Come alleviare il mal di testa con la riflessologia plantare

1/6 – Introduzione

Il mal di testa può avere origini differenti, le quali possono essere sia di natura muscolare che “organica”. Sono infatti anche i problemi agli organi e agli apparati che possono generare emicrania, come ad esempio una cattiva digestione oppure un sonno disturbato, stipsi, ritenzione idrica o altro di simile.
Come questi, anche dolori cervicali, mestruali o muscolari in genere (ad esempio postura errara dalla scrivania), possono essere causa di fastidi e dolori alla testa.
La riflessologia plantare può essere una risposta valida in quanto aiuta non solo a risolvere il problema, ma contribuisce anche a trovare il sintomo. Alleviare il mal di testa con la riflessologia plantare è quindi una possibile ed efficace soluzione per poter star meglio. Vediamo come si può applicare tale pratica e per far ritornare il proprio corpo in equilibrio, mediante una ridistribuzione di energia. La riflessologia plantare si identifica infatti come una tecnica capace di ripristinare l’equilibrio del corpo tramite un massaggio praticato in specifici punti della pianta del piede, direttamente correlati ai principali organi e apparati del corpo umano.

2/6 Occorrente

  • Mappa della riflessologia plantare

3/6 – Riflessologia ed emicrania di natura muscolare

Per praticare la riflessologia plantare al fine di risolvere il mal di testa generato da tensioni muscolo scheletriche, è necessario agire sui punti della pianta del piede che sono più direttamente collegati proprio alla muscolatura o alle ossa.
Agendo sulla parte esterna dell’alluce e sull’arco plantare è identificabile una correlazione diretta con la colonna vertebrale e, nello specifico, la zona dell’alluce fa riferimento alla cervicale (l’alluce nella riflessologia rimanda infatti al cranio). Massaggiando dunque la parte più esterna del pollice del piede, si agisce sulla propria cervicale alleviandone le tensioni generatrici di mal di testa. È bene svolgere una pressione lenta e progressiva in modo da generare un massaggio costante.
Per alleviare il mal di testa con la riflessologia plantare è possibile anche agire sui poplastrelli delle dita dei piedi: oltre a massaggiare direttamente l’alluce, i polpastrelli delle altre 4 dita riconducono ai seni frontali anteriori della testa
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4/6 – Riflessologia ed emicrania di natura organica (stomaco e fegato)

Come abbiamo indicato nell’introduzione, il mal di testa può essere generato anche da problemi agli organi. Massaggiando il piede è possibile alleviare il dolore e risalire ai sintomi.
Un punto di frequente stimolazione è quello relativo allo stomaco, il cui legame col piede è duplice in quanto fa riferimento a zone differenti. Portantdo le dita nella parte plantare del piede sinistro nella parte interna seguendo la linea dell’alluce e massaggiando, si agisce sulla sezione dello stomaco più prossima all’esofago, ossia la sua parte più alta, mentre specularmente sul piede destro si opera sulla parte bassa dell’organo digerente. Il massaggio in entrambi i casi deve essere svolto dall’interno verso l’esterno del piede, verso la parte laterale partendo da quella mediale.
Anche problemi al fegato possono generare emicrania: nella parte centrale del piede destro nella zona plantare è necessario poggiare il dito al centro e spostarsi leggermente in avanti per trovare il punto relativo al fegato.
Il concetto della riflessologia è quello di agire sul sintomo per risolvere il problema.

5/6 – Riflessologia ed emicrania di natura organica (colon e intestino)

Anche stipsi o dolori intestinali possono condurre al mal di testa. In qusto caso è possibile ottenere risposte dalla riflessologia plantare, mediante massaggio nei punti riconducibili agli organi interessati. In entrambi i piedi, nella parte centrale poco sotto la zona relativa al fegato, vi è il punto del colon traverso mentre collocato poco sotto leggermente verso l’esterno, nel piede destro troviamo il punto del colon ascentente, mentre sul sinistro, specularmente vi è il riferimento al colon discendente Scendendo ancora, con poco sotto, è posizionato l’intestino. I massaggi in questi punti devono essere effettuati in maniera precisa in quanto sono aree di azione piuttosto contenute a livello dimensionale, mentre il fegato e lo stomaco sono più grandi.

6/6 Consigli

  • Esercitare una pressione costante pensando di massaggiare direttamente la parte corporea di riferimento
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