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Sindrome mani-piedi-bocca: ecco cos’è e come curarla

  • 03 04 2018

È una malattia esantematica comune nei bambini che frequentano gli asili e il suo nome si riferisce al fatto che lo sfogo cutaneo si evidenzia soprattutto su queste tre specifiche zone del corpo. Ma come si riconosce?

Febbre alta, tosse, piccole pustole e ulcere intorno a bocca, lingua, gengive e labbra, talvolta anche su guance e collo, tonsille e gola, e poi vesciche localizzate su mani e piedi. Tutto ciò ha un nome: si tratta della malattia mano-piede-bocca, conosciuta anche come sindrome MPB, molto comune nei bambini, soprattutto quelli di età inferiore ai cinque-sei anni.

Il momento del contagio

La malattia mano-piede-bocca è causata da virus molto resistenti come, ad esempio, il Coxsackie Virus e l’Entero Virus, e il contagio avviene abitualmente attraverso il contatto con le feci e con la saliva. Ma anche attraverso la semplice vicinanza con alcune superfici contaminate da questi materiali biologici, alcuni colpi di tosse e starnuti oppure baci a soggetti infetti.

Ecco perché gli asili nidi e le scuole materne sono un vero e proprio covo di piccole epidemie: devi sapere che la sindrome MPB si può manifestare da due a sei, sette giorni dopo il momento del contagio ma, fortunatamente, l’eruzione delle pustole e delle piccole ulcere scompare nel giro di una settimana o al massimo dieci giorni.

Di solito il momento di maggior contagio si verifica durante la prima settimana di questa malattia esantematica.

Una ‘fioritura’ fastidiosa

In pratica questi sfoghi cutanei, che si evidenziano soprattutto su alcune specifiche zone del corpo (mani, piedi e bocca appunto, da qui il nome della sindrome), appartengono a un gruppo di patologie tipiche dell’età pediatrica – il morbillo, la rosolia, la scarlattina, la sesta malattia e la varicella – tutte caratterizzate dallo stesso tipo di ‘fioritura’.

Neanche a dirlo, le pustole intorno alle labbra oppure in bocca sono quelle più dolorose per il semplice fatto che con la bocca ogni giorno si mangia e questo causa inevitabilmente fastidio: se il tuo bambino non riesce a ingoiare durante i primi giorni puoi sempre optare per alimenti freschi come yogurt, formaggi cremosi o magari anche un gelato, ricco di nutrienti e quindi un pasto completo.

I sintomi visibili

Ma quali sono i sintomi a cui noi mamme dobbiamo fare attenzione? Intanto ti consigliamo sempre un consulto pediatrico e questo non perché non ci fidiamo delle tue sensazioni ma perché si tratta di una sindrome difficile da scoprire: nella fase iniziale, infatti, quando il tuo bimbo ha solo la febbre alta, è facile confondere questa malattia con la classica influenza mentre, quando iniziano a comparire bolle e arrossamenti, può essere confusa con altre malattie infettive.

Un medico esperto d’altro canto è invece in grado di raccogliere, valutare i sintomi esantematici e definire la presenza o meno del virus: insomma per una diagnosi certa la visita pediatrica è indispensabile.

Cure e rimedi

Al di là di alcune dosi di paracetamolo per la febbre e di antistaminici in caso di forte prurito delle pustole, solitamente non si intraprende nessun tipo di terapia, perché, anche se si tratta di una malattia di natura virale molto fastidiosa per i bambini, in realtà non presenta particolari rischi.

Inoltre, la sindrome MPB è una malattia che solitamente, una volta comparsa, tende a non ricomparire (a quanto pare è accaduto in rarissimi casi in cui l’organismo aveva prodotto specifici anticorpi).

La MPB negli adulti

Ti starai chiedendo se questo tipo di patologia può colpire anche gli adulti. Purtroppo la risposta è sì, anche se è meno frequente

Pure il decorso e la cura dei sintomi sono gli stessi della malattia MPB che coinvolge i più piccoli. Purtroppo non esiste un modo per proteggersi dalla mano-piede-bocca se non quello di avere l’accortezza di lavarsi le mani più volte al giorno.

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