Ragazze che parlano

Come gestire i pettegolezzi in maniera sempre elegante

Il gossip fa parte della natura umana. Quando diventa pesante, però, può fare molto male. Ecco qualche dritta per gestire i pettegolezzi al meglio, con classe ed eleganza

È vero. Ci sono persone che amano in maniera viscerale i gossip e non riescono quasi mai a trattenersi quando si tratta di “spoilerare” o scoprire qualcosa e altre che sono decisamente più riservate e corrette. Tuttavia, è inutile negarlo: anche alle più integerrime capita di essere vittima di qualche scivolone. Quando succede a te non sai mai come comportarti? Ecco qualche dritta per gestire i pettegolezzi al meglio, con classe ed eleganza.

Distingui le chiacchiere “buone” da quelle “cattive”

Solo un eremita può astenersi completamente dal parlare di altre persone. Dopotutto, se non facessimo pettegolezzi, di cosa parleremmo? Politica? Ordine pubblico? Principi morali? Qualche volte forse, ma sicuramente non sempre. Non puoi pretendere di avere solo conversazioni “alte”. L’istinto alla diceria è naturale.

Ma se alcuni tipi di chiacchiere sono fondamentali per favorire l’interazione e procurarci benessere e sorrisi, altri tipi sono decisamente più deleteri. Non solo per la tua mente, che rischia di riempirsi di pensieri poco utili e costruttivi. Ma anche per le relazioni sociali: alcuni gossip creano spaccature tra le persone e rovinano la reputazione.

Il primo passo per gestire i pettegolezzi in maniera intelligente, dunque, consiste nell’attribuire loro il giusto valore: ricordati che sono sì un bel modo per stare insieme e passare il tempo, ma solo se non si trasformano in cattiverie e non nuocciono a nessuno. In quest’ultimo caso, stoppali sul nascere, chiamandoti fuori da conversazioni pericolose.

Scopri qual è il tuo atteggiamento verso il gossip

I pettegolezzi sono una delle nostre dipendenze più condivise e, spesso, più inconsce. Le persone, infatti, raramente si considerano dipendenti dalle dicerie, nemmeno quando tendono sempre a riempire gli spazi vuoti delle conversazioni con racconti riguardanti conoscenze in comune. Per imparare a gestire le chiacchiere, dunque, devi imparare a essere consapevole di tutto questo.

Prova a svolgere questo “esercizio”: per una settimana presta attenzione a cosa pensi di chi ti sta accanto e a come ne parli. Potresti così scoprire che avverti spesso il desiderio di fare gossip. Forse lo fai per intrattenere, per alleggerire l’atmosfera o per attirare l’attenzione. O forse il tuo è un impulso puramente sociale, un modo per legare con gli altri. In tutti i casi, se non vuoi finire “invischiata” nelle reti dei pettegolezzi, è necessario che tu ti renda conto di quali sono i tuoi atteggiamenti.

Conta fino a 10 prima di parlare

Se grazie all’esercizio suggerito sopra ti rendi conto che ti capita abitualmente di parlare male di qualcun altro, impara a fermarti e a contare almeno fino a 10 prima di aprire bocca. Certo, non è facile, ma è necessario. Potresti anche provare ad ascoltare di più e a dire di meno mentre apprendi l’abitudine di pensare in modo più positivo.

Considera come ti sentiresti se fossi tu il soggetto delle cose che stai per dire. E ricorda che non va mai bene dire qualcosa che non è vero. Ma anche se la diceria raccontasse un fatto reale, quale sarebbe il vantaggio di pronunciarla?

Se un tuo amico ti confida qualcosa in confidenza, non parlarne con nessuno: altrimenti, non sarà mai più in grado di fidarsi di te.

Imparare a gestire i pettegolezzi con eleganza significa anche ricordarsi di tacere quando serve. E di non sussurrare mai in presenza di altri. Anche se non stai parlando male di altri, sembra che tu lo stia facendo e potresti ferire i sentimenti delle persone intorno a te.

Non alimentare le dicerie

Quando uno dei tuoi amici fa qualcosa che non ti piace, ci sono due modi appropriati per gestirlo: puoi affrontarlo ed esporre il tuo punto di vista oppure puoi fare finta di nulla e lasciare che il problema svanisca. Ma qualunque cosa tu scelga di fare, non raccontarla mai a qualcun altro sotto forma di pettegolezzo. Ricorda che nessuno è perfetto, te compresa, e che devi trattare tutti i tuoi amici con rispetto.

Il gossip è un’abitudine facile in cui cadere, spesso non ci rendiamo nemmeno conto che lo stiamo facendo. Iniziamo dicendo qualcosa di poco piacevole e poi il nostro interlocutore può fare un commento che avvia una discussione negativa in piena regola. Il breve commento potrebbe finire per assumere una vita propria e trasformarsi in qualcosa che non è reale al 100%.

Impara a gestire i pettegolezzi quando sono già iniziati

Ora hai capito come evitare di iniziare conversazioni poco piacevoli. Ma cosa puoi fare quando sono gli altri ad avviare il gossip e tu ti ritrovi coinvolta in un discorso che sta prendendo una brutta piega? Hai varie alternative a disposizione.

Puoi innanzitutto stoppare gli altri, facendo presente loro, in modo garbato e cortese, che quanto stanno dicendo non ècorretto né educato. Oppure, se non hai la confidenza per intervenire a gamba tesa o non ne hai il coraggio, puoi semplicemente cercare di introdurre un nuovo argomento di discussione. Sì, anche a trovare un diversivo estemporaneo per confondere le acque.

La quarta opzione? Andartene: se non riesci in alcun modo ad arrestare il torrente in piena, non significa che tu debba essere costretta ad alimentarlo. Saluta con gentilezza e non prestarti al gioco. La tua coscienza ti ringrazierà. Poi, valuterai con calma e lucidità se è il caso di riferire alla persona interessata quanto successo.

2 consigli per gestire i pettegolezzi

  1. Come gestire i pettegolezzi al lavoro? Cercando di non alimentarli. Per esempio, anche se sei furibonda con il tuo capo per le critiche che ti ha rivolto evita di “vomitare” sentenze negative a casaccio su di lui con il primo collega che incontri. Che le cose che dici siano vere o no non importa: non sono comunque costruttive.
  2. Internet è una vera e propria fabbrica di pettegolezzi. Fai in modo di non contribuire anche tu alla sua crescita. Quando vedi qualcosa che potrebbe potenzialmente ferire qualcuno, resisti all’impulso di condividere.
Riproduzione riservata