Essere più consapevoli sul lavoro

Il rapporto con i colleghi? Creare un'atmosfera cordiale e amichevole è importante (oltre che necessario!), tuttavia non cedere al clima di pettegolezzo che talvolta invade l'ambiente lavorativo: chi è abituato a sparlare prima o poi lo farà anche di te.

Quando chiedi un parere ricorda che non tutte le persone sono leali quanto sembrerebbero in apparenza. Per conservare il sorriso sulle labbra, lavora con responsabilità e giudizio, sii affabile, ma non esitare a sottrarti ai piccoli giochi di potere così come ai rapporti capaci di togliere l'ossigeno. In casi estremi rispondi che hai molto dare fare con un sorriso. E defilati. Avere le proprie idee e scegliere come comportarti, sempre nel rispetto degli altri, è un tuo diritto. Non vergognartene!

Lavorare troppo fa male: tu sai come gestire meglio il tempo?

Secondo una recente indagine le donne risultano quattro volte più stressate degli uomini a causa del tempo impiegato per andare al lavoro. Inoltre, ulteriori dati evidenziano che Grecia e Italia hanno il primato per il numero di ore trascorse in ufficio... a cui non corrisponde, tuttavia, pari produttività. E tu sai come gestire al meglio il tuo tempo?

Stress da pendolare

Il 22% della popolazione italiana ogni giorno impiega 72 minuti per recarsi al lavoro. Secondo una ricerca effettuata dal Censis sono  13 milioni, ovvero circa il 22% della popolazione, i pendolari in Italia: lavorano in media un mese e  mezzo in più all’anno rispetto i colleghi non pendolari e impiegano, tra  andata e ritorno, oltre un’ora al giorno per spostarsi. Per l’International Stress Management Association la categoria dei pendolari accumula più stress persino rispetto a poliziotti antisommossa e piloti di guerra. Le più colpite? Le donne, che hanno mostrato livelli di stress quattro volte superiori agli uomini. Come è possibile migliorare la gestione del tempo con qualche piccola strategia giornaliera?

Mamme e lavoratrici felici? L’Italia non un Paese per le donne… almeno per ora. Secondo i dati Censis le donne sono più stressate rispetto gli uomini a causa delle ulteriori incombenze cui devono adempiere: dopo il lungo tragitto verso casa molte donne devono correre a fare la spesa e andare a prendere i bambini a scuola.

Impara a delegare: ecco la parola chiave per migliorare la tua vita. Prova a chiedere a tuo marito di andare a fare la spesa: per aiutarlo, puoi scrivere una lista della spesa. Gli uomini odiano dover brancolare tra scaffali identici all’occhio inesperto, ma si riveleranno felicissimi di aiutare una volta dotati di una pratica (meglio se il più possibile precisa!) lista contenente gli acquisti da fare. E perché non iniziare a fare la spesa su internet? Accendi il computer insieme al partner, quando i bambini sono a letto: il web ti semplificherà la vita e anche per i pagamenti di bollette e conti si rivelerà un’ottima strategia salvatempo!

Aumentare la produttività al lavoro

Vincoli di orario e assenza di flessibilità costituiscono uno dei maggiori problemi sul lavoro. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico in media i greci trascorrono al lavoro 42,2 ore, traguardo sfiorato anche da Romania, Polonia, Bulgaria e Repubblica Ceca, Paesi dove in media si lavora oltre 40 ore settimanali. Il Nord Europa taglia i numeri… ma aumenta la produttività. In Danimarca i lavoratori raggiungono, infatti, in media 34 ore a settimana, così come altre nazioni appartenti all’Europa del Nord, che si assestano sulle 40 settimanali. Il segreto è in un’organizzazione capace di concentrarsi sulla produttività reale, senza rinunciare alla vita privata e l’importanza dei propri interessi. Come è possibile?

Max Cameron, amministratore delegato dell’azienda canadese Big Bang Technology, spiega che quando l’orologio segna le 17 per i lavoratori è tempo di andare a casa, senza discussioni: «Game over! Dico a tutti che il gioco è finito e hanno perso». L’eccessiva permanenza in ufficio premia la fedeltà all’azienda ma non la produttività.

Inoltre una dipendenza dal lavoro esaurisce le possibilità mentali e  creative di chi lavora: malattie come il burnout, possono minare  seriamente la salute. Interessante l’osservazione dell’amministratore  delegato dell’azienda americana Pep Productivity  Solutions, Bary Sherman, il quale afferma: «Lavorare overtime? Chi lo fa è perché non desidera andare a casa e inoltre non sa come si lavora efficacemente». Puoi ispirarti a queste logiche differenti per iniziare a cambiare, a piccoli passi, il mondo lavorativo intorno a te. Non serve essere perennemente presenti o dimostrare disponibilità assoluta negli orari, mettendo a rischio il tuo benessere personale. Il tuo obiettivo è svolgere un buon lavoro: sii orgogliosa di ciò che fai e dimostra serietà ma anche fermezza.

Secondo i dati Ocse in Svezia solo l’1 % della popolazione lavora più di 50 ore. Inoltre gli uomini dedicano in media 177 minuti al giorno per curare i bambini, cucinare e sbrigare le pulizie… contro i 326 minuti impiegati dalle donne italiane, costrette a doppie tripli salti mortali fra famiglia e lavoro. Non sottovalutare mal di testa, ansia, stress e la sensazione di essere sempre stanca. Esagerare nelle corse disperate non è una strategia a lungo termine.

Hai mai notato che più corri più il tempo sembra sfuggire? Inizia a rallentare. All’inizio ti farà un effetto strano ma poi scoprirai che, miracolosamente, il tempo inizia a bastare per tutto ciò che devi fare. E soprattutto smetterai di sovraffaticare la testa: meno confusione mentale, più concentrazione.

Affronta la giornata lavorativa con positività. Per gestire meglio il tempo è ottima la regola dei 15 minuti: tutto ciò che può essere sbrigato in meno di un quarto d’ora… fallo immediatamente! Ti consentirà di evadere nell’immediato l’urgenza e non pensarci più. Poi fai una lista delle cose da fare: sul computer o un blocchetto, ti consentirà di focalizzare una serie di obiettivi. Sai che soddisfazione ogni volta che ne cancelli uno?

La capacità di essere multitasking? É utile solo in parte. Saper affrontare più compiti contemporamente, senza perdere la calma, ed elaborare con velocità soluzioni costituiscono qualità importanti, tuttavia portate all’estremo possono minacciare la salute. E la produttività.

Un’eccessiva quantità di stimoli fanno diminuire la probabilità di portare a termine un compito con precisione e rapidità. Impara a creare le condizioni giuste per lavorare bene: quando inizi a lavorare sul serio abbassa le suonerie dei dispositivi intorno a te, evita, se puoi, di rispondere al telefono. E naturalmente fuggi dalle chiacchiere! Il segreto è saper creare uno spazio di ordine e quiete dentro (e fuori!) di te.

Non precluderti inutilmente una pausa con le colleghe: staccare fa bene perché ti consente di riposare la mente e gli occhi stanchi (attenzione alle troppe ore al computer!). Inoltre, curare le relazioni è un fattore molto importante per un ambiente di lavoro positivo.

Evita il pettegolezzo: ricorda che chi sparla lo fa per abitudine, quindi prima o poi sparlerà anche di te. Non parlare solo di lavoro: spostare l’interesse verso argomenti diversi arricchirà le vostre conversazioni instaurando un clima stimolante e rilassato. La pausa consente di muoverti e nel frattempo… perché non fare qualche esercizio di stretching? Naturalmente fai attenzione a non perderti in chiacchiere: dopo una decina di minuti al massimo interrompi il break per fare ritorno al lavoro da terminare. Sii gentile ma ferma e nel caso qualcuno voglia prolungare la pausa non esitare a decidere sulle basi di ciò che realmente corrisponde ai tuoi bisogni.

La creatività va allenata, ogni giorno. Puoi farlo curando corpo e mente con stimoli appaganti, da diluire a piccoli sorsi. Trova 15 minuti per una passeggiata, magari in pausa pranzo: camminare migliora l’umore e distende la mente. Se lavori in ufficio appendi una fotografia di te in un momento relax o un pasaggio che ami. Anche se siamo in pieno inverno ti basterà guardarla per provare di nuovo le inebrianti sensazioni dell’estate.

Conciliare lavoro e famiglia non è sempre un’impresa semplice, ma costituisce un obiettivo fondamentale. Prendilo come una sfida e inizia, con la dovuta diplomazia, a esprimere le tue esigenze nel contesto in cui lavori. Non devi pensare di non fare abbastanza se hai un figlio da andare a prendere a scuola o semplicemente perché alle fine del lavoro non esiti ad andartene: è un diritto per ogni lavoratore! Sii la prima ad essere consapevole del tuo contributo: non perdere tempo, allena la tua produttività, sii orgogliosa del lavoro che svolgi… e a fine giornata non esitare ad andartene!

Imparare a gestire bene il tempo migliorerà sensibilmente la tua vita lavorativa. Se anche tu viaggi da pendolare tra treni e bus cerca di sfruttare il percorso per fare le cose che di solito non hai tempo di fare. Per esempio un buon libro o il quotidiano. Quando arrivi al lavoro utilizza un’agenda giornaliera per tenere d’occhio la lista delle cose da fare in modo da spuntarla una volta concluso un compito. Obiettivo dopo obiettivo la tua giornata si rivelerà ricca di organizzazione e precisione. Concediti alcune pause, momento da non sottovalutare anche per scambiare con i colleghi idee interessanti e consigli che potrebbero rivelarsi utili per la tua formazione. Sii concentrata e seria nel momento in cui ti metti davvero al lavoro e poi…. premi il tasto off! Sapersi rilassare (cosa che, aimé, in pochi sanno fare) è altrettanto importante che lavorare bene. A fine giornata, smetti di pensare al lavoro e libera la mente: domani è un altro giorno, adesso è ora di pensare ad altro.

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