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Praticare la bontà fa bene al cervello e produce benessere e felicità

Essere gentili e fare del bene allunga la vita e modifica positivamente il cervello. Perché quando fai qualcosa di buono per qualcun altro, i centri di piacere si illuminano, rilasciando endorfine, e anche tu ti senti meglio

Piccoli cambiamenti possono fare una grande differenza. Che si tratti di offrire il posto a una donna incinta su una metro o di aiutare la mamma nelle pulizie, essere altruisti ha un effetto positivo sulla salute mentale e sul benessere. Ci sono molti modi in cui puoi aiutare gli altri come parte della tua vita quotidiana.

Se ti piace fare shopping, puoi chiedere al tuo fratellino di accompagnarti. Se la tua migliore amica è triste, perché non portarla al cinema a vedere una commedia? Come ti senti quando offri spontaneamente alla tua dolce metà l’ultimo pezzo di cioccolata rimasto?

Quello che dai lo guadagnerai due volte. La generosità può aiutare a ridurre lo stress e a migliorare il benessere emotivo. Infatti, quando aiuti gli altri, nel tuo cervello succedono dei cambiamenti fisiologici positivi associati alla felicità.

Nel momento in cui aiuti qualcuno il mondo diventa un posto leggermente migliore. E tu stessa vedrai le cose sotto una lente positiva.

Le buone azioni portano benefici scientifici

Uno studio recente suggerisce che dare supporto sociale agli altri può portare, a livello neurobiologico, maggiori benefici al donatore più che al ricevente.

È stata pubblicata su “Psychosomatic Medicine: Journal of Biobehavioral Medicine” una ricerca che riguarda il ruolo dell’attività neurale correlata allo stress e alla ricompensa sociale. Attraverso la risonanza magnetica funzionale, i ricercatori hanno individuato specifici benefici cerebrali nel dare supporto sociale agli altri.

I test hanno infatti mostrato che molte aree del cervello si attivano quando un partecipante dà supporto agli altri, ma non quando lo riceve. A livello neurobiologico, questa ricerca dimostra che quando aiuti gli altri, stai anche aiutando te stesso.

In un mondo spesso guidato da un comportamento volto all’individualismo, è rassicurante sapere che il nostro cervello è predisposto per sentirsi premiato più per l’altruismo che per l’egoismo.

Fare del bene migliora il mondo e la salute

Aiutare gli altri dando supporto sociale o incoraggiando un amico, ci distrae dai nostri problemi, ci permette di impegnarci in un’attività significativa e migliora la nostra autostima e le nostre competenze.

Fare qualcosa per una buona causa può quindi produrre un grande beneficio sia per la causa che stai sostenendo sia per il tuo senso di benessere e realizzazione.

Le parti del cervello legate alla produzione di dopamina e serotonina si attivano quando le persone donano qualcosa, e questo può avere una spiegazione sociologica. Infatti, i nostri antenati avevano più probabilità di sopravvivere quando si aiutavano a vicenda, e ad ogni comportamento altruista il cervello in cambio produceva dopamina.

La dopamina è una sostanza che non solo ci fa sentire bene, ma è utilizzata anche come medicina per il trattamento della pressione bassa, delle malattie cardiache, del morbo di Parkinson, del disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Se il nostro corpo la produce naturalmente, aiuta a inibire l’insorgere di queste malattie.

Fare buone azioni

L’altruismo ti aiuta a vedere le cose in prospettiva

Quando siamo stressati, non ci rendiamo conto dell’impatto che una prospettiva diversa può avere sulla nostra visione della vita. Concentrarti su qualcuno diverso da te, ti ricorda che non sei l’unica al mondo ad avere problemi e potrebbe farti ragionare sul fatto che là fuori ci siano persone con guai ben peggiori dei tuoi.

Insomma, fare una buona azione nutre positivamente il tuo ego!

Provi una sensazione di felicità quando aiuti il prossimo? Uno studio condotto nel 2015 da CEIS Tor Vergata-Fondazione Angelini, dimostra che il volontariato “sviluppa energie mentali e un senso di soddisfazione e di benessere che riduce il rischio di caduta in atteggiamenti di ansietà, stress e depressione che hanno incidenza negativa sul sistema immunitario, su quello cardiovascolare e sullo sviluppo cellulare anormale che può condurre allo sviluppo di tumori”.

Allontana lo stress facendo del bene

Le emozioni positive riducono lo stress e rafforzano il nostro sistema immunitario e quindi possono proteggerci dalle malattie.

Le emozioni negative come la rabbia, la preoccupazione e l’ostilità aumentano il rischio di sviluppare malattie cardiache, poiché le persone reagiscono a questi sentimenti rilasciando cortisolo, l’ormone dello stress.

Se sei stressata, i sistemi immunitario e cardiovascolare ne risentono negativamente: indeboliscono le difese dell’organismo, rendendolo più suscettibile ai cambiamenti cellulari anormali. Questi cambiamenti possono alla fine portare ad alterazioni che causano l’invecchiamento precoce.

Le emozioni altruistiche sembrano dominare la risposta allo stress. È sempre incoraggiante quando anche le neuroscienze confermano la possibilità di creare una spirale ascendente di benessere attraverso atti sociali di generosità e sentimenti di gratitudine.

Pratica la bontà e vivrai cent’anni

Il protagonista del Canto di Natale, Ebenezer Scrooge, ribalta la sua situazione iniziale grazie ai suoi affetti e alle sue emozioni positive. E non muore. Dickens può essere considerato un precursore ante litteram della neurologia?

Gli studi condotti sui telomeri – le terminazioni dei nostri geni, che hanno una forma a X- mostrano che lo stress a lungo termine può accorciarne le estremità, e questo è legato alla morte prematura. In definitiva, il processo di coltivare uno stato emotivo positivo attraverso comportamenti generosi può allungare la tua vita.

Non sai da dove iniziare? Fai saltare la coda al supermercato a una persona anziana. Prenditi un minuto per aiutare un turista che si è perso, aiuta tua mamma a stendere i panni, sorridi e saluta le persone che incontri ogni giorno. Sarà sorprendente vedere quanti sorrisi di gratitudine potrai raccogliere con questi semplicissimi gesti.

Se sarai gentile con amici, familiari ed estranei migliorerai davvero il benessere emotivo e fisico. Provaci!

Fare buone azioni è contagioso!

Una buona azione è come un boomerang. Nel film “Un sogno per domani”, un bambino di nome Trevor ha avuto l’idea di aiutare tre persone senza accettare nulla in cambio. Tuttavia, chiede al destinatario del favore di farne uno ad altre tre persone. Queste tre persone, a loro volta, aiuterebbero anche altre tre persone e così via. Il messaggio del film è chiaro: quando gruppi di persone si aiutano l’un l’altro è la società stessa a beneficiarne, e crescere.

Se compi una buona azione potresti incoraggiare gli altri a ripeterla, contribuendo a creare una comunità più propositiva verso il prossimo. Influenza gli altri col tuo esempio, senza insegnare o persuadere, ma semplicemente agendo.

Puoi dare l’esempio per aiutare il mondo a diventare un posto migliore che valorizza la generosità e la condivisione.

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