Andare in vacanza con un figlio adolescente è un’impresa che potrebbe sembrare difficile. Come convincere qualcuno che non è più un bambino a seguire i propri genitori? E come spiegargli che non è facile, per un genitore, lasciarlo solo a casa o permettergli di fare un viaggio da solo con i suoi amici? Ma vediamo insieme dove andare in vacanza con un figlio adolescente.

Fallo sentire desiderato

Il modo più ragionevole è senza dubbio parlargli alla pari, senza fargli pesare la sua condizione. Spiegargli che i genitori hanno piacere di stare con lui. Può sembrare una mossa scontata, ma spesso gli adolescenti credono che l’affetto dei genitori si riduca alla sola apprensione, o alla volontà che si rispettino le loro scelte a tutti i costi. Ecco che la scelta del posto è fondamentale. Un luogo che attiri l’interesse del ragazzo ma che non lo faccia sentire ancora un bambino; che piaccia ai genitori ma non solo a loro, che non sia noioso e in cui ci sia la possibilità di conoscere altri ragazzi, magari grazie ad attività sportive o luoghi in cui gli stessi ragazzi possono incontrarsi e stare solo tra loro, sotto la sorveglianza invisibile dei genitori.

I villaggi vacanze

Se le città non sono la meta preferita, un posto desiderabile sia dai genitori che dai figli è quello dei villaggi vacanze. Nella maggior parte dei casi, sono strutture organizzate per una clientela con esigenze diverse, sia per gusti che per età. Animatori per i più piccoli, sport e spazi comuni per i ragazzi, degustazioni o visite guidate per gli adulti sono alcune delle attrattive principale di un villaggio organizzato a modo. Questo supponendo che la stagione prescelta sia l’estate. Se invece il periodo è invernale, la neve è un’attrazione in sé al cui fascino pochi resistono. Sia per la bellezza di un panorama o di un centro storico innevato, sia perché si può sciare o semplicemente camminarci. I gusti personali influiranno sulle scelte di ciascuno. L’unico consiglio generico che pare opportuno dare è coinvolgere il ragazzo nella scelta, senza metterlo di fronte a un fatto già compiuto. Con persuasione, pazienza e buon senso, ci si può mettere d’accordo e programmare una vacanza memorabile.

Le città d’arte

Le città d’arte sarebbero la meta ideale se vanno incontro agli interessi del ragazzo, ma non si può generalizzare: è un campo molto soggettivo. Meglio se la città è legata a qualche passione. Un film che il ragazzo ha amato, o la sede di impianti sportivi e squadre per cui fa il tifo. Grandi città come Milano, Torino, Roma o Napoli, per citare solo alcune tra le più popolose, coniugano alla perfezione interessi di adulti e adolescenti, e potrebbero essere un ottimo compromesso. Niente impedisce, poi, che il ragazzo sappia apprezzare anche quello che non conosce o che non credeva potesse interessargli, come i centri storici, gli scorci paesaggistici, il contatto con la gente. Le città europee, invece, unirebbero il fascino del luogo specifico alla possibilità di mettere alla prova la lingua straniera: un motivo di curiosità per il ragazzo, per testare la sua capacità e superare la timidezza, e per scoprire se i suoi genitori sono bravi quanto lui.