Obesità, cereali sotto accusa

I cereali della prima colazione contengono un eccesso di zuccheri. E oltre ad essere poco nutrienti, potrebbero essere responsabili della tendenza all'obesità dei più giovani

I cereali sono poco nutrienti e responsabili dell’obesità dei giovani. E’ quanto sostiene un’inchiesta condotta dal canale televisivo inglese Channel 4, che ha analizzato i contenuti nutritivi delle principali marche di cereali. Il risultato è, infatti, che alcuni di questi contengono più zucchero dei classici “doughnut”, le ciambelle zuccherate molto diffuse nei Paesi anglosassoni e considerate, generalmente, poco salutari per i bambini. “In alcuni cereali ci sono 10,59 grammi di zucchero in 30 grammi di prodotto, cioè 3 cucchiaini per tazza” ha detto Philip James, capo della International Obesity Task Force, “e questo senza aggiungere il latte o altro zucchero”.

A supporto di questa conclusione si aggiunge anche un’indagine condotta all’inizio del 2009 da Which?, il servizio dei consumatori inglese, che ha preso in esame diverse marche di cereali in commercio, rilevandone il basso livello nutritivo.

Insomma, dopo averci detto per anni che i cereali erano l’ingrediente base per una colazione sana e nutriente, ora tutto viene messo in discussione e che, anzi, “questi cereali semplicemente riempiono di zucchero i nostri figli, portando a problemi di obesità.”

A difesa di questi prodotti è intervenuta la Breakfast Cereals Information Service, l’associazione che rappresenta le aziende produttrici di cereali, dichiarando che i cereali sono “ricchi di vitamine, minerali e fibre, pochi grassi e con tanti benefici per la salute”. Ma sulla quantità di zuccheri… no comment!

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