e non sentirti più inadeguata

Ti capita mai di sentirti inadeguata alle situazioni, non abbastanza brava/bella/capace? Purtroppo noi donne spesso tendiamo a sottovalutarci e a porre l’attenzione più sui nostri punti deboli che sui punti di forza.

Il risultato? Una bassa autostima e una sensazione più o meno persistente di non sentirci all’altezza, qualunque sia il campo in oggetto.

Con l’aiuto della mental coach Lucia Giovannini, che da oltre vent’anni tiene corsi che uniscono la psicologia alle pratiche motivazionali, abbiamo stilato un elenco di consigli da mettere in pratica quotidianamente e con costanza, per ritrovare fiducia in noi stesse, per imboccare la strada dell’eccellenza – diversa dalla perfezione – e per rientrare in contatto con il nostro io interiore.

Non pre-occuparti

Pre-occuparsi, significa occuparsi delle cose prima che accadano.

Non solo non serve a nulla, ma facilmente contribuirà ad aumentare sgradevoli sensazioni di ansia e agitazione.

La maggior parte delle volte, le cose si risolvono da sole senza troppi pensieri o struggimenti. Una volta che hai fatto tutto ciò che era in tuo potere fare, lascia che le cose accadano da sé!

Guardati indietro

Solitamente siamo più proiettati verso il futuro, verso le mete che ci siamo proposti e ci sentiamo scoraggiati nel realizzare che siamo ancora lontani dal raggiungimento dell’obiettivo.

In tutto questo, ci dimentichiamo della strada che abbiamo percorso e che ci ha permesso di essere dove siamo ora. Per una volta, guardati alle spalle e congratulati con te stessa per il cammino già percorso e per tutti gli ostacoli che hai brillantemente superato!

Punta al progresso, non alla perfezione

Spesso siamo così orientate alla perfezione e al successo che, se non lo raggiungiamo, ci sentiamo senza valore e demoliamo tutto ciò che di buono abbiamo costruito.

Quando tendiamo al perfezionismo ci sentiamo male se non riusciamo a raggiungere il nostro standard e poi colpevolizziamo noi stessi o gli altri.

Tendere all’eccellenza significa, invece, cercare di dare il meglio di noi perché vogliamo farlo, non perché dobbiamo essere perfetti. E tendere a fare meglio è un viaggio che dura tutta la vita.

Non fare paragoni

Ogni viaggio è personale e per questo non paragonabile a quello degli altri. Magari conosci persone che ti stimolano e ti sono da esempio ed è grandioso; continua a circondarti di persone così. Ma attenzione a non lasciarti scoraggiare o a non sviluppare sentimenti di invidia.

Magari loro sono più “avanti di te” e questo ti fa pensare “non riuscirò mai ad arrivare lì o ad essere come loro”. Non è così.

Anche i maggiori esperti di qualsiasi cosa sono stati dei principianti. Solo perché sei in una tappa del cammino diversa, non vuol dire che non potrai arrivare dove vuoi arrivare. Ci riuscirai secondo le modalità e i tempi più giusti per te.

Non sei quello che fai

Possiamo sbagliare, ma non per questo siamo un errore. Possiamo comportarci male, ma non per questo siamo persone cattive.

Ricordiamoci sempre di distinguere tra quello che facciamo e quello che siamo, tra le nostre azioni e la nostra essenza.

Quello che facciamo può essere migliorato con la pratica. Quando qualcuno ti rivolge un commento negativo, non prenderla come un attacco personale. Non sta dando un giudizio sulla tua persona, ma sul tuo operato.

E se sei tu la persona che deve dare un feedback, ricordati di distinguere tra persona e comportamento: fa una grande differenza nel rapporto con gli altri.

Presta attenzione al dialogo interiore

Quante volte siamo indulgenti con gli altri e severi con noi stessi? Magari sbagliamo qualcosa, ed ecco che ci puniamo per giorni e giorni con dialoghi poco edificanti. Fare degli errori capita e non piace a nessuno; ma che senso ha prolungare quella situazione di disagio, dandoci degli stupidi, se non peggio?

Ricorda che sei un’anima in cammino, sempre, in ogni istante. Sii gentile con te stessa, prova comprensione e ammirazione per quello che fai e per quello che sei. Manda amore a te stessa anche quando pensi di non meritartelo: è proprio il momento in cui ne hai più bisogno!

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