Il termine tecnico è amaxofobia: la paura di guidare unisce più persone di quanto si pensi e non ha un’unica forma. Il timore di non essere in grado di condurre un mezzo, infatti, può essere correlato ad altre patologie. Per molti nasce in seguito a un trauma, tuttavia non è detto: ogni storia è diversa.
Amaxofobia, la paura di guidare
Una profonda sensazione di disagio, tachicardia, ansia, nervosismo: queste sono solo alcune delle emozioni che si possono provare. L’ostacolo non è tecnico, anzi in molti casi si tratta di soggetti che sono riusciti a ottenere con successo la patente. Piuttosto, ci si trova di fronte a una resistenza mentale: un blocco dentro, a livello interiore. In certi casi solo l’idea di trovarsi alla guida può destare ansia e preoccupazione. Per qualcuno, invece, il problema emerge solo in contesti specifici, per esempio quando si tratta di guidare in autostrada, nel centro città o in un posto sconosciuto. In entrambi i casi c’è un messaggio da ascoltare e il primo passo è riprendere il contatto con le nostre emozioni profonde.
Gli ostacoli che ti bloccano
Aspettativa, terribile alleata dell’ansia! Quando la nostra mente è occupata dalle immagini di ciò che dovremmo fare o essere, lo spazio per respirare si riduce enormemente e così il senso di libertà. Nel caso di veicoli e di guida potresti scontrarti con la preoccupazione di dover essere abbastanza veloce, scattante, in grado di gestire le insidie del traffico. Che cosa diranno di noi gli altri? E se l’auto dovesse spegnersi all’improvviso al semaforo? Chi ha molti anni di guida sulle spalle sa che le incertezze e i piccoli o grandi momenti di défaillance fanno parte del percorso. Prova a chiedere in giro: è capitato praticamente a tutti di fare un danno, graffiare l’auto o lasciar perdere un parcheggio dopo mille manovre (e insulti). Ma questa non è mai stato un motivo per lasciar perdere e desistere dall’impresa.
Il punto è proprio questo. Se desideri rivedere il tuo rapporto con la guida è necessario essere disposti a cambiare atteggiamento mentale. Ti senti pronta a metterti in gioco? Inizia a considerare in maniera diversa gli errori. Tutti sbagliano… e nessuno ha mai imparato a fare qualcosa di nuovo dal nulla. È importante riabilitare la propria parte “pasticciona”: sì, forse imperfetta e combinaguai, ma anche talentuosa e in grado di osare, coraggiosa. Considera ogni sbaglio o imprevisto un’occasione che ti permetterà di diventare più abile E sicura col mezzo. L’elasticità è una dote preziosa da esercitare ogni giorno, sia come capacità di modificare percorsi e tener conto di tutte le variabili, sia in senso mentale. Quando affrontiamo le cose con elasticità ci comportiamo in modo più fluido. Un’attitudine che permetterà di contrastare un altro grande nemico: il perfezionismo. Non sei perfetta, nessuno di noi lo è. Siamo tutti qui per imparare, metterci in discussione, evolvere. Renderti conto di questo può stimolare un passo fondamentale, cioè osservare la situazione nel profondo e chiedere aiuto.
Come affrontare la paura di guidare
Chi potrebbe stare al tuo fianco e aiutarti a superare questo impasse? Uno degli interventi più consigliati nei casi gravi di amaxofobia è costituito da un percorso di terapia cognitivo-comportamentale. Questo approccio prevede un lavoro di gestione delle emozioni considerate disfunzionali attraverso la presentazione degli stimoli che creano ansia in un contesto sicuro e condizioni controllate. L’obiettivo è avvicinarsi alle situazioni che temiamo e al tempo stesso imparare come sia possibile sviluppare un miglior autocontrollo.
Altro strumento utile è la conoscenza (e la pratica!) di tecniche di rilassamento: saranno un aiuto prezioso e non solo nel contesto di guida, ma ogni volta che ti sentirai preda di tensioni e ansia. Una delle manifestazioni tipiche correlate con la paura di guidare riguarda, infatti, le fantasie anticipatorie, ossia il forte disagio che alcune persone iniziano a sperimentare anche solo all’idea di mettersi al volante o dopo un breve tratto di strada. In casi come questi, possono subentrare sintomi a livello fisico, anche di una certa importanza, quali difficoltà respiratorie, battito cardiaco accelerato, nausea, tremore più o meno accentuato, agitazione, senso di svenimento. Ansia e attacchi di panico hanno una forte presa sulla paura di perdere il controllo, un timore (in alcuni casi, vero e proprio terrore), che può avere radici in altri ambiti della vita e di cui il contesto della guida rappresenta, quindi, il frammento di una situazione più ampia da considerare.
Amaxofobia, le cause
A quando risale il primo episodio in cui hai percepito ansia all’idea di metterti alla guida? Questo disturbo può presentarsi in forme diverse. Fra le situazioni più comuni in grado di scatenare panico troviamo la paura di mettersi alla guida da soli, guidare di notte o in condizioni atmosferiche particolari, per esempio in caso di nebbia o neve. Alcune persone, inoltre, possono manifestare un forte disagio all’idea di dover guidare in situazioni come autostrada, tunnel o nel traffico. Fra le cause dietro può essere presente uno stato di disagio preesistente. Una condizione psicologica più complessa riguarda chi soffre di attacchi di panico, claustrofobia, ansia da separazione o agorafobia. In questi casi, la paura di guidare costituisce un disturbo ulteriore.
Diverso è il caso di chi ha vissuto una situazione spiacevole o un trauma. Sei rimasta coinvolta in un incidente? Affrontare l’argomento con il giusto sostegno può esserti d’aiuto, perché raccontare ti permetterà di rivivere l’evento traumatico e ridimensionarne l’impatto sulla tua vita. Puoi contattare una scuola guida e fare qualche guida insieme a un istruttore: percorrere insieme le strade che ti intimoriscono offrirà sicurezza stimolando la fiducia nelle tue possibilità. Un attacco di panico apre la porta alle emozioni forti che tentiamo di dominare attraverso il controllo: andare dentro le tue sensazioni ed esplorare la paura rappresenta un momento delicatissimo. Rispetta la tua vulnerabilità. Senti tuoi limiti e non forzare la mano. Lavora sulle tue resistenze interne e quando intimamente sarai pronta, il cambiamento accadrà.
I sintomi a cui prestare attenzione
Il termine “amaxofobia” proviene dal greco e significa “hàmaxa”, carro e “phobos” paura. Il timore di condurre un mezzo di trasporto sfocia nella decisione di evitare di guidare. Una delle paura più frequenti è che si possa perdere il controllo dell’auto, o per esempio, restare intrappolati nel traffico.
Questi timori sono comuni anche fra i neopatentati, tuttavia è il dato temporale a fare la differenza. Si parla di amaxofobia quando la paura di guidare persiste oltre un certo tempo, in genere almeno sei mesi. Chi soffre di questo disturbo prova livelli molto alti di ansia, tanto che il senso di panico può arriva a travolgere e far rinunciare alla normale vita quotidiana minando il senso di sicurezza e autoefficacia della persona. Non aspettare, chiedere aiuto ti permetterà di affrontare la tua paura e ritrovare la serenità.