ricoltivare ortaggi

5 cose che puoi piantare dopo averle usate

  • 28 06 2022
A volte basta un bel vaso pieno di terriccio ricco di nutrienti, un po’ di buona volontà e tanta pazienza per abbattere, anche solo un pochino, le spese alimentari. Alcune cose che usi le puoi ripiantare per dare loro nuova vita

Ricoltivare significa imparare a nutrirsi in maniera più sostenibile. Gli scarti alimentari sono sempre grande fonte di senso di colpa, ed è per questo che è importante apprendere l’arte del regrowing, ovvero il ripiantare quello che normalmente butteremmo nel bidone dell’umido. O nel compostaggio nella migliore delle ipotesi.

Il regrowing è un’arte sempre più diffusa. Se fare la spesa dall’ortolano di fiducia è diventato equiparabile a una capatina in gioielleria, è bello sapere di poter riutilizzare alcuni scarti. E così facciamo in modo che i nostri ortaggi preferiti non finiscano mai.

Un orto in casa a poco prezzo

Tutto quello di cui avrai bisogno per seguire i nostri consigli è un bel vaso profondo, un terrazzo pieno di sole, terriccio e scarti alimentari. Ogni vegetale o frutto è differente, avrà differenti esigenze d’acqua, eventuali nutritivi e di luce, ma sappi che con un po’ di pazienza imparerai a padroneggiare i rudimenti del regrowing.

Non temere se le prime volte non cresce niente: piantare dopo aver usato i vari ortaggi richiede qualche conoscenza tecnica che, di certo, apprenderai con la buona volontà.

Se non hai un vaso e senti di non volerne comprare uno, andrà benissimo anche una cassetta di legno piuttosto profonda, da ricoprire con il nylon forato per favorire l’evacuazione dell’acqua in eccesso ed evitare il cosiddetto marciume radicale, molto pericoloso per tutte le piante di casa.

Un’altra cosa: prima di ripiantare assicurati che il prodotto non sia stato conservato in frigorifero per troppo tempo, che sia biologico e soprattutto che non sia stato sottoposto a trattamenti chimici brutali. Queste tre condizioni, qualora venissero meno, potrebbero impedire la ricrescita del prodotto.

Tutto quello che non ricoltiverai dovresti pensare, se hai la possibilità, di aggiungerlo al compost. Ricoltivare va a braccetto con la creazione di un fertilizzante naturale di nostra produzione.

Ricoltivare il porro

Il porro è un ottimo punto di partenza per tutti i regrower in erba. Di regola, quando si cucina un bel porro lo scarto è minimo. Se però si coltiva il desiderio di ripiantarlo, dovremo prendere qualche accorgimento.

Il porro presenta una parte finale con radici fascicolate che, spesso, al supermercato, viene tagliata per questioni di peso e praticità del prodotto. In caso di ortaggi freschi, la parte radicale sarà presente. Dovremo tagliare a circa 8-10 centimetri di altezza da lì. A questo punto sarà sufficiente ripiantare direttamente nel terreno e, se le radici sono ancora folte e sane, è molto probabile che il porro ricrescerà.

Nel caso in cui le radici del porro – fate una rapida ricerca di immagini su Google per allinearvi – fossero molto corte, dovrete farle ricrescere. Basta lasciare il porro in un vasetto d’acqua fin quando la ricrescita non sarà adeguata all’interramento.

Se da una parte il prodotto piantato verrà quasi del tutto interrato (8-10 centimetri di porro sono tanti!), è vero che già dopo due settimane potrete di nuovo beneficiare del prodotto fresco!

Regrowing della cipolla

Lo sapevi che anche la cipolla può essere facilmente ripiantata? Se te la sei dimenticata in dispensa almeno una volta nella vita e, dopo le vacanze, hai aperto il mobile trovandoci dentro una giungla di foglie e germogli, probabilmente già lo sai.

Taglia la cipolla a circa due centimetri dalle radici e interrala in un contenitore con terriccio. La cipolla dovrà trovarsi sotto terra, a due o tre centimetri dalla superficie. È indispensabile che l’ambiente sia ricco di nutrienti – terriccio di qualità – e ben umido. In pochi giorni, avrete ottenuto i bulbi che, una volta separati per bene e ripiantati produrranno nuove cipolle nel giro di qualche settimana.

Far rinascere la lattuga

Quanta lattuga consumiamo d’estate? E quanto sarebbe più buona se la producessimo da noi? Procurato un bel cespo, è necessario tagliare le foglie a 3 centimetri dal fusto e sistemarlo in un contenitore d’acqua dove possa far crescere nuove radici. E nuove foglie. A questo punto basterà trapiantare tutto nel vaso di fiducia.

Assicurati che il trapianto abbia tanta luce: la lattuga è un regrowing per giardiniere di media esperienza che ha bisogno di qualche accortezza in più.

Ricoltivare lo zenzero

Proprio come la cipolla, lo zenzero è piuttosto facile da ricoltivare dai suoi stessi scarti. Per ottenere un nuovo zenzero, è necessario collocarne un pezzetto in una zona calda di casa. Attenzione alla luce, non particolarmente gradita a questa radice: una volta tagliati i germogli, sarà possibile coltivarli per produrre nuovi bulbi.

Quando le patate germogliano

Non buttiamo mai le patate germogliate! Proprio quando sembrano troppo vecchie e raggrinzite per la padella, diventeranno perfette per ricoltivare. Tagliamola a pezzetti di circa 2-3 centimetri, facendo attenzione a non rovinare i preziosi germogli. Lasciamola adesso riposare a temperatura ambiente per qualche giorno.

Ora possiamo interrarla a circa 8 centimetri di profondità, con il germoglio rivolto verso l’alto. Il terriccio per la crescita delle patate dev’essere ricco, e dunque non abbiate paura di fare uso del compost per trasformare le vostre nuove patate in piccoli capolavori di gusto.

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