Togliere il pannolino è il primo vero traguardo consapevole che farà sentire il bambino veramente

Togliere il pannolino è il primo vero traguardo consapevole che farà sentire il bambino veramente un po' più grande: sa controllare qualcosa del suo corpo che, fino a poco tempo fa era totalmente ingestibile.
Ma qual è il momento giusto per togliere il pannolino, e quali sono le modalità migliori per farlo? Spesso i genitori vivono questo rito con un po' troppa ansia e con tantissimi dubbi che a volte coprono le richieste del bambino. Qui di seguito qualche suggerimento per gestire ogni step di questa fase con meno apprensione e con più sorrisi.

Come togliere il pannolino senza stress

Prima di arrivare al vasino occore percorrere e attraversare tutti gli step necessari: ecco alcuni consigli

Qual è il momento giusto per togliere il pannolino?

L’età adatta per cominciare lo spannolinamento è sicuramente dai due anni in poi (meglio se 2 anni e 6 mesi).
A questa età di solito i bambini hanno ben acquisito la capacità di percepire gli stimoli della minzione e dell’evacuazione e, soprattutto, di controllarli.
Eliminare il pannolino troppo precocemente rischia di essere frustrante per il bambino che si sentirà inadeguato ogni volta che la pipì sfuggirà al suo controllo e troppo faticoso per la mamma.

Il periodo migliore dell’anno è sicuramente l’estate e spesso coincide con quella che precede l’ingresso alla scuola materna. Durante le vacanze mamma e papà hanno modo di trascorrere più tempo insieme al bambino e di seguirlo direttamente in questa evoluzione; inoltre, l’utilizzo di pochi indumenti leggeri e facili da togliere agevola l’operazione spannolinamento.
In ogni caso, che sia estate o inverno, è fondamentale scegliere un momento in cui sia il bambino sia i genitori siano sereni e disponibili a dedicare a questa operazione il tempo necessario senza forzature di sorta.

Pannolino mutandina e pannolino di notte

Hai deciso che il momento è quello giusto e che sia tu che tuo figlio siete pronti per togliere il pannolino? Bene, questo è il momento di dimostrare la tua determinazione. Devi essere decisa perché continuare a metterlo e toglierlo a seconda dei casi non farebbe altro che generare in lui confusione.
In casi eccezionali in cui non vuoi rischiare problematiche fuoriuscite – per esempio durante un lungo viaggio in auto o nel bel mezzo di una cerimonia – puoi ricorrere al pannolino mutandina, badando però di prevedere comunque adeguate soste e visite in bagno per il piccolo.
Per il resto, quelle sono solo eccezioni e il pannolino a mutandina non dovrà rappresentare la regola. Quando sei fuori casa non dimenticare di prestare attenzione alle esigenze del bambino, e portati in borsa uno o due cambi per sicurezza.
Durante la notte, invece, sarebbe bene mantenere il pannolino per poi toglierlo completamente quando comincerai a trovarlo asciutto.

Vasino o riduttore, ma sempre con calma

Prova a testare l’interesse del bambino per il WC o per il vasino. Potrai utilizzare indifferentemente l’uno o l’altro, presentando al bimbo questi oggetti come qualcosa di piacevole e amico e invitandolo a usarli quando percepisce lo stimolo della pipì o della cacca. Se sceglierai il riduttore per il WC, potrebbe essere utile porre nelle vicinanze un piccolo sgabellino che il bambino potrà usare per sentirsi più autonomo.

Può essere utile stabilire alcuni momenti fissi in cui “provare” a fare pipì, per esempio prima di mangiare o prima di uscire.
Se il bambino si bagna o si sporca non bisogna mai sgridarlo per non indurlo a trattenere gli stimoli: al contrario lodalo e gratificalo quando riesce nell’impresa. Cerca di essere coerente ma con calma e serenità perché un atteggiamento ansioso contribuirebbe certamente ad aumentare le difficoltà del bimbo.

Riproduzione riservata