donna a letto triste

Lo amo ma ha il pene piccolo

Una lettrice scrive alla scrittrice Stella Pulpo che il suo partner è affetto da micropenia, cioè ha il pene piccolo. Che fare?

«Cara Stella, vivo una relazione con un ragazzo che amo, ma ha il pene troppo piccolo e io sento poco. Non so come fare. È così importante il sesso? A volte mi dico che potrei prescindere, altre volte invece mi sembra tutto uno spreco. Forse non siamo capaci noi di amarci per come siamo davvero? Ci sono delle alternative secondo te?» Viola, Firenze

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La questione, che a uno sguardo superficiale potrebbe apparire spinosa e antipatica, in realtà ha un peso specifico rilevante nell’equilibrio sessuale di una coppia perché, se è vero che le dimensioni non contano in senso assoluto, è vero anche che il desiderio si fonda su un’intesa che è insieme mentale e fisica.

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A questo proposito, sarebbe utile ricordare che i nostri corpi si assomigliano ma sono tutti diversi, e nelle loro diversità sono tutti validi, per cui potremmo provare a ragionare non tanto in termini di “troppo piccolo/troppo grande” (o “troppo stretta/troppo larga”) ma più di compatibilità anatomica (che è comunque secondaria, a mio modesto avviso, alla compatibilità mentale). Guardiamo, comunque, qualche dato: solo il 65% delle donne raggiunge l’orgasmo facendo sesso (!) e di queste appena il 18% lo raggiunge mediante la penetrazione. Ironicamente, il pene, dispositivo centrale dell’identità virile, non è così utile quando si tratta di far godere la partner (a ulteriore prova di ciò: le donne lesbiche raggiungono l’orgasmo nell’86% dei casi).

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La maggior parte delle volte nelle relazioni eterosessuali si ricorre a
stimolazioni alternative della clitoride che, lo rammentiamo, è l’organo preposto al piacere femminile e può essere “sollecitata” nei modi più creativi, interni ed esterni. Cosa puoi fare, dunque, insieme a un partner che non dispone di un equipaggiamento da pornodivo? Tutto. Puoi godere? Eccome! Il primo passo, però, propedeutico al resto, è uscire dalla
logica del sesso coitocentrico, e abbracciare le infinite possibilità di una sessualità più varia e più libera, nella quale riuscire a comunicare i propri desideri e a sentirsi più appagata insieme al partner.

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