

La resina epossidica è un materiale bicomponente che viene usato per creare e decorare oggetti artistici di indiscutibile bellezza.
Dai tavoli ai quadri, dai piccoli accessori per la casa ai gioielli, dai pavimenti ai vasi per piante. La resina è polifunzionale e multitasking!
Da dove iniziare
Dunque, calma. La resina è tanto bella quanto professionale, e non sempre facile da dosare e usare. I brand più conosciuti per la resina epossidica sono ResinPro e Reschimica, sui loro siti sono presenti tutorial e spiegazioni approfondite per ogni tipo di resina e per ogni tipo di artwork che si cerca di riprodurre o creare.
Il nostro consiglio è quello di comprare inizialmente piccole dosi, non più di 1-2 lt (che sono comunque una quantità sufficiente per sperimentare e divertirsi) e di munirsi di alcune forme in silicone - su Etsy se ne trovano moltissime, dagli stampi per creare pettini a quelli per orologi - e cimentarsi inizialmente con oggetti piccoli per poi passare a forme più grandi.
Come funziona la resina
Come dicevamo prima, la resina è un materiale bicomponente: questo significa che è formato da una parte A e una parte B che vanno unite, secondo dosi precise, e miscelate per formare un composto solo.
Le proporzioni da seguire, quando si tratta di resina epossidica, sono 100:60. Significa che per ogni 100g di A bisognerà aggiungere 60g di B. Facciamo un esempio: se volessimo fare 200gr di A e dovessimo calcolare quanto componente B fare la proporzione sarebbe 100 : 60 = 200 : x
A questo punto il calcolo è elementare; (60x200) : 100 = 120gr di B.
Come usare la resina
Una volta creato il composto A+B, mescolare lentamente per 90 secondi e poi lasciare riposare per 10 minuti. In quest'arco di tempo sulla superficie della resina noterete delle bollicine venire a galla e depositarsi: bisogna bruciarle.
Con un accendino, facendo attenzione, riscaldare la superficie della resina più volta rimuovendo con cura tutte le microbollicine che emergono con il passare dei minuti.
Quando non noteremo più bollicine venire a galla, la resina è pronta all'uso. A questo punto liberate la fantasia: colori (per resina, sempre acquistabili dal sito su cui viene acquistata anche la resina), brillantini, fiori secchi e pietruzze. Praticamente ogni cosa può essere inserita nella resina per decorarla. Attraverso tutte le tonalità di colori, da quelle pastello a quelle brillanti, potrete creare lavori d'arte meravigliosi e unici nel loro genere.
Cosa fare quando si è finito di creare
È importante ricordarsi che la resina è un materiale lento...d'altronde è eterna. Qualunque sia il pezzo d'arte creato, va lasciato asciugare per un periodo di 1-7 giorni (dipende anche dalla grandezza dell'oggetto). La resina raggiunge la sua massima durezza dopo 7 giorni di asciugatura e la sensazione al tatto è molto simile a quella della durezza del vetro. Questo passaggio è naturalmente variabile, c'è chi preferisce aspettare di più e chi invece è già rodato sugli usi della resina e si concede meno pazienza. Il nostro consiglio per beginners è quello di fare tutto come da manuale, e poi variare il modus operandi a seconda dell'esperienza personale.
Quando la resina è pronta
Non esistono dei veri e propri prodotti di restauro o mantenimento della resina, una volta che si è indurita il risultato non è più lavorabile.
Esistono però degli olii e delle cere apposite che, con cadenza annuale, si possono passare sugli oggetti fatti in resina per farli brillare e renderli più lucidi.
Consigli utili
La resina epossidica può dare soddisfazioni meravigliose, ma anche un sacco di magagne. Innanzitutto un materiale che si lava via difficilmente: da pavimenti, mani e vestiti si toglie via solo con l'alcol etilico 90°, e magari non viene via nemmeno bene.
È infatti indispensabile, quando si usa la resina, munirsi di carta da forno da mettere per terra per evitare che la resina finisca al suolo, rimanendoci per sempre (quando è asciutta si può provare a raschiare con lo scalpello ma si rovina il pavimento).
Usare sempre guanti e mascherina quando si lavora la resina. Per quanto atossica, è pur sempre un materiale chimico.
Usare strumenti di plastica o comunque mono-uso, perché tutto ciò che viene immerso nella resina (pennelli o spatole) diventano poi totalmente inutilizzabili in futuro, perché troppo duri. Quindi onde evitare di buttare via decine di pennelli e strumenti, scegliete quelli per uso singolo oppure fatti in silicone -l'unico materiale a cui la resina non si attacca-, anche se difficili da trovare
Altra cosa importantissima quando si parla di resina è non lasciarsi demoralizzare da alcuni esperimenti mal riusciti: nessuno nasce già resin master! È normale provare e sbagliare, imparare dagli errori fatti e migliorare la propria tecnica ad ogni nuovo lavoro.
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