I nuovi trend di bellezza del 2020

Tutte le tendenze più recente per quanto riguarda la medicina estetica, dagli iniettabili ai metodi più innovativi per modificare naso e labbra

Medicina estetica: i trend del 2020

Anno nuovo, voglia di cambiare e di migliorarsi. Anche, perché no, con un aiutino dalla medicina estetica. E se secondo i dati mondiali della Società internazionale di chirurgia plastica estetica (Isaps) nel 2018 i trattamenti non invasivi sono cresciuti del 10,4%, "le star del prossimo anno saranno i cosiddetti 'iniettabili', ossia quelle sostanze che possono migliorare l'aspetto del viso in modo temporaneo come i filler, il botulino o gli sciogli-grasso", afferma Raffaele Rauso, vice presidente della Fime (Federazione italiana medici estetici) e docente all'Università Vanvitelli di Napoli.

"Questo – osserva l'esperto – anche perché si è abbassata l'età dei pazienti: per iniziare non si aspetta di avere il viso pieno di rughe, ma si comincia da giovani per mantenere volumi e freschezza. Una tendenza che proseguirà nel 2020: gli under 40, ma anche gli under 30, sono molto attenti all'aspetto e sanno bene che prevenire è meglio che curare".

Ma quali sono i ritocchi più richiesti? "Una delle principali richieste delle donne, ma anche degli uomini, è quella di avere labbra più voluminose – riferisce Rauso – Oggi grazie ai nuovi acidi ialuronici, ma soprattutto alla conoscenza delle tecniche di infiltrazione 'verticale vs orizzontale', è possibile ottenere volume, idratazione o eversione, ovvero è realmente possibile personalizzare il risultato, ottenendo labbra più piene, ma anche con un effetto naturale". Se un po' di volume può migliorare l'armonia del viso, troppo rischia di risultare eccessivo: "Sono purtroppo ancora frequenti, anche in Italia – riporta l'esperto – i casi di chi usa sostanze non riassorbili, anche sulle labbra. In questi casi tornare indietro è possibile, anche se difficoltoso; nell'Unità operativa complessa dell'azienda ospedaliera Vanvitelli di Napoli è attivo un ambulatorio dedicato alla diagnosi e cura delle reazioni avverse ai filler facciali, unico in Italia. Purtroppo ci capita ancora troppo spesso di dover fronteggiare condizioni drammatiche di pazienti a cui sono stati infiltrati filler permanenti alle labbra e/o al volto".

E ancora. L’esperto riferisce che oltreoceano va di moda organizzare il 'Botox Birthday Party' per i 30 anni: "Da noi il fenomeno è meno evidente, per fortuna, ma esiste e va crescendo – dice il vice presidente Fime – La fascia di pazienti che aumenta più in fretta è quella degli under 40, che si regalano degli iniettabili per il viso e in particolare per riempire le 'linee degli 11', ossia i solchi che si formano tra le sopracciglia, le cosiddette rughe glabellari".

Esiste da qualche anno una nuova generazione di filler che consente di ottenere risultati naturali e duraturi; alcuni di questi non utilizzano più il Bdde con 'agente legante' (cross linker), bensì il Peg. "Si inietta in profondità – precisa il medico – ripristinando la morfologia del volto fin dall'impalcatura ossea, che nel tempo tende a rimaneggiarsi e riassorbirsi, con tecniche che hanno un'impronta quasi chirurgica. I 'vecchi' filler venivano iniettati solo nei tessuti più superficiali, come cute e sottocute, mentre oggi, grazie a nuovi studi sull'invecchiamento, si è capito che l'esclusivo aumento di volume superficiale crea solo un 'anomalo gonfiore', concetto ben lontano dal ringiovanimento. Oggi, utilizzando i filler con una corretta reologia e infiltrandoli nel modo corretto (a contatto con le strutture scheletriche del volto), riusciamo a replicare i risultati che, 20 anni fa, si raggiungevano tramite l'inserimento delle protesi facciali".

Anche con i filler di nuova generazione, comunque, bisogna evitare di rivolgersi a medici non opportunamente formati in estetica o che facciano passare la procedura come una semplice 'punturina': "I rischi sono di due tipi – avverte Rauso – Con iniezioni in profondità è possibile lesionare nervi e vasi sanguigni di calibro maggiore rispetto ai capillari che si incontrano in superficie. In secondo luogo, si può ottenere la 'puffy face', ossia visi con un effetto gonfio poco naturale".

Per correggere il naso, infine, oggi sono sufficienti 30 minuti: "Ideale per correggere piccole asimmetrie o gibbi – sostiene l'esperto – la medicina estetica consente di modificare l'aspetto del proprio viso solo con un filler. Non ci sono tempi di ricovero postoperatori, è possibile sollevare la punta del naso o ridurre la percezione della gobba. Ma attenzione: tra tutte le procedure eseguite con filler, questa è quella con più alti rischi vascolari".

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