Il “logo di produzione biologica dell’Unione Europea”, non è altro che una fogliolina stilizzata i cui contorni sono definiti dalle stelline dell’Unione Europea. E’ stato scelto tra circa 3.500 bozzetti mediante un concorso internazionale che ha interessato tutti e 27 i paesi membri; ad aggiudicarsi il premio per l’ “Euro-leaf” (La foglia europea – 12 stelle su un fondo verde) è stato un giovane studente tedesco, Dusan Milenkovic. Il logo, in formato standard deve essere presente sulle etichette e/o imballaggi di tutti i prodotti biologici confezionati.

L’etichettatura per un prodotto biologico che ha ricevuto la certificazione da parte di un ispettore, è un importante documento di riconoscimento sia per l’alimento, ma anche una garanzia per il consumatore che può opportunamente risalire tutta la filiera produttiva. E’ pertanto fondamentale saper leggere bene le etichette di ciò che stiamo acquistando. Su un prodotto biologico infatti deve comparire la scritta “da agricoltura biologica”, ciò indica che state acquistando, per almeno il 95% è costituito da ingredienti che hanno ottenuto la certificazione.

Il particolareggiato processo di etichettatura riguardante i prodotti BIO, è stato messo in atto dall’Unione Europea al fine di tutelare tutti i consumatori da possibili frodi. Generalmente, alla scritta “da agricoltura biologica", segue il codice rilasciato dall’Organismo di Controllo, ovvero dalle società, dagli enti, o dai professionisti privati ed abilitati con il compito di controllare e giudicare che tutta la filiera sia stata eseguita secondo la normativa vigente, e non siano stati utilizzati OGM o radiazioni ionizzanti. Tale codice è nel formato AB-CDE-999.

Quando si tratta di prodotti elaborati, fatti con molti ingredienti, si può incorrere nella dicitura “prodotto con almeno il 70% degli ingredienti ottenuti da agricoltura biologica”; anche di questa scritta è importante conoscerne il giusto significato, per non incorrere in interpretazioni sbagliate. Infatti, in questo caso se è pure vero che i 2/3 degli ingredienti sono certificati come BIO, ciò non significa che la restante parte sia costituita da sostanze sospette; infatti non sono comunque ammessi OGM e/o sostanze tossiche.

La scritta “prodotto in conversione dall’agricoltura biologica”, non è altro che una sfilza di paroloni complicati in serie, che stanno solo ad indicare che il prodotto a cui si riferiscono, è prodotto in un’azienda che rispetta almeno da 12 mesi la normativa vigente riguardo il biologico, ed è pertanto in attesa della certificazione ufficiale. Care lettrici, diffidate da scritte diverse rispetto alle tre elencate, se volete essere sicure di portare a casa un vero prodotto BIO.

Quello che proprio non deve figurare nell’elenco degli ingredienti di un prodotto biologico (o che, a questo punto, viene spacciato per tale), sono i famosi codici, costituiti da tre numeri, preceduti dalla lettera “E” in stampatello. E’ così che infatti vengono classificati tutti gli additivi alimentari: coloranti, addensanti, emulsionanti, e quant’altro di più industriale e chimico possibile ci sia nell’ambito della tecnologia alimentare. Un prodotto biologico, non può assolutamente contenere nessun ingrediente che abbia suddetta definizione.

A questo punto, capire se quella confezione di grissini che avete acquistato proprio ieri, e che giace nella vostra dispensa, è veramente BIO, è diventato un gioco da ragazzi. Diventate esperte, potremmo addirittura chiederci a questo punto se il nostro alimento è stato prodotto in Italia. Niente di più semplice! Dovete infatti cercare un codice, sotto la voce “Organismo di controllo autorizzato dal MiPAAF”, con la dicitura: IT-BIO seguito da un numero di tre cifre che va da 002 a 014. IT sta per Italia, e il MiPAAF non è altro che il Ministero delle Politiche Agricole. Buoni acquisti!

Alimenti BIO? 7 trucchi per riconoscerli

Sapete cosa mettete nel carrello della spesa? Ecco i segreti racchiusi nelle etichette dei prodotti alimentari a proposito di BIO.

Un alimento, o un ingrediente di un determinato prodotto ( e il prodotto stesso) vengono definiti biologici, quando derivano da un’agricoltura biologica, ovvero dove non sono state impiegate sostanze chimiche in nessuna delle fasi produttive. Sono vietati tutti i prodotti sintetizzati in laboratorio e non naturali, diserbanti e fertilizzanti inclusi. Quella della “nutrizione bio” non è una moda, bensì uno stile di vita salutare che guarda anche al benessere dell’intero pianeta il cui unico limite è il costo un po’ più elevato di tutta la merce. I prodotti biologici sono sempre più presenti sul mercato, sono addirittura nate delle nuove catene di distribuzione di prodotti esclusivamente biologici. Ma come è possibile tutelarsi dalle comuni frodi, ed essere sicuri di acquistare e consumare un prodotto naturale al 100%? Quella di consultare le etichette alimentari è un’abitudine che può risultare estremamente utile, se non si vuole incorrere in facili truffe, soprattutto quando ci si riferisce alla nostra alimentazione, a quella dei nostri bambini e dei nostri cari. Riconoscere un’autentica bioetichetta può sembrare un’impresa ardua, in realtà basta solo prenderci un po’ la mano, e memorizzare il meccanismo, riassunto in questa gallery, in 7 preziosi trucchi.

 

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