Come preparare i germogli di grano

1/7 – Introduzione

È risaputo che il germe di grano apporta diversi nutrienti fondamentali che concorrono al corretto funzionamento dell’organismo. Negli ultimi tempi la pubblicità ha contribuito in larga parte a rendere note le sue proprietà benefiche, associandolo anche a generi alimentari di ogni tipo. La dicitura sempre più comune “contiene germe di grano” sembra essere addirittura diventata una sorta di un passepartout per raggiungere qualsiasi consumatore, anche se non tutti sanno che cosa sia realmente il germe di grano, come fare a procurarselo e soprattutto come preparare i germogli e renderli appetibili a tutti. Vediamo quindi come preparare i germogli di grano.

2/7 Occorrente

  • Germogli di grano
  • Parere di un dietologo

3/7 – I motivi per favorire la germogliazione del grano

Innanzitutto, è bene sapere che il germe di grano è l’embrione del chicco, ovvero la parte dalla quale nasce e cresce l’intera pianta. Tale embrione è racchiuso dal tegumento esterno, cioè la pellicola che lo riveste. Normalmente l’embrione non è utilizzabile nella preparazione delle farine, poiché il processo di raffinazione e la cottura del prodotto finito concorrono in diversa misura a distruggere completamente queste sostanze. Soltanto alcuni prodotti integrali riescono a preservarne una certa quantità. D’altra parte, bisogna dire che i semi crudi non sono commestibili: allora come fare per sfruttare pienamente le capacità benefiche del grano? La soluzione migliore potrebbe essere proprio quella di farli germogliare.

4/7 – La germogliazione fai da te

Quando il seme di grano germoglia sprigiona tutte le sue potenzialità, divenendo inoltre edibile. Il livello di vitamine e di amminoacidi presente cresce notevolmente, tant’è che loro quantità toccano livelli assolutamente non comuni: la vitamina C aumenta del 500%, la vitamina E del 300%, i carotenoidi del 220%. Numeri sbalorditivi, tenendo conto che i germogli di grano sono estremamente facili da preparare, risultando di conseguenza un prodotto piuttosto economico. Se volete produrli in casa attraverso la pratica del fai da te, non dovrete fare altro che recarvi in erboristeria e acquistare una confezione di semi di origine biologica, metterli in ammollo per almeno 12 ore e poi riporli in un piatto che andrete a coprire con un panno umido. Lasciateli semplicemente a temperatura ambiente per qualche giorno e bagnateli un paio di volte al dì. Dopo 3 o 4 giorni potrete mangiarli evitando però la cottura, poiché andreste a pregiudicarne i numerosi benefici.

5/7 – L’inserimento dei germogli di grano nell’alimentazione

I germogli di grano potranno essere consumati insieme alle insalate, alle minestre o nello yogurt, facendo molta attenzione a non eccedere con le dosi, visto l’elevato carico vitaminico del prodotto: un carico eccessivo di vitamine, così come un eccesso di un qualsiasi altro nutriente utile al fabbisogno energetico del corpo umano, è assolutamente sconsigliato. Assumetene più di un cucchiaio da cucina al giorno, o uniteli allo yogurt in sostituzione del muesli o dei cereali; o ancora, aggiungeteli ai frullati per aumentarne il valore nutritivo o, in alternativa, mischiateli nelle insalate affiancandoli a rucola, lattuga, gamberi annaffiando il tutto con olio extravergine d’oliva, aceto balsamico e succo di mezzo limone. I germogli di grano sono un prodotto estremamente versatile, ricco di proprietà nutritive e molto semplice da preparare. Abbiamo terminato la nostra guida su come preparare i germogli di grano.

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7/7 Consigli

  • Non superate la dose di un cucchiaio al giorno di germogli di grano, in quanto un eccesso vitaminico non è salutare per l’organismo.
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