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Papilloma virus, pap test e vaccino hpv: la guida completa alla prevenzione

Hpv o papilloma virus, un virus che fa un po' paura: ma se lo si conosce meglio, si comprende che si previene e si affronta grazie ai progressi della medicina. Ne parliamo con la ginecologa

Prevenzione del papilloma virus: pap test e vaccino HPV

I papillomavirus (Hpv, Human Papilloma Virus) sono un’ampia famiglia di virus, che si trasmettono prevalentemente per via sessuale. Sebbene nella maggior parte dei casi sia transitoria e priva di sintomi evidenti, talvolta l’infezione da Hpv si manifesta attraverso lesioni benigne della cute e delle mucose. Nella lotta al papilloma virus è fondamentale come strumento il cosidetto Pap test. Perché è tanto importante essere informati sul papilloma virus? Per due motivi:

In questo articolo facciamo il punto su tutte le informazioni più aggiornate su hpv, papilloma virus, pap test e vaccino hpv insieme alla dottoressa Fabiana Savoia, specialista in ginecologia ed ostetricia presso il Policlinico Universitario Luigi Vanvitelli di Napoli.

Cosa può provocare l’HPV

«L’HPV e i papillomavirus sono in grado di provocare diversi tipi di lesioni, tra cui i condilomi e papillomi della cute e delle mucose. Alcuni sottotipi di HPV, classificati come ad alto rischio, provocano lesioni a possibile evoluzione maligna nelle vie respiratorie superiori (laringe, faringe, lingua, tonsille, palato, naso) o ai genitali maschili e femminili (glande, pene, scroto per l’uomo, perineo, vagina, utero, cervice uterina per la donna)» – spiega la dottoressa Fabiana Savoia, specialista in ginecologia ed ostetricia presso il Policlinico Universitario Luigi Vanvitelli di Napoli. Nota bene: parliamo di possibilità e non di certezza di evoluzione in lesioni maligne.

Come si prende il papilloma virus

La trasmissione dell’HPV avviene per via diretta e principalmente sessuale. «Va specificato, tuttavia, che la trasmissione può avvenire anche attraverso contatti di genitali che non prevedono penetrazione. Pertanto l’uso del profilattico permette di neutralizzare solo alcune modalità di contagio – chiarisce l’esperta.

Ci si può contagiare anche attraverso il contatto con superfici contaminate: se per esempio si frequentano spazi comuni (come spogliatoi o piscine), è importante mantenere i piedi puliti e asciutti, e indossare sempre scarpe o ciabattine.

Fattori di rischio del contagio

«I fattori di rischio più rilevanti che potrebbero favorire la trasmissione dell’HPV sono la giovane età, il numero di partner sessuali e la frequenza dei rapporti. Per quanto riguarda la potenzialità che l’infezione da HPV evolva in tumore, si annoverano fattori secondari, rappresentati dal fumo di sigaretta, l’uso prolungato di contraccettivi orali e l’abuso di droghe e alcol».

HPV

Sintomi del papilloma virus

Le espressioni più evidenti del papilloma virus sono spesso le verruche.

«I sottotipi dell’HPV a basso rischio possono causare la formazione di lesioni benigne, come verruche in sede genitale (cervice uterina, vulva, vagina, perineo o ano) oppure extragenitale (naso, bocca o laringe).

Occasionalmente queste lesioni possono manifestarsi come escrescenze più voluminose (condilomi acuminati). In genere, sono lesioni asintomatiche, ma in alcuni casi possono provocare prurito, fastidio e dolore di lieve entità» – puntualizza la ginecologa Savoia. Parliamo sempre di lesioni benigne.

«I sottotipi di HPV ad alto rischio, invece, determinano lesioni non visibili ad occhio nudo, ma diagnosticabili soltanto attraverso specifici esami (paptest, thinprep, colposcopia, biopsia). In caso di lesioni del collo dell’utero i sintomi possono essere del tutto assenti, oppure così lievi e sfumati da passare completamente inosservati.

Nelle lesioni più avanzate possono comparire sintomi, quali: sanguinamenti dopo un rapporto sessuale e leggero dolore durante lo stesso, perdite vaginali acquose o sanguinolente, talvolta di odore sgradevole, dolore alla regione pelvica, sanguinamenti vaginali al di fuori del periodo mestruale».

Quali sono le cure al papilloma virus?

È possibile che le lesioni causate da HPV guariscano spontaneamente senza alcun trattamento. Altrimenti, le verruche cutanee possono essere trattate con soluzioni topiche a base di acido salicilicoacido tricloroacetico o con creme ad azione antivirale, oppure essere rimosse con trattamenti chirurgici locali (diatermocoagulazione, laser terapia, crioterapia).

I condilomi genitali vengono generalmente vaporizzati attraverso la diatermocoagulazione o i trattamenti laser. Le lesioni precancerose della cervice uterina, invece, vengono asportate chirurgicamente in modo più o meno esteso, a seconda del tipo e dell’entità delle lesioni. In tutti i casi, si cerca di mantenere inalterate le capacità riproduttive.

Dall’infezione da HPV si guarisce?

La risposta a questa domanda è affermativa, e il motivo è statistico. «Si stima che circa l’80% delle donne sessualmente attive contragga l’infezione da HPV almeno una volta nella vita, con una prevalenza nelle giovani donne tra i 25 e i 35 anni, e che circa il 50% venga a contatto con un ceppo “ad alto rischio”.

Il contagio dell’HPV può essere, quindi, considerato un evento comune che nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente, ma che in casi più rari può evolvere in severe forme tumorali.

È possibile tuttavia che, nonostante l’asportazione delle verruche, il virus HPV possa essere ancora presente nell’organismo umano».

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Papilloma virus e prevenzione: a cosa serve il Pap test 

Il Pap test è un efficace metodo di screening. «È stato stimato che se eseguito a intervalli regolari (ogni 2-3 anni), sia in grado di ridurre il rischio di sviluppare tumore cervicale di circa il 70%».

Si tratta di un semplice test nel quale il canale vaginale viene divaricato con uno speculum per consentire il prelievo di alcune cellule dalla cervice con una spatolina e uno spazzolino conico. Tali cellule vengono poi successivamente analizzate mediante un esame citologico.

Quando fare il pap test

In Italia è in vigore un programma di screening ormai ampiamente diffuso che include tutte le donne dai 25 ai 65 anni. Ciò rientra nel Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), cioè le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento del ticket. Come funziona? Solitamente si viene invitate a partecipare gratuitamente tramite lettera inviata dalla propria Asl di competenza con indicazioni sull’appuntamento e sulle modalità con cui viene eseguito il test.

Altre cose da sapere? È necessario che l’esame venga eseguito in assenza di mestruazioni ed evitando rapporti sessuali o l’utilizzo di lavande vaginali nei due giorni precedenti. Inoltre, le donne sessualmente attive devono sottoporsi periodicamente alla visita ginecologica e al Pap test, meglio se abbinato alla ricerca del DNA virale.

Quanto costa il Pap test 

Se eseguito presso la propria Asl di competenza (o consultorio) il pap test è gratuito.

Possibile fare il pap test anche presso centri diagnostici privati: i prezzi possono variare e oscillano generalmente tra i 20 e i 50 Euro.

Cosa fare se il Pap test è positivo

In caso il Pap test riveli la presenza del virus HPV, è necessario eseguire una colposcopia, ovvero un esame strumentale che, attraverso l’utilizzo di un microscopio elettronico, permette la visualizzazione ingrandita dei tessuti esaminati. Se necessario, il ginecologo effettuerà delle biopsie (cioè dei prelievi) a carico delle mucose genitali.

Ovviamente è necessario sempre sottoporre al ginecologo i risultati dell’esame.

Il vaccino contro il virus HPV

Esiste il vaccino contro il virus Hpv o papilloma virus.

«I vaccini disponibili sono tre: bivalente, quadrivalente e, dal 2017, 9-valente. Tutti sono indicati contro i ceppi 16 e 18, responsabili della formazione di lesioni neoplastiche (cioè maligne ndr) nella cervice uterina. 

Oltre a garantire questa protezione, il vaccino quadrivalente e il 9-valente prevengono la formazione dei condilomi genitali, maschili e femminili, causata dai rispettivi ceppi virali (HPV 6 e 11).

Chi può farlo? Il Piano Nazionale di Prevenzione vaccinale 2017-19 ha inserito la vaccinazione anti-HPV nel calendario vaccinale per tutti gli adolescenti (di sesso femminile e maschile) a partire dal dodicesimo anno di età. La copertura vaccinale è pari a circa il 60%. Grandi aspettative si hanno anche per la prevenzione dei tumori del cavo orale Hpv-correlati, spesso causati dall’Hpv di tipo 16» – conclude la dottoressa Savoia.

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Domande e risposte

Come ci si accorge di avere il papilloma virus?
Il modo più efficace per capire di avere il papilloma virus è fare il pap test.
Come si può prendere il papilloma virus?
Il contagio avviene per contatto: quindi tramite rapporto sessuale, o in altre situazioni in cui vengono meno le accortezze igieniche
Cosa fare se si ha il papilloma virus?
In seguito a un referto positivo del pap test la cosa da fare è rivolgersi al ginecologo che determinerà la cura più adatta al caso specifico.
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