Quando ci si mette a dieta, per dimagrire o semplicemente per depurarsi, si rischia di commettere una serie di errori che possono addirittura portare a ingrassare o minacciare gravemente lo stato di benessere.

Dal digiuno sistematico, saltando alcuni specifici pasti, sino all'eliminazione totale dei carboidrati. Passando per insalate scondite o privazioni ingiustificate e controproducenti. L'alimentazione sana è, prima di tutto, equilibrata e varia. No alle diete monoalimento e no anche all'abuso di ciò che viene definito light in etichetta, ma che tanto sano non è.

I nutrizionisti sono concordi nell'affermare l'importanza della qualità degli alimenti, anche e soprattutto per mantenersi in buona salute, della correttezza degli abbinamenti e della giusta quantità (porzioni calibrate). Il tutto, ovviamente, affiancato dalla pratica di un'attività fisica costante (camminata, corsa, bicicletta, scale, nuoto, palestra...).

Saltare i pasti

Una delle credenze (errate e pericolose per la salute) "dimagranti" più comuni è che, per accelerare i risultati della dieta, si debbano saltare sistematicamente i pasti. Pertanto, solitamente, si tende ad assumere la pessima abitudine di abolire proprio colazione e pranzo, per poi rifarsi la sera a cena.

Premettendo che il digiuno può essere praticato con criterio e sotto controllo medico, come forma di depurazione una tantum, se si desidera mantenere uno stile di vita sano, un buon livello di energia e un metabolismo attivo, i nutrizionisti indicano l'esigenza di concedersi cinque pasti al giorno (colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda e cena).

In questo modo, si mantiene vitale il metabolismo. Tra questi, il pasto più importante è la prima colazione, seguita dal pranzo. E l'unico pasto su cui si potrebbe, eventualmente, lesinare in quantità è, invece, proprio la cena.

Saltare i pasti

Una delle credenze (errate e pericolose per la salute) "dimagranti" più comuni è che, per accelerare i risultati della dieta, si debbano saltare sistematicamente i pasti. Pertanto, solitamente, si tende ad assumere la pessima abitudine di abolire proprio colazione e pranzo, per poi rifarsi la sera a cena.

Premettendo che il digiuno può essere praticato con criterio e sotto controllo medico, come forma di depurazione una tantum, se si desidera mantenere uno stile di vita sano, un buon livello di energia e un metabolismo attivo, i nutrizionisti indicano l'esigenza di concedersi cinque pasti al giorno (colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda e cena).

In questo modo, si mantiene vitale il metabolismo. Tra questi, il pasto più importante è la prima colazione, seguita dal pranzo. E l'unico pasto su cui si potrebbe, eventualmente, lesinare in quantità è, invece, proprio la cena.

Abolire i carboidrati

Un altro errore alimentare molto comune quando si decide di perdere peso o tornare in forma, è abolire completamente i carboidrati orientandosi su una dieta iperproteica. Si tratta di una credenza assolutamente sbagliata e rischiosa per la salute. Le diete iperproteiche, protratte a lungo, portano infatti a sovraffaticare reni, fegato e intestino con gravi conseguenze per il benessere.

Un'alimentazione sana prevede, invece, il consumo quotidiano di carboidrati "buoni", abolendo o limitando il più possibile gli zuccheri semplici (zucchero, caramelle, miele, dolci, merendine...).

I carboidrati da preferire sono quelli complessi (pasta, riso, pane, cereali in chicco) e integrali (ricavati da farina integrale "vera" e non addizionata con cruschello e in chicco integro). È importante anche controllare le porzioni, accompagnando i carboidrati con una buona quantità di ortaggi cotti o crudi (le fibre rallentano l'assorbimento degli zuccheri) e proteine magre (legumi, pesce, carne bianca).

Abolire i carboidrati

Un altro errore alimentare molto comune quando si decide di perdere peso o tornare in forma, è abolire completamente i carboidrati orientandosi su una dieta iperproteica. Si tratta di una credenza assolutamente sbagliata e rischiosa per la salute. Le diete iperproteiche, protratte a lungo, portano infatti a sovraffaticare reni, fegato e intestino con gravi conseguenze per il benessere.

Un'alimentazione sana prevede, invece, il consumo quotidiano di carboidrati "buoni", abolendo o limitando il più possibile gli zuccheri semplici (zucchero, caramelle, miele, dolci, merendine...).

I carboidrati da preferire sono quelli complessi (pasta, riso, pane, cereali in chicco) e integrali (ricavati da farina integrale "vera" e non addizionata con cruschello e in chicco integro). È importante anche controllare le porzioni, accompagnando i carboidrati con una buona quantità di ortaggi cotti o crudi (le fibre rallentano l'assorbimento degli zuccheri) e proteine magre (legumi, pesce, carne bianca).

La chimera del light

Gli scaffali del supermercato ne sono colmi: formaggi light, creme light, maionese leggera, bibite light...E gli acquisti vengono richiamati proprio dalla chimera del leggero, che non ingrassa. Invece, recenti studi hanno dimostrato che chi sceglie il light in etichetta, tende a mangiare molto di più aumentando a dismisura le quantità, con la credenza che si tratti di cibi sani.

Inoltre, gli alimenti light saziano meno proprio perché contengono meno grassi. Questo è il caso, per esempio, di formaggi, budini, biscotti e creme varie. In altri tipi di prodotti light, come per esempio le bevande o le caramelle, viene tolto lo zucchero sostituendolo con dolcificanti non certo benefici per la salute. Quindi, meglio concedersi un buon peccato di gola preparato con ingredienti genuini, una tantum (magari di domenica) invece di scegliere il "light" tutti i giorni.

Tutto scondito

L'immaginario collettivo associa spesso al concetto di "dieta" immagini deprimenti come piatti di insalata scondita, riso in bianco o pesce bollito. Contrariamente al pensiero comune invece, le pietanze completamente scondite contribuiscono all'accumulo di chili e adipe.

Infatti, i grassi sono indispensabili perché vanno ad aumentare sia l'assimilazione di alcuni importanti nutrienti (come le vitamine e i minerali), sia il senso di sazietà. Inoltre, la corretta quantità di grassi diminuisce l'assorbimento degli zuccheri.

L'importante è imparare a scegliere condimenti "buoni", come l'olio EVO; ricchi di acidi grassi essenziali (Omega 3) e utilizzarli a crudo, controllandone ovviamente le quantità.

Quindi, no deciso all'insalata scondita: per linea e salute, è meglio arricchirla con frutta secca (per esempio noci), semi oleosi e un filo di olio EVO:

Alimentazione: 4 errori da evitare

Quando si desidera dimagrire, non è raro commettere alcuni errori che possono sabotare il risultato della dieta. Scopri quali sono e come evitarli

Quando si è a dieta si tende a commettere alcuni errori molto comuni che vanno però a inficiare il risultato finale. Tra questi, sicuramente vi è la credenza che saltare i pasti possa far dimagrire più velocemente. Il digiuno in sé, se praticato sotto controllo medico e una tantum, è una forma di depurazione che può aiutare l’organismo a rimettersi in sesto dopo intossicazioni e stravizi. Però, l’abitudine di saltare i pasti per perdere più chili con rapidità è assolutamente errata. Digiunando (soprattutto a colazione e a pranzo) si addormenta il metabolismo e, non appena si torna a mangiare, si accumulano il doppio dei chili. Invece, è importante concedersi cinque pasti al giorno sani e ben calibrati a livello nutrizionale. Ricordando che la buona alimentazione va sempre a braccetto con l’attività fisica (una semplice camminata quotidiana e le scale possono bastare)

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