Qual è la differenza tra vegan e cruelty free?

C'è differenza tra vegan e cruelty free. Sono sempre di più le persone coscienziose che cercano di apportare un significativo cambiamento nel mondo, supportando la vita ecologica, per non esaurire le risorse che il nostro magnifico pianeta ci ha offerto sino ad oggi, agendo nel pieno rispetto degli animali.

È importante comprendere la differenza tra vegan e cruelty free quando stiamo per acquistare dei prodotti: dalla cosmetica all’abbigliamento, le etichette ci raccontano la storia di come sono stati realizzati, quali sono i materiali o gli ingredienti presenti e soprattutto se ci troviamo di fronte a un prodotto davvero naturale. La dicitura vegan è tra le più importanti, ma spesso molte persone tendono a credere che un prodotto vegan sia implicitamente cruelty free.

La tematica vegana tocca milioni di persone in tutto il mondo. È un discorso che esula dal regime alimentare, in quanto essere vegani è un vero e proprio stile di vita. Attenzione tuttavia ai prodotti che erroneamente consideriamo cruelty free perché vegani: vi spieghiamo qual è la differenza sostanziale tra le due etichette.

Differenza tra Vegan e Cruelty Free

La differenza tra vegan e cruelty free è che, nel primo caso, il prodotto non presenta in alcun modo al suo interno degli ingredienti di origine animale o prodotti da animali. Può capitare, soprattutto in alcuni paesi – in Cina è obbligatorio per legge testare alcuni prodotti sugli animali – che siano presenti prodotti vegan, ma non cruelty free.

Le etichette legate ai cosmetici vegan, per esempio, riportano le diciture: Vegan Society o VeganOK nel packaging. Non sempre vedremo tutte le etichette presenti sulla confezione ed è davvero difficile realizzare un cosmetico che possa essere vegano, cruelty free e biologico allo stesso tempo. Diventa essenziale, in fase di acquisto, soffermarsi a leggere l’INCI e i simboli riportati.

Sono tantissime le donne che preferiscono acquistare dei cosmetici vegan e cruelty free: dei prodotti che non danneggiano l’ambiente essendo spesso anche riciclabili.  Essere vegani non significa solo seguire una dieta vegana, ma avere un occhio di riguardo per l’abbigliamento, la cosmetica, l’arredo, al fine di contrastare l’inquinamento globale e sostenere il pianeta.

Cruelty free: significato e simboli

Il simbolo del cruelty free è il Peta o Leaping Bunny. Non avremo difficoltà a riconoscerlo, in quanto è quasi sempre un coniglietto bianco che corre felice. Grazie all’etichetta, capiremo che un dato prodotto è stato realizzato nel pieno del rispetto dello Standard Internazionale che prevede di non effettuare sperimentazioni o test sugli animali. Per esempio, in Europa dall’11 Marzo 2013 è stato posto il divieto dei test sugli animali per quanto riguarda l’industria cosmetica. Tutte le aziende aderenti all’Unione Europea e presenti nell’area della Comunità Europea devono rispettare la legge sulle sperimentazioni. Per rientrare negli standard, le aziende cosmetiche devono seguire alcune fondamentali regole. I parametri sono strutturati in modo da scoraggiare le sperimentazioni.

  • Non possono in alcun modo testare sugli animali il prodotto finito. Il prodotto non potrà ugualmente essere testato sugli animali da terzi;
  • Non si effettuano test sugli animali degli ingredienti singoli presenti in un prodotto, né potranno commissionare ad altre aziende questo incarico;
  • L’azienda dovrà impegnarsi a non acquistare ingredienti testati sugli animali da altre strutture.

Un prodotto vegan è cruelty free?

Talvolta capita di vedere dei prodotti che riportano la dicitura “vegan”, altri invece hanno l’icona classica del “cruelty free”, che si identifica in un coniglio che corre o con le orecchie di un coniglio. In alcuni casi, determinati prodotti offrono entrambe le icone. Cruelty free non è in alcun modo strettamente connesso a vegan, in quanto nella sua definizione si fa riferimento solo ai test sugli animali oppure alla provenienza degli ingredienti di un prodotto.

Un prodotto non testato sugli animali, e dunque a tutti gli effetti cruelty free, può comunque contenere degli ingredienti di origine animale. Tra gli ingredienti più diffusi troviamo il collagene, l’albume, la gelatina, il miele, la cera d’api, la lanolina, i grassi animali o la glicerina. Per la realizzazione di prodotti beauty e cosmetica vegan, si utilizzano gli oli vegetali, tra cui l’olio di argan, l’olio di cocco, l’olio di mandorle, l’olio di rosa mosqueta e molti altri.

Il tema ecologico tocca tutti noi

Essere vegani o semplicemente scegliere uno stile di vita più sostenibile ci porta a conoscere e approfondire le tematiche legate all’ambiente e agli animali che lo popolano. Essere vegani va al di là di profonde scelte e convinzioni, perché la guida etica all’acquisto di determinati prodotti dovrebbe interessare ciascuno di noi.

Nel campo della bellezza, ad esempio, hanno fatto molto discutere i test sugli animali. Teniamo sempre presente che sono i consumatori a influenzare le tendenze del mercato. Per quanto sia complesso riuscire a trovare un prodotto vegan e cruelty free, rispetto al passato è molto meno impossibile. Inoltre, i cosmetici sono sempre più vegan: dagli ingredienti al packaging sostenibile, c’è una attenzione da parte dei produttori al consumatore sempre più alta.

Vi segnaliamo infine che sul mercato esistono anche dei prodotti vegetariani. L’etichetta “vegetariana” sui prodotti cosmetici indica la presenza di ingredienti di origine animale, tuttavia l’azienda deve impegnarsi a specificare come li hanno ottenuti, nel pieno rispetto dell’animale.

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