Bocche a prova di bacio con i rimedi dolci

Piccoli e grandi disturbi possono interessare labbra, denti, gengive e lingua. Alcuni sono molto dolorosi, altri antiestetici, altri ancora davvero imbarazzanti. Puoi alleviarli o guarirli con i rimedi dolci

A pensarci bene, non ci sono molte parti del corpo così ricche di funzioni come la bocca. Con la bocca mangiamo, beviamo, parliamo, respiriamo (almeno in parte) e, naturalmente, baciamo. La bocca è poi un elemento cardine della fisionomia di ciascuno, che contribuisce a rendere l’aspetto individuale diverso da quello di chiunque altro. Senza contare il suo ruolo di formidabile arma di seduzione, femminile (alzi la mano chi non ha mai acquistato un rossetto) e non solo. Normale, quindi, che la salute di labbra, denti, gengive e lingua sia in genere tenuta in gran considerazione. E meno male, perché i disturbi più o meno piccoli che possono pregiudicarla non sono poi così pochi e nemmeno rari: afte, herpes, denti sensibili,sanguinamenti… Per fortuna c’è Wellness! Che fornisce le migliori strategie naturali per riportare il sorriso (sano) sulla vostra bocca.

Tracce di sangue sullo spazzolino?

È capitato a tutti prima o poi di trovare un po’ di sangue sullo spazzolino, magari dopo essersi lavati i denti in maniera troppo energica. Quando, però, il fenomeno è frequente o addirittura accompagnato da gengive gonfie e arrossate, si può ricorrere alla propoli, un formidabile antinfiammatorio e disinfettante naturale prodotto dalle api. È in commercio in un’infinità di forme: scegliete quelle più adatte a queste circostanze, come spray e collutori.

Durante la giornata, alternate alla propoli il rame oligoelemento, dalle proprietà analoghe, 2 fiale per volta. Completate l’opera con una sinergia di tinture madri, quelle di quercia (Quercus robur) e di salvia (Salvia officinalis), 20 gocce di ciascuna in un po’ d’acqua: la prima contiene tannini, astringenti, e la seconda è antisettica e decongestionante.

Come utilizzare tutti questi rimedi?

Facendo sciacqui orali con ciascuno, 2-3 volte al giorno.

Aiuto! Mi si sono ristrette le gengive

Negli anni, le gengive si ritraggono: è fisiologico. Ma, se a questo si aggiungono gengiviti o, peggio, una parodontite (piorrea), rischiate di giocarvi i denti. Oltre a corretta igiene orale e controlli dal dentista, assicuratevi che la vostra dieta comprenda tanti cibi solidi e crudi (verdura e frutta con la buccia, in testa), da masticare bene per eseguire un massaggio salutare alle gengive.

Integrate con almeno 1 compressa da 500 mg al giorno di vitamina C con flavonoidi (mix antiossidante, antinfiammatorio e antinfettivo) e 1 da 50 mg di coenzima Q10, di dimostrata efficacia nei disturbi gengivali.

Brrr… anche i denti sentono freddo

Cibi e bevande calde e fredde vi torturano? Potreste avere qualche problema alle gengive o un assottigliamento dello smalto dentale. Rinforzatelo con un integratore multiminerale, ai dosaggi riportati sulla confezione, e con erbe ricche di silicio (ottimo rimineralizzante), come ortica (Urtica dioica) ed equiseto (Equisetum arvense), alla dose di 1 capsula 2-4 volte al dì. O, meglio ancora, con il silicio organico, di cui si assumono 10-30 ml 2-3 volte al giorno.

Per il mal di denti, invece, mettete a contatto del dente “incriminato” un chiodo di garofano: contiene eugenolo, antidolorifico. E poi fissate un appuntamento dal dentista.

Quei respiri davvero feroci

In ascensore fanno a gara per posizionarsi il più possibile lontano da voi? Forse è l’ora di fare un check al vostro alito. Non sprechiamo una parola su quanto sia essenziale lavarsi i denti spesso e accuratamente. Qualcosa, invece, va detto sulla necessità di spazzolarsi delicatamente anche la lingua: qui si annida la maggior parte dei microrganismi del cavo orale che producono sostanze che peggiorano l’odore dell’aria che espirate.

Se ancora non bastasse, lasciate perdere caramelline & co. e masticate piuttosto qualche seme di cardamomo o ricorrete a una compressa di clorofilla a fine pasto: sono rimedi naturali che contrastano l’alito cattivo. Attenzione, infine, che l’alitosi non sia una spia di patologie, anche importanti, come diabete, insufficienza renale, malattie del fegato, sinusite.

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