piove, andiamo a giocare fuori

Pensi che coprendoli e tenendoli chiusi al caldo salverai i tuoi figli da influenze & co? Ti sbagli. È statisticamente dimostrato che, se giocano all’aria aperta, si ammalano di meno. Perfino sotto l’acqua scrosciante. Non hai più scuse quindi. Anche perché qui trovi tanti giochi divertenti da proporre a seconda di quanto fa brutto.

Brutto tempo? Usciamo a giocare!

Perché tapparli in casa appena il meteo si mette al brutto? Ci sono giochi che sfruttano pioggia, vento e fango. E rinforzano la salute

5 SPORT CHE NON HANNO STAGIONE

L’attività all’aperto tutto l’anno fa bene. «E aiuta a crescere: perché costringe i piccoli a confrontarsi non solo con se stessi e con i compagni, ma anche con le avversità» sostiene Carlo Napolitano, pediatra e autore di Lo sport che fa bene al tuo bambino (Sperling). Che qui ci spiega i vantaggi di 5 discipline toste.

Piove…se decidiamo di stare in casa, ci sono tante attività divertenti da fare tutti insieme.

Possiamo anche approfittarne per creare qualche addobbo in vista del Natale

E per i piccoli chef, la cosa più divertente sarà preparare la merenda o addirittura il pranzo o la cena con le proprie mani!

● CALCIO  Giocare una partita è come correre per più di un’ora di fila. Quando tira vento

CALCIO  Giocare una partita è come correre per più di un’ora di fila. Quando tira vento o piove lo sforzo si moltiplica. E, con esso, anche i benefici per un fisico in crescita.

● ARRAMPICATA  Muoversi su una parete umida rinforza i muscoli. E costringe a calcolare attentamente ogni mossa. Ottimo mix di forza e ragionamento.

MOUNTAIN BIKE  Bisogna stare attenti a non scivolare, a non incastrare la ruota nelle rocce… I terreni impervi, magari bagnati, allenano equilibrio e controllo.

VELA  Calcolare la direzione del vento e gestire la velocità, con tanto di spruzzi in faccia è un bell’esercizio di concentrazione e di coordinamento in condizioni estreme.

RUGBY  Cadere e rialzarsi, fare mischia e placcare sono già azioni che richiedono forza e precisione. Qualità che raddoppiano se si gioca su un terreno fangoso.

Come giocare quando c’è un acquazzone

«Uscire con la pioggia, a meno che non sia in corso un temporale, è un’occasione ricca di stimoli» spiegano Fiona Danks e Jo Schofield, autrici di Evviva il maltempo (Editoriale Scienza).

«Oltre all’impermeabile, dai ai bambini dei “contenitori sonori” da sistemare in fila sotto una grondaia: pentole, vecchi barattoli di latta, ciotole rivestite di pellicola d’alluminio. Si divertiranno a sentire le diverse melodie che le gocce d’acqua producono cadendoci dentro. Armali di stivaloni e indici una corsa a ostacoli nelle pozzanghere: vince chi riesce a saltare dentro ciascuna senza mai mettere i piedi fuori dall’acqua».

Se è solo bagnato e fangoso giochiamo così

«Dai loro una lente d’ingrandimento e mandali a caccia di goccioline sulle foglie o sui vetri per scoprire come sono fatte» proseguono le autrici. «Se non ti dispiace che si sporchino, lascia che creino delle torte di fango da decorare con muschio, ghiaia e foglie». E persino il fango diventa una “tempera” da stendere su legno e sassi.

I giochi da fare se soffia il vento

«Aiutali a creare delle maniche ad aria da tirarsi dietro quando si corre» suggeriscono Danks e Schofield. «Taglia una bottiglia di plastica per ottenere un cilindro. Da una parte fai due fori per attaccare uno spago che faccia da manico. Dall’altra, applica con le graffette un sacchetto di plastica colorato: correndo si gonfierà col vento».

Il parere del pediatra

«Correre contro vento, scansare le pozzanghere, cercare di non cadere sulle superfici scivolose sono esercizi fisici che fanno bene perché aumentano la concentrazione, stimolano l’orientamento e rinforzano i muscoli» spiega Carlo Napolitano, pediatra specializzato in sport.

Giocare col maltempo fa bene ai bambini

«Sfidare gli elementi della natura, come la pioggia sul viso, la forza del vento e le asperità del terreno bagnato, aumenta l’autostima. E anche il sistema immunitario subisce quel minimo di stress che gli permette di reagire e rinforzarsi».

Bambini coperti, ma non troppo

Attenta però a non coprire troppo i piccoli. «Quando sentono freddo, i bambini cominciano istintivamente a muoversi. Vestirli di lana o insaccarli nei piumini crea camere di calore che li fanno sudare. Ed è il sudore, non il freddo, a causare i malanni. Una maglia in tessuto tecnico è sufficente per tenerli al caldo ed evitare i ristagni di traspirazione».

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