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Con tenacia e afferrando con consapevolezza e gioia la seconda vita concessale, María de Villota aveva fatto della benda all'occhio mancante quasi un accessorio di stile, da abbinare in colore e fantasia all'abito indossato, senza rinunciare alla sua avvenente femminilità.
Trentatreenne, María era a Siviglia per parlare al congresso rivolto ai giovani universitari "Ciò che conta davvero". Lunedì prossimo avrebbe dovuto presentare il suo libro intitolato La vita è un dono, pubblicato da Plataforma Editorial. Un dono fugace, la sua vita, ma vissuto a pieni giri.