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Casual dating: sesso, trasgressione e tradimento on line

Si chiama Casual Club il nuovo sito di incontri per chi ama le avventure di una notte. Ma non si tratta solo di tradimenti...

Le avventure di una notte, il sesso occasionale e i flirt “mordi e fuggi” non sono più una novità e neanche un tabù. Di certo non riguardano solo i single, anzi, più spesso coinvolgono la coppia, rientrando nella definizione di scappatella. In altre parole: tradimento. E qui si scatenano visioni differenti delle trasgressioni alla monogamia: c’è il tradimento terapeutico – che secondo qualcuno aiuta a ritrovare fiducia in sé stessi o riscoprire l’intesa con il partne; c’è il tradimento istintivo, quello a cui non si può resistere, perché, dice qualcuno, l’esclusività sessuale non si può pretendere da un essere umano… E poi ci sono i tradimenti che tradimenti non sono, e rientrano piuttosto in una dimensione di coppia aperta, in cui sperimentare triangoli, quadrati e via dicendo non è un problema, anzi: aggiunge un che di piccante alla vita sessuale e permette di realizzare infinite variazioni sul tema.

In tutti questi casi uno dei mezzi più usati per organizzare gli incontri con l’amante o trovare nuovi partner con cui condividere un po’ di sesso occasionale è il web, attraverso social network, siti specializzati in dating e incontri…. Già Gleeden – il sito francese per incontri extraconiugali – aveva fatto scalpore, e quando leggo che anche in Italia è nato un sito simile, non posso che andare a curiosare…

Il sito in questione si chiama Casual Club, punta evidentemente – “al riparo da occhi indiscreti” sull’anonimato e la riservatezza (il che non preannuncia nulla di generalmente “consentito”), e si presenta così: “Non tutti sono alla ricerca del grande amore. Molti cercano semplicemente un’avventura senza complicazioni, un incontro intrigante per spezzare la routine matrimoniale, un flirt per sentirsi desiderati”. Un sito di incontri dedicato quindi a chi ama le one night stand, e non si fa nessun problema a diventare l’amante di una persona impegnata – per la serie: “la rovina famiglie” – o a tradire il partner, anzi. Immorale? Forse. Lo fanno in molti? Certo.

Il concetto di base – leggo – è quello del casual dating, che a quanto capito consiste in una visione della vita amorosa piuttosto libera che potrebbe essere sintetizzata con la frase: “rilassati e divertiamoci, è solo sesso!”. Quanto alla parola casual, non si capisce se sia riferita all’approccio “senza complicazioni” al sesso e a una dieta sessuale più varia rispetto alla norma, o alla casualità con cui ogni giorno vengono presentati i potenziali amanti tra cui scegliere, una volta che ci si è iscritti al sito…

Continuo a guardarmi intorno: voglio capire chi frequenta davvero questo sito, chi sono i fedifraghi, gli amanti, i single per scelta. Per trovare dei dati non devo faticare troppo: mi basta dare un’occhiata alla home page, per accorgermi che si tratta di una minoranza di single (16% di donne e 17% di uomini) e una maggioranza di persone che invece una relazione ce l’hanno (il 36% delle donne e il 37% degli uomini). E qui arriva la (mezza) sorpresa. Leggendo le testimonianze degli utenti (veri o presunti tali), si scopre che le motivazioni per iscriversi a un servizio del genere sono le più diverse. C’è chi vuole provare l’amore saffico o lo scambio di coppia, c’è chi coinvolge il partner in giochi a tre o a quattro, chi cerca un amante stabile ma non si vuole impegnare, chi è timido… Ovviamente c’è anche chi cerca una scappatoia ai problemi di coppia e chi tradisce senza scrupoli per il puro gusto di farlo. Ma, in proporzione, si tratta di pochi casi. Più che il tradimento, si cerca la trasgressione, una dimensione in cui chi non si riconosce in una vita sessuale monogama ed esclusiva possa trovare pane per i suoi denti e ampliare i propri orizzonti, senza sentirsi giudicato.

Quanto al giudicare se il tradimento – quello classico, fatto di nascosto e mai confessato – o una trasgressione al sesso a due che coinvolge entrambi i partner siano leciti, benefici, appaganti o meno, ognuno dovrebbe chiederlo con sincerità al proprio cuore. E agire di conseguenza, con coerenza verso sé stessi e nel rispetto degli altri.

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