In Toscana è appena iniziata la Campagna straordinaria di vaccinazione contro il meningococco C, che durerà fino al 30 settembre. Tutte le informazioni sono sul portale della Regione. In linea di massima comunque, viene offerta gratuitamente a tutti gli over 20 che vivono nelle zone a rischio, mentre nelle altre province è gratuita nella fascia tra i 20 e i 45 anni, mentre oltre a questa età, si paga un ticket. Possono effettuarla anche gli studenti universitari non residenti in Toscana, presentando l’iscrizione per l’anno accademico in corso, e chi lavora stabilmente nella regione. «Lo scopo è quello di ridurre il rischio di infezione da parte del meningococco», interviene Gian Maria Rossolini, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell’ospedale Careggi di Firenze. «Ricordiamo che il vaccino è efficace anche contro il ceppo particolarmente aggressivo che sta circolando in questo periodo».

Per chi invece è già vaccinato, non è necessario il richiamo. Circa dieci giorni dopo l’iniezione si sviluppa nell’organismo la cosiddetta memoria immunologica. È in pratica una “task force” che si attiva in caso di contagio per eliminare il batterio. Questo “gruppo speciale” rimane per sempre. Certo, con gli anni può diventare in un certo senso un po’ meno brillante nello svolgere il suo compito, ma in ogni caso la sua azione continua a portarla avanti più che bene.

«Sono anche inutili gli allarmismi che sono dilagati soprattutto nei primi mesi di quest’anno», aggiunge il professor Rossolini che è anche Coordinatore del comitato studi sugli antibiotici di Amcli, l’associazione che riunisce i microbiologi clinici italiani. «Come ha specificato anche il Ministero della Salute, non sono necessarie specifiche raccomandazioni a coloro che si recano in Toscana per viaggi di lavoro o soggiorni turistici, neppure nelle aree maggiormente interessate dai casi di meningococco C, vale a dire la zona tra Firenze,  Prato e Pistoia».

Vale invece sempre la raccomandazione, sempre del Ministero, di stare più attenti. Com’è riportato nella nota, “la frequentazione di locali molto affollati per alcune ore (per esempio discoteche), l’uso di alcol e la abitudine al fumo, durante i periodi con un aumento dei casi di malattia invasiva da meningococco, potrebbe aumentare il rischio di contagio attraverso il contatto ravvicinato con potenziali portatori”.

Per valutare la circolazione del meningococco C nella regione, infine, è anche appena partito uno studio in collaborazione con l’Istituto superiore della sanità. «In questi giorni arriveranno presso i nostri laboratori i primi campioni, ottenuti da tamponi faringei su volontari», chiarisce il professor Rossolini. «questo ci permetterà di avere più informazioni sulla circolazione del meningococco C nella popolazione toscana».

È importante anche conoscere bene i sintomi. Perché la meningite si può curare, a patto di intervenire tempestivamente. Subito in ospedale allora se la febbre in pochi istanti sale oltre i 39 gradi, con nel caso dei bambini uno stato di torpore innaturale, si scatena un mal di testa che in breve tempo diventa insopportabile e c’è uno stato di rigidità alla nuca che rende impossibile piegare il capo in avanti.

Vaccini contro la meningite

  • 22 03 2016

Nuovi casi di meningite in Toscana. Inizia la Campagna straordinaria di vaccinazione contro il meningococco C.

Vaccinare contro la meningite“: è l’appello dei medici dopo i ripetuti casi emersi dall’inizio dell’anno. Parte così la Campagna straordinaria di vaccinazione contro il meningococco C. Viene offerta gratuitamente a tutti gli over 20 che vivono nelle zone a rischio, mentre nelle altre province è gratuita nella fascia tra i 20 e i 45 anni, mentre oltre a questa età, si paga un ticket.

E’ importante conoscere bene i sintomi, alcuni di questi sono febbre alta che supera i 39 gradi in pochi istanti e mal di testa insopportabile. Ascolta i consigli degli esperti e le raccomandazioni per ridurre il rischio di infezione da parte del meningococco.

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