Raccolta differenziata: dove butto cosa

Raccolta differenziata, mini guida pratica a dove buttare ogni rifiuto

Dove si butta il cartone del latte? Dove si butta il polistirolo? E l'olio esausto? Non è sempre facile capire dove gettare un rifiuto... Se anche tu hai dei dubbi, eccoti una mini guida pratica alla coretta raccolta differenziata.

Dove lo butto? È la domanda che molti si pongono quando in procinto di conferire un bene esausto nella pattumiera vogliono fare una corretta raccolta differenziata. Anche i più attenti sono spesso assaliti dai dubbi… ammettiamolo: non è sempre facile capire dove gettare un rifiuto, ma questo non deve scoraggiare perché differenziare ciò che scartiamo è importantissimo per la salvaguardia del nostro Pianeta. E non solo!

È nella corretta raccolta differenziata che affonda le proprie radici il riciclo dei rifiuti e ne trae linfa vitale. Un processo questo, che da un lato consente di trasformare ciò che buttiamo nella pattumiera in nuovi materiali ed oggetti e dall’altro evita che i rifiuti siano smaltiti in discariche o negli inceneritori. Sistemi che ad oggi oltre a non essere più sufficienti per smaltire il sempre crescente carico di spazzatura, hanno un impatto ambientale notevole.

Grazie al riciclo dei materiali, inoltre, è possibile avere una gestione più accorta delle materie prime, ciò che consente sia un consistente risparmio delle risorse naturali messe a disposizione dal Pianeta, sia di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra che sarebbero state rilasciate per la produzione di nuovi materiali. 

Fare una corretta raccolta differenziata è quindi fondamentale per evitare che questo processo non vada a buon fine. Ecco quindi una mini-guida per rispondere alla domanda “dove lo butto?“. Salva questa card e continua a leggere per scoprire dove vanno gli altri rifiuti!

Raccolta differenziata, occhio ai simboli!

Come prima cosa è necessario fare attenzione ai simboli riportati sui vari oggetti. Ad esempio sai cosa significa il simbolo chiamato “Ciclo di Mobius“? È costituito da 3 freccette piegate che si “inseguono” e indica che il prodotto o la confezione è riciclabile. Il suo utilizzo è regolamentato dalla EN ISO 14021 e come simbolo può anche evidenziare il contenuto già riciclato del bene stesso, in questo caso sarà accompagnato all’interno dalla percentuale di materiale riciclato.

Se invece quello che stai osservando è sempre un triangolo di frecce, ma più sottili, sappi che questo simbolo è volto a facilitarti proprio nel fare una corretta raccolta differenziata. Questo simbolo infatti solitamente contiene al suo interno un numero o delle lettere che indicano la natura del materiale su cui è stampato. Ad esempio se al suo interno vi è il numero “1” si tratterà di PET, cioè un tipo di plastica riciclabile.

Altro simbolo che ricorre spesso è quello chiamato “Tidy Man” l’omino sul cestino, questo però non fornisce indicazioni circa la riciclabilità del prodotto o della confezione ma rappresenta un invito generico a non disperderlo nell’ambiente dopo l’uso.

Per sapere invece se un prodotto è biodegradabile e compostabile devi andare alla ricerca dei simboli di uno degli enti certificatori, solo in questo modo avrai la certezza che il bene potrà essere avviato al compostaggio.

Ora mettiti alla prova: se ti chiedessimo ad esempio dove va gettato il cartone del latte oppure l’olio alimentare esausto oppure, argomento di super attualità, le ormai note mascherine… sapresti rispondere con sicurezza?

Dove si conferisce l’olio alimentare?

Stiamo parlando dell’olio di frittura esausto o di ciò che rimane del liquido di vasetti, lattine e barattoli di sott’oli vari. È assolutamente vietato gettarlo negli scarichi domestici in quanto si rischia di provocare seri danni ambientali. Se invece correttamente conferito questo prodotto è del tutto recuperabile. Quindi dove buttarlo? È necessario portarlo nei centri di raccolta oppure nelle apposite postazioni dislocate nelle città. I più fortunati in alcuni comuni hanno la raccolta porta a porta anche del prezioso oro liquido!

Dove si butta il polistirolo?

Il polistirolo va conferito nella raccolta per la plastica. Se si tratta di contenitori ad esempio quelli utilizzati per l’asporto del gelato o di altri alimenti non è neanche necessario lavarli prima di conferirli nella raccolta differenziata. Possono essere riciclati anche se un po’ sporchi, è infatti sufficiente svuotarli dei residui.

Dove si buttano gli scontrini fiscali?

Pochi lo sanno, gli scontrini dei supermercati e dei negozi non sono stampati su semplice carta ma su carta termica che è incompatibile con il processo di riciclo di questo materiale. Dove vanno dunque gettati? Devono essere buttati nell’indifferenziata.

Dove si butta l’alluminio?

Questo materiale è riciclabile al 100% e all’infinito quindi la sua corretta raccolta è fondamentale. Imballaggi e contenitori di alluminio tipo lattine e scatolette vanno conferiti nella raccolta della plastica e di altri materiali. Stessa regola vale per i fogli di alluminio, per i quali si parla comunemente di cartastagnola, che possono essere gettati anche se unti con l’accortezza però di eliminare i residui solidi di cibo.

Dove si buttano i CD?

I compact disc (CD) ma anche DVD così come le loro custodie devono purtroppo essere conferiti nella raccolta indifferenziata.

Che fine fanno pentole e padelle?

Pentole e padelle rientrano tra i beni definiti ingombranti metallici e quindi vanno consegnati, gratuitamente, nei centri di raccolta. Un’idea in più? Potete eliminare i manici e decidere di riutilizzarli come sottovasi per dare loro una seconda vita… sul balcone.

Dove si buttano le mascherine usa e getta?

Parliamo delle mascherine intese come dispositivi di protezione individuale (DPI). Si tratta di un prodotto usa e getta che dopo il suo utilizzo deve essere conferito nella raccolta indifferenziata.

Dove si buttano i fazzoletti usati?

Solitamente i fazzoletti usati vanno conferiti nella pattumiera dell’organico insieme agli scarti di cibo. Ma, in un momento di emergenza sanitaria tale è questo, come da indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, è meglio siano buttati nell’indifferenziato.

Dove si buttano le stoffe?

La regola generale prevede che gli abiti usurati inutilizzabili vadano conferiti nell’indifferenziato. Nel caso in cui chi effettua la raccolta nel vostro Comune esegua anche il recupero o riciclo dei materiali tessili questi possono essere conferiti nella raccolta abiti. Questo vale anche nel caso di indumenti strappati e usurati purché puliti. In caso di grandi quantità di rifiuti è comunque sempre preferibile conferirli presso la stazione ecologica.

Dove si butta il cartone del latte?

Il cartone del latte e tutti i cartoni per bevande realizzati in Tetra Pack® sono composti da tre materiali diversi: uno strato di carta rivestito da materiale plastico all’esterno ed alluminio all’interno. Proprio a causa di questa natura non esiste una regola fissa su dove gettare questi contenitori in quanto questa cambia da Comune a Comune. Alcuni, infatti, prevedono che questi contenitori siano conferiti nel cassonetto della plastica mentre altri in quello della carta. Quindi fate sempre attenzione alle regole del luogo dove abitate.

Per evitare di commettere errori anche la tecnologia può essere d’aiuto. Esistono infatti della app, come la app Junker per la differenziatache indicano, ad esempio attraverso una fotografia del codice a barre del prodotto oppure tramite una sua descrizione esattamente la pattumiera dove questo debba essere conferito. Una bella mano non credete?

Quindi non scoraggiatevi basta solo un po’ di pazienza e ben presto sarete degli esperti nel fare una corretta raccolta differenziata.

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