Non si ripete mai abbastanza l’importanza di riconoscere che un problema sul lavoro impatta nella vita personale: “per questo tengo a sottolineare che parlo di benessere”. A tal proposito, cosa vuol dire una Head Hunter donna alle donne che lavorano? “Non avere paura di non perdere le occasioni. Le donne spesso si auto-limitano perché pensano di non farcela, sia per questioni contingenti legate al tempo e agli impegni familiari, sia per la paura di non avere le capacità. E invece hanno delle grandissime energie, da utilizzare nel lavoro. Così spesso sono delle ‘risorse sprecate’, perché per un pregiudizio culturale duro a morire partecipano al reddito familiare, ma non ne sono ‘fondanti’. E’ bene che le loro energie le riversino soprattutto nella famiglia, no?”– precisa con ironia.
Quante di noi – aggiungiamo – si son sentite dire da padri, amici, compagni e fratelli: “Il miglior lavoro per una donna è l’insegnante, perché hai il pomeriggio libero e l’estate piena? Così puoi dedicarti a casa e famiglia.”?
Ecco che le donne per ‘sopravvivere’ a questo pregiudizio, ma anche ad un’economia sempre più in crisi, si riversano nelle tradizionali professioni legate al concetto di cura. Scelgono cioè lavori che facilitino la conciliazione con la famiglia.