Dream Journal: ecco perché scrivere i tuoi sogni fa bene

Un diario segreto che ricorda e descrive i nostri sogni e i nostri incubi. Come fare?

Già ci immaginiamo le proteste di chi “eh ma io non sogno mai” o “io non mi ricordo i sogni che faccio”. Falso! La mente e l’inconscio immagazzinano i nostri sogni anche quando noi sembriamo non ricordarli neppure in piccola parte.

Certo è, che alle volte le immagini, i suoni e le musiche dei nostri sogni sembrano scomparire non appena apriamo gli occhi. Ed ecco il primo modo in cui il nostro Dream Journal può aiutarci: tenere un diario dei sogni, a lungo andare, aiuta a ricordare meglio le scene delle nostre visioni oniriche e, nella migliore delle ipotesi, ci permette di allenare la nostra mente a vivere in modo più vivido le immagini che riusciamo a ricordare del nostro sogno. Insomma abbiamo visto che fare journaling ha enormi benefici, e questo vale anche per i sogni.

Cos’è un Dream Journal

Nella sostanza, si tratta del diario più segreto e intimo che avrete. Un diario dove nascondere e raccontarsi tutto ciò che avviene mentre dormiamo. Una sorta di Io dormiente che parla all’Io sveglio. Se fatto bene, il Dream Journal diventa un vero e proprio dialogo con noi stessi.

Nel diario dei sogni tutto è importante. Ogni dettaglio, ogni sussurro di ciò che avviene nella nostra mente mentre dormiamo e ogni granello di realtà che riusciamo a scorgervi è fondamentale per costruire un racconto dettagliato del nostro sogno.

Chi porta avanti un Dream Journal da un po’ non potrà fare a meno di accorgersi che scrivere il proprio sogno significa anche riviverlo e quindi ricordarlo meglio. È infatti un ottimo allenamento per la memoria inconscia!

Come si tiene un Dream Journal

È ovvio: giorno per giorno. Però, mentre chi tiene un “diario di bordo” solitamente sceglie orari e momenti precisi della giornata per scrivere, chi decide di portare avanti un diario dei sogni, almeno all’inizio, non può tenersi a regole rigide di orari e tempi.

All’inizio si scrivono i sogni quando balenano nella mente, magari a metà giornata, mentre si sta facendo tutt’altro appare un’immagine del nostro sogno che fino a quel momento era stata dimenticata.

Ed ecco infatti che si corre a scriverlo sul diario, prima che sparisca di nuovo. Ma questo capita solo all’inizio, dopo un po’ ci si prende la mano e si decide di dedicare i primi 5-7 minuti della giornata a raccontarsi il sogno appena vissuto.

Come si raccontano i sogni

Questa è la parte più complicata. Siccome si tratta appunto di immagini perlopiù confuse e melliflue, si cerca di scrivere quanto più velocemente possibile, senza badare troppo all’ordine e al senso “logico” di quel che si sta scrivendo.

Un buon consiglio è quello di rivivere il proprio sogno come un romanzo, e quindi di partire dalla prima immagine in assoluto che si ricorda, e seguire scrivendo ciò che è accaduto senza tralasciare i dettagli che sembrano irrilevanti (niente è irrilevante nel tuo sogno!)

Si può anche decidere di proseguire per punti: dove eri, che rumori sentivi, quali colori c’erano, con chi ti trovavi e che sensazioni sentivi…insomma, un brain-storming del sogno.

Il nostro modus operandi preferito è quello di scrivere e descrivere il nostro sogno come se si stesse raccontando una favola per bambini. Non bisogna pensare che il diario dei sogni sia una sciocchezza, ma nemmeno prendersi troppo sul serio!

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Perché avere un diario dei sogni ci fa bene

Per molti semplici motivi. Il primo lo abbiamo già detto: allena la memoria. Ci si ricorda meglio ciò che avviene nel mondo dei sogni e si diventa più bravi anche a ricordarsi le situazioni della vita quotidiana. Tenere un Dream Journal mette a fuoco dettagli che prima passavano inosservati.

In secondo luogo, il nostro diario dei sogni nasconderà tutto il nostro mondo più intimo e personale, sarà custode di cose che non ammetteremmo mai e ci permette anche di rileggere il percorso temporale dei nostri sogni in modo da notare cambiamenti, variazioni, modifiche del nostro modo di interpretare la vita che ci capita e poi riproporla a noi stessi in chiave onirica.

Nella sostanza, il Dream Journal è il miglior modo per annotare l’attività mentale notturna e quindi suddividere anche i sogni in periodi vissuti. A distanza di mesi, infatti, è possibile rileggere i propri sogni e trarne anche conclusioni importanti per quel che riguarda la nostra vita mentale.

L’interpretazione dei sogni

Discorso delicato. Chi ci crede moltissimo, chi un po’ meno, chi non se ne cura proprio. Ciò che possiamo dire è che scrivere in modo costante e quotidiano il proprio Dream Journal aiuta molto chi ha voglia di trovare un significato nel suo inconscio e permette anche di aprire i propri occhi su realtà che avevamo pensato impossibili o non nelle nostre corde.

Senza scendere troppo nel dettaglio, potrà capitare di sognare qualcosa e di volerlo interpretare scrivendolo nero su bianco. Niente di più giusto, ma ricordate di non farne una mania. Viaggiare con la mente e aver voglia di conoscersi è una delle sensazioni più belle che si possano provare ma, come sempre, non bisogna esagerare!

Certo, avere un diario dei sogni stimola moltissimo la fantasia interpretativa ma bisogna ricordarsi di non attaccarsi alle proprie convinzioni e di divertirsi un po’ cercando di immaginare quale significato può celarsi dietro quel sogno tanto strano della notte passata…

Se ti interessa il tema del journaling puoi approfondire con la nostra guida al Bullet Journal.

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