Le liste sono fonte di gioia: ecco perché è il momento di farne una

  • 19 10 2020
Fare liste, elencando piani e progetti su carta (o su un'app) è una inesauribile fonte di serenità, la psicologia lo conferma. E aiuta anche a organizzare e ottimizzare la vita quotidiana, a prova di stress.

A cosa servono le to do list

Buttare giù un elenco di cose da fare non è solo un vantaggio rispetto alle piccole, grandi task di tutti i giorni: è proprio terapeutico. E se a volte hai la sensazione di sentirti meglio a vedere tutte le tue incombenze quotidiane un foglio, sappi che la tua impressione corrisponde a uno stato psicologico ben preciso: la serenità. E così come vedere la cabina armadio in ordine o la dispensa organizzata per etichette e colori ti fa stare bene e ti rimette in pace col mondo, anche fare liste tra i suoi benefici ha un impatto incredibile sul tuo benessere mentale.

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Uno studio della Wake Forest University riportato dal The Guardian ha svelato che il potere che arriva nel fare liste sta tutto nel depotenziamento del tuo carico mentale. Scrivendo ciò che hai in programma sul lavoro ma anche a casa ti aiuta a scaricare parte di quella responsabilità su carta (o su app, se usi lo smartphone per appuntarti ogni cosa). E ti dà anche un’idea di ordine mentale che aiuta il tuo cervello a rilassarsi e procedere per step, senza farsi prendere dall’ansia da prestazione.

Il primo a comprendere il potere delle liste è stato lo psicologo Bluma Zeigarnik, che ha analizzato l’effetto sul cervello dello stop che impone fare un elenco di cose nel flusso di pensieri e azioni quotidiane. Il suo Zeigarnik Effect è uno dei riferimenti più importanti della letteratura: ti dice che fermarsi (ad esempio ad appuntare delle voci su una lista) non equivale a interrompere il flusso della tua produttività ma a incrementarla. Perché quello stop ti aiuta a focalizzarti meglio sulle cose da fare e ti dà una mano con concentrazione e memoria.

Perché le liste ti fanno felice

La sensazione di felicità quando ti trovi davanti a una lista arriva dal fatto che con gli elenchi il tuo cervello ha l’impressione di essere uscito dall’immobilismo, soprattutto quando si sente impantanato nella miriade di piccole cose da chiudere entro fine giornata. Vale sul lavoro – dove il sovraccarico spesso porta al burnout – ma anche in famiglia e nelle relazioni dove le implicazioni emotive rendono tutto più difficile.

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Avere un piano sotto forma di to do list in questo senso diventa una via d’uscita dall’ansia, soprattutto se mescolata a poca produttività e distrazione. Lo studio della Wake Forest University ha notato che una serie di task in successione vengono portate a termine meglio se la persona sente di averle portate a termine nell’ordine che si è prefissato. In pratica, se finisci una cosa ti senti bene, la archivi e passi a quella dopo con entusiasmo e voglia di fare. Nell’esperimento sulla produttività legato a questa empasse che si crea nel non portare a termine un’attività, gli psicologi hanno evidenziato che chi decideva di prendere un appunto e schedulare gli step successivi, vedeva la produttività e le performance migliorate. Segno che fermarsi un attimo, a volte, è la cosa migliore da fare prima di procedere.

Il potere dell’ordine mentale

Uno dei benefici più grandi del fare liste non è solo quello legato all’ordine mentale: la to do list è un esercizio di memoria ma anche di organizzazione delle priorità. Un modo, insomma, per dare un significato e anche un peso alle cose che hai da fare. Non tutto ciò che devi portare a termine nell’arco della giornata ha la stessa urgenza o la stessa importanza: gerarchizzare in questo senso ti dà la possibilità di iniziare dalla task più pressante e chiudere con quelle più leggere, che per altro sono ideali nelle fasi finali della giornata, quelle in cui sei più stanca.

E i benefici delle liste non finiscono qui, ecco perché ti senti bene quando le butti giù.

  • Ti fanno smettere di procrastinare: se vedi, nero su bianco, ciò che hai da fare non puoi semplicemente ignorare quell’attività.
  • Ti fanno prendere nota dei dettagli: scrivere cose che ti sarebbero sfuggite equivale a fissarle non solo sul foglio, ma anche nella memoria.
  • Aiutano a tenere a bada la frustrazione: delle cose non dette e non fatte, ma che finalmente hai sotto controllo.
  • Sono alleate dei tuoi obiettivi: anche se sembrano insormontabili, procedere passo dopo passo senza accavallare più task ti aiuta a chiudere i tuoi progetti quotidiani, spuntando una per una le voci della lista.

Strumenti e app per fare le liste

Se fare liste su un quaderno ti sembra troppo vecchio stile, puoi sfruttare le app come Trello (gratuita per iOs e Android) per calendarizzare le attività in modo facile e intuitivo. E puoi impostare una serie di notifiche che ti ricordano le scadenze, il che non guasta. Se ti senti creativa e non vuoi rinunciare a carta e penna, vai di bullet journal: è uno strumento efficace e anche bello esteticamente per appuntare gli elenchi di cose da fare sfruttando adesivi, colori e appunti per evidenziare le scadenze più importanti. Se invece ti senti ispirata e vuoi sfruttare il potere terapeutico della scrittura c’è il Journaling: sfruttando gli stessi meccanismi e benefici psicologici delle liste impari a scrivere ogni giorno qualche paragrafo che ti aiuta a comprendere meglio te stessa.

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