

1/6 – Introduzione
Il termine mandala è una parola del sanscrito ed ha il significato di ciclo oppure cerchio. La parola indica la totalità e l’essenza di chi la possiede. Dal punto di vista filosofico rappresenta l’interezza dell’universo e del cosmo, nella sua perfezione geometrica. Nelle fedi induiste e nel buddismo, l’uso di queste figure geometriche trasmettono a chi le traccia la serenità e la calma, e portano a sviluppare una sensazione di pace con il mondo che ci circonda. Nella nostra cultura i mandala hanno iniziato a prendere piede, soprattutto come risposta allo stress. Con questa breve lista vedremo quali sono i migliori mandala antistress.
2/6 – Quadrati concentrici
Un mandala semplicissimo da disegnare. Si parte con un quadrato al centro del foglio. Si traccia un secondo quadrato, concentrico al primo, con i lati che toccano gli spigoli di quello originale. Avremo quindi un quadrato con un altro più grande, inclinato a 45 gradi rispetto al primo. Si uniscono gli spigoli del secondo al punto mediano dei lati del primo. Si aggiunge u terzo quadrato, che contenga gli altri due, con i lati tangenti allo spigolo del secondo e si ripete l’operazione di unione. Sic ostruiscono un totale di sette livelli, che dovranno poi essere colorati con i colori dei chakra, dal più esterno al più interno, a salire o a scendere, a seconda che si desideri introspezione o apertura.
3/6 – Esagoni
Si inizia costruendo un piccolo esagono al centro, e subito dopo se ne aggiunge un altro, ruotato di sessanta gradi rispetto al primo, facendo in modo che i vertici coincidano con i punti mediani del precedente. Si dovranno costruire sette livelli. Si tracceranno poi linee che uniscano i vertici corrispondenti di ognuno degli esagoni con la stessa rotazione. Puntando al centro della costruzione con un compasso, poi, si tracceranno i cerchi che inscrivano i vari esagoni. Ogni cerchio sarà colorato coi toni del corrispondente cackra, così come le su partizioni, a toni che tendano a spirale verso il livello successivo.
4/6 – Cerchi ed esagoni
Si traccia una prima circonferenza grande che contenga tutto quanto. La circonferenza sarà divisa in sei parti come la costruzione di un esagono regolare. Si tracceranno poi sei archi identici che intercettino il cerchio maggiore all’interno, e si costruirà un nuovo cerchio che risulti interno a questi archi e tangente. L’operazione si ripete fino ad arrivare al centro, in sette livelli. Ogni livello deve essere colorato nei toni del colore del chakra corrispondente.
5/6 – Cerchi e triangoli
Mandala facilissimo. Si traccia un cerchio e lo si inscrive in un triangolo equilatero, che si inscrive in un cerchio più grande. Il nuovo cerchio si inscrive in un triangolo equilatero con orienta,manto opposto al primo. L’operazione si ripete sette volte, una per chakra, ed ogni livello si colora nelle tonalità corrispondenti, dal dentro per il primo, fino al fuori per il settimo.
6/6 – Prospettiva
Mandala facile ma molto interessante. Si traccia un quadrato grande, e si dividono i suoi lati in tre parti. All’interno si traccia un nuovo quadrato, con i lati paralleli al primo, ma lunghi 3/4 rispetto al primo e si ripartiscono di nuovo in tre. L’operazione si ripete fino ad avere sette livelli. Si uniscono i due punti mediani di ogni lato con gli omologhi del livello successivo e si colorano nell’ordine: i quattro spigoli del quadrato esterno, poi i trapezi del secondo livello e così via fino al centro con i colori ascendenti per chakra. Raggiunto il quadrato al centro, che resta bianco, si colora verso l’esterno con i colori discendenti
.
Vedi anche











