Matrimoni che finiscono per colpa dei parenti

Pare che circa il 30% dei matrimoni fallisca a causa dell’ingerenza dei parenti. Ma c’è modo di capire in tempo se stiamo per entrare in una famiglia di viscidi rettili che mineranno la nostra unione?

Si dice che del senno di poi son piene le fosse. Questo detto popolare vale particolarmente per chi ha divorziato “a causa” dei parenti acquisiti: l’ago della bilancia è naturalmente sempre il nostro lui, che sceglie o NON sceglie di stare dalla parte della nuova famiglia.

LEGGI ANCHE: Vi risposereste mai con il vostro ex?

 

Quelli che… mammina è nata per fare la nonna – Quando resteremo incinte risulterà chiaro che la nostra funzione è solo quella prettamente riproduttiva: un utero con la donna intorno.

Quelli che… la famiglia prima di tutto – Sicuri che intenda la nostra famiglia? Lì sta l’inghippo: a volta per lui “la famiglia” vera resta sempre quella di origine, e da’ per scontato che la nostra persona ne venga semplicemente assorbita.

Quelli che… più siamo, più ci divertiamo – Tradotto, i suoi vengono coinvolti in qualsiasi iniziativa ludica e di intrattenimento: gite domenicali, anniversari, vacanze e cene fuori.

Quelli che…. non c’è alcun bisogno di buttare i soldi quando possiamo andare in vacanza dai miei – Tradotto, è categoricamente esclusa la possibilità di fare mai una vacanza per i cazzi vostri, come una vera coppia.

Quelli che… i miei sono pessimi, non voglio averci nulla a che fare – Il troppo stroppia. Colui che sbandiera ai quattro venti un totale disprezzo verso la sua famiglia d’origine, è capace di cambiare radicalmente bandiera con la nascita del nipote-cicciobello.

Quelli che… chiediamo prima a mia sorella/mia mamma/mio cognato (per qualunque cosa) – La presenza costante di un parente-oracolo può rendere il matrimonio piacevole quanto sedersi a culo nudo su un formicaio.

Quelli che… nonvedononsentononparlo – Guardatevi dall’uomo che, ad ogni stronzata palese detta o fatta suoi genitori o fratelli, reagisce o con un grugnito incomprensibile, o accampando patetiche scuse:  “Non avevo sentito/non c’ero/se c’ero dormivo.” “Sicuramente non voleva dire così.” “Maddai, scherzava!”

Quelli che… i tuoi sono spazzatura – Sia che lo dica, sia che lo lasci intendere, il fatto che consideri i suoi come appartenenti ad una razza superiore non lascia presagire nulla di buono.

Riproduzione riservata