Mermaiding

Mermaiding, lo sport da favola che ti trasforma in una sirena

  • 22 10 2020

Se il vostro sogno è sempre stato nuotare come una sirena, dagli Usa è arrivata la disciplina che stavate aspettando e che aiuta a rimanere in forma divertendosi

Ragazze dite la verità: alzi la mano chi di voi almeno una volta da bambina non abbia sognato di essere la Sirenetta, e come Ariel muoversi spensierata sui fondali marini, ondeggiando la sinuosa pinna. Se vi riconoscete in questa descrizione tenetevi forte perché oggi è possibile, se non proprio rivivere del tutto le gesta della vostra principessa Disney preferita, almeno nuotare come lei.

Già perché una delle ultime tendenze nel mondo degli sport acquatici è il Mermaiding, una disciplina che insegna proprio a muoversi come una sirena. Figura mitologica leggendaria, impressa in numerose opere d’arte e protagonista di infinite storie e leggende, ha irretito navigatori immaginari e reali, da Ulisse a Cristoforo Colombo, e il suo fascino è arrivato immutato fino ai giorni nostri.

Non c’è da stupirsi, quindi, che ci sia chi voglia imitarne le movenze e chi abbia deciso di tramutare questo desiderio in realtà.

Scuola di sirene

Nata nelle Filippine nel 2004 come forma di spettacolo, visto il successo questa idea si è negli anni sempre più strutturata, fino a diventare un vero proprio sport, diffuso soprattutto in Stati Uniti e Canada, dove esistono addirittura scuole per sirene.

Una di queste è l’AquaMermaid Academy,fondata da Marielle Chartier Hénault e presente in molte città canadesi con lo scopo di far vivere a chiunque lo voglia, bambini o adulti, il proprio sogno acquatico.

In Italia l’unica accademia riconosciuta è la Sirenes Mermaid Lifestyle di Castellammare del Golfo ma sono sempre di più le piscine che hanno inserito corsi di Mermaiding tra quelli tra cui scegliere, così come gli istruttori specializzati in questo tipo di nuoto.

Piace a donne, uomini e bambini

Adatto a tutti senza limiti d’età o sesso, è consigliato a partire dagli 8 anni in su e particolarmente adatto proprio ai bambini che si approcciano per la prima volta all’acqua perché la sua forte componente ludica riconducibile al mondo delle fiabe li aiuta a prendere confidenza con essa tramite il gioco.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono solo le donne a iscriversi ai corsi ma anche molti uomini, attratti forse dall’idea di calarsi nei panni di moderni tritoni.

Oltre al costume, l’elemento essenziale per praticarlo è la mono pinna che, simulando esattamente le fattezze di una coda di sirena, si fissa ai fianchi e arriva fino ai piedi.

Esattamente come quelle di cartoon, solitamente è molto grande e attraverso un solo colpo muove una grossa quantità d’acqua permettendo spostamenti rapidi. La parte che aderisce al corpo e nella quale si inseriscono piedi e gambe è in plastica flessibile, mentre il lato esterno può essere in lycra leggera, neoprene o silicone.

Quasi tutti i corsi si dividono in una prima parte dedicata all’insegnamento di tecniche di respirazione specifiche, seguita da esercizi semplici volti a imparare a prendere dimestichezza con la pinna caudale.

Muoversi con le gambe unite richiede un grande dispendio di energia e molto lavoro a carico di gambe, addominali e glutei, quindi chi possiede già una buona acquaticità è avvantaggiato nell’apprendimento. Se all’inizio farete un po’ fatica però non scoraggiatevi, il Mermaiding non è difficile, necessita semplicemente di un po’ di esercizio. Pazientate e vedrete che in poco tempo sarete in grado di compiere rotazioni subacquee fino a quel momento impensabili.

Benefici fisici

Come molti sport acquatici, anche questo svolge un allenamento completo.

Si può praticare sia in superficie sia sott’acqua ma in entrambi i casi utilizzando le gambe come fossero una pinna caudale, il bacino è impegnato in movimenti fluidi che a catena coinvolgono tutta la parte inferiore del corpo.

Dedicarsi a questo sport con costanza genera un lavoro armonico che non grava sulla schiena ma rafforza i muscoli dorsali e lombosacrali, tonifica arti inferiori e glutei, aumenta la flessibilità, rende più armoniosi e fluidi i movimenti e migliora l’attività respiratoria e la circolazione sanguigna. La variante sott’acqua, inoltre, prevedendo continue sessioni di apnea migliora la capacità polmonare.

Anche le braccia ovviamente sono coinvolte e questo fa sì che il loro livello di tonificazione aumenti notevolmente.

Benefici mentali

Tantissimi anche gli effetti psicologici positivi. Per prima cosa muoversi sinuosamente in acqua aiuta a sviluppare un senso di serenità e stabilità emotiva, calma, aumenta autostima e consapevolezza di sé e spinge a liberarsi di paure e insicurezze. La vena goliardica e socievole di questa nuova variante del nuoto, inoltre, la rende estremamente divertente e in grado di elimina lo stress e far dimenticare, almeno per un po’ le preoccupazioni quotidiane.

Ma non solo, visto che nelle loro lezioni molti istruttori inseriscono tecniche meditative prese in prestito dallo yoga, anche le capacità di rilassamento aumentano.

Se dalla piscina poi si passa al mare, a infondere uno stato di benessere generale contribuisce anche il contatto con la natura circostante.

Non un semplice sport, dunque, ma un’occasione per tramutare in realtà il sogno di vivere come una sirena o un tritone.

Riproduzione riservata