Ritorno a scuola: oli essenziali e profumi per cominciare bene

L'esperta di aromaterapia, Sonia De Angelis consiglia gli oli essenziali per le diverse esigenze legata al ritorno a scuola: favorire il riposo, migliorare l'umore ma anche concentrarsi nello studio

Ritorno a scuola: oli essenziali e profumi per cominciare bene

La fine delle vacanze e il rientro a scuola sono un passaggio difficile per bambini e ragazzi. Un piccolo aiuto può arrivare dal giusto profumo dell'ambiente domestico, secondo l'esperta di aromaterapia, Sonia De Angelis, autrice del libro Aromaterapia per ogni giorno che consiglia gli oli essenziali per le diverse esigenze: favorire il riposo, migliorare l'umore ma anche concentrarsi nello studio.
 
Per dormire bene l'essenza consigliata è la lavanda. "L'effetto antistress e ipnoinducente (ovvero che facilita l'addormentamento) di questo olio essenziale spiega De Angelis – è stato testato in diversi studi e su diversi tipi di volontari, come gli infermieri che facendo i turni di notte hanno i ritmi sonno-veglia in subbuglio. Ma anche sulle donne in allattamento. In tutti questi studi è stata valutata la qualità del sonno ma anche il tempo di addormentamento. Ed è stato evidenziato come l'olio essenziale, sia di lavanda vera sia di lavanda ibrida, abbia portato a una riduzione del tempo di addormentamento e un miglioramento della qualità del sonno (minor numero di risvegli)".
 
Pur essendo prodotti naturali, però, le essenze vanno dosate con cautela, senza esagerare. "Per i bambini, in particolare continua De Angelis – si debbono usare dosaggi ridotti e limitati nel tempo. Basta mettere qualche goccia (4-5) di olio essenziale di lavanda in un diffusore per aromi e accenderlo per circa 30 minuti, quando si accompagnano i piccoli a dormire. Quando si saranno addormentati spegnete il diffusore: le molecole odorose ancora presenti nell'aria continueranno a svolgere il loro effetto ristoratore".
 
Per favorire il buon umore, invece, si può usare "il bergamotto, l'olio del sorriso. Un antistress, antidepressivo, ridona colore alle giornate". Questa essenza, ricorda De Angelis, è "stata al centro di uno studio condotto a Taiwan nel 2013 su maestri delle elementari. L'uso di questa essenza, in confronto con un placebo, ha dimostrato, in situazioni di stress, una riduzione del numero dei battiti cardiaci e una riduzione degli stati di ansia da super lavoro in generale".
 
Utile anche l'olio essenziale di pompelmo che dona una sensazione di buon umore. O l'arancio dolce, tranquillizzante in caso di ansia. "Potete realizzare questo aria spray anche insieme ai vostri bambini, facendo loro scegliere l'olio essenziale che sentono maggiormente vicino a sè, parlando con loro della scuola e di tutte le cose belle che li aspettano (gli amici, imparare cose nuove). I profumi degli oli essenziali li aiuteranno a fissare queste immagini, associandole a sensazioni positive".
 
"Tornati a scuola, infine, si possono usare oli che stimolano la concentrazione e la memoria. I più indicati sono la menta piperita, tonico mentale per eccellenza; il basilico, ideale per gli studenti sotto esame. La cannella corteccia, poi, è in grado di stimolare la creatività, la memoria e l'attenzione, ma non va usata per bambini di età inferiore ai 6 anni", consiglia De Angelis.
E ancora: "il lemongrass, aiuto per facilitare le concentrazione e rimanere vigili; l'alloro, utile se si deve affrontare un lavoro intellettivo particolarmente impegnativo; il limone che favorisce la concentrazione, la comprensione e la memoria, e risulta indicato in tutti i casi di svogliatezza; il rosmarino che toglie la stanchezza, ridonando energia. Uno studio del 2003 ha dimostrato che questo olio essenziale è in grado di produrre un significativo miglioramento delle prestazioni per la qualità complessiva della memoria e dei fattori secondari di memoria", spiega l'esperta.
 
L'uso è semplice. Basta "diffondere gli oli essenziali scelti nell’ambiente in cui si studia, mettendo qualche goccia dell’olio essenziale, o una miscela in una lampada per aromi o due gocce su un fazzoletto e inalarlo prima di sostenere un esame" conclude De Angelis.
Riproduzione riservata