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Orecchio tappato? Potrebbe essere un tappo di cerume

  • 20 06 2017

A volte i problemi di udito possono dipendere da un banale accumulo del cerume che si forma nelle orecchie. Che però va rimosso, meglio se dal medico

Spesso passa inosservato, altre volte si fa “sentire” con lievi disturbi, come per esempio: difficoltà nell’udire bene, sensazione di suoni ovattati, talvolta ronzii o dolore. Stiamo parlando del tappo di cerume che si forma nell’orecchio: si tratta di un disturbo quasi mai serio, ma che non deve assolutamente essere sottovalutato o trascurato.

Cause

Il tappo di cerume è più frequente subito dopo l’estate in seguito ai bagni al mare o in piscina oppure può essere una conseguenza del raffreddore. Non appena si avverte la sensazione di chiusura dell’orecchio, è bene rivolgersi a uno specialista in otorinolaringoiatria.

Soltanto il medico, infatti, è in grado di: osservare davvero a fondo l’orecchio, verificare l’eventuale presenza di un tappo, toglierlo con facilità senza procurare danni all’udito, che invece potrebbero essere causati da chi, imprudentemente, tenta di rimuovere il tappo da solo.

Sintomi

In genere il tappo di cerume riduce la capacità di sentire, dando origine a quella che in gergo medico viene chiamata “ipoacusia ostruttiva”. Il suono viene udito meno o male proprio perché l’area predisposta alla sua trasmissione è compressa da un accumulo di un cerume. Proprio come se si avesse un tappo dentro le orecchie. Sono i toni bassi quelli ad essere uditi con più difficoltà.

In alcuni casi può manifestarsi con un fastidio più “ingombrante” come: suoni ovattati, fischi, sensazione di pressione e di peso all’orecchio, dolore intenso, ma soltanto nei casi più seri. Vuol dire che il tappo è veramente grosso e va eliminato ricorrendo all’otorinolaringoiatra.

Ma cos’è il cerume?

È una sostanza prodotta dalle ghiandole ceruminose, situate lungo il condotto uditivo, che serve a proteggere l’apparato dell’udito.

Ha la consistenza simile al sebo ma è più grasso e “complesso”: è composto infatti da grassi saturi e insaturi, un olio che si chiama squalene, alcoli, colesterolo e cheratina, una proteina ricca di zolfo che tra le altre cose è uno dei componenti delle unghie e dei peli. Nel cerume c’è anche il lisozima, un enzima che ha la capacità di uccidere diversi tipi di batteri, e che quindi contribuisce a tenere alla larga le infezioni dell’orecchio esterno.

Eccessiva produzione di cerume

Quando il cerume prodotto è eccessivo, non riuscendo a defluire verso l’esterno forma appunto un tappo che tende a comprimersi. La sua produzione è soggettiva, allo stesso modo in cui lo è quella di sebo sulla pelle.

La predisposizione a formare accumuli di cerume dipende naturalmente dalla sua quantità ma anche dal fatto di avere condotti uditivi particolarmente stretti: essi possono essere più o meno diritti, stretti o con esostosi (vedere il riquadro qui in alto).

Predispongono alla formazione di tappi di cerume anche disturbi della parte interna del condotto, che, in caso di dermatiti, può presentare una pelle più spessa o gonfia e può tendere a seccarsi, dando origine a desquamazioni.

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