tsh tiroide

TSH: quali sono i valori normali? Quando è troppo alto o basso?

Il TSH è un valore da tenere sotto controllo perché influenza direttamente il lavoro della tiroide. Scopriamo quali sono i valori di riferimento, come cambiano in relazione al passare degli anni e cosa fare quando il TSH è troppo basso o troppo alto

Il TSH è un ormone che influenza direttamente l’attività della tiroide. Con la sua presenza, il TSH favorisce l’assorbimento dello iodio e la liberazione degli ormoni triiodotironina (T3) e tiroxina (T4) nel circolo sanguigno.

Chiamato anche ormone tireostimolante, ormone tireotropo o tireotropina, il TSH è prodotto dall’ipofisi anteriore (una ghiandola di piccole dimensioni situata alla base del cranio) e a sua volta, il rilascio di TSH da parte dell’ipofisi è controllato da un altro ormone, prodotto e secreto dall’ipotalamo, chiamato TRH (od ormone di rilascio della tireotropina).

Vediamo in dettaglio perché questo ormone è così importante per la tiroide e quali sono i valori di riferimento.

L’importanza del TSH per la tiroide

Per capire l’importanza del TSH è bene conoscere più da vicino la tiroide: quest’ultima è una ghiandola, la cui conformazione ricorda la figura di una farfalla, che si trova davanti alla trachea, alla base del collo sulla parte anteriore.

Gli ormoni che produce la tiroide – triiodotironina e tiroxina – si diffondono in tutto l’organismo attraverso la circolazione del sangue e svolgono diversi compiti: contribuiscono alla regolazione della temperatura corporea, cooperano per mantenere l’organismo in equilibrio, lo fanno crescere e producono energia.

Per capire se la tiroide funziona bene basta un semplice esame del sangue che misuri il TSH.

Quali sono i valori normali

Come accennato, tenere sotto controllo e monitorare i valori del TSH è importante per capire se la tiroide funziona come dovrebbe. La concentrazione di TSH nel sangue viene espressa in una unità di misura particolare, mlU per litro, che corrisponde a millesimi di unità internazionali di attività biologica per litro di sangue.

In linea di massima, i valori di riferimento, e quindi normali, del TSH vanno da un minimo di 0.5 a un massimo di 4 mlU per litro.
In particolare:

– per gli adolescenti e per i ragazzi fino ai venti anni di età, si assestano tra gli 0.7 e i 6.4 mlU per litro;

– per quel che riguarda gli adulti, invece, i valori medi dipendono molto dall’età: tra i 21 e i 54 anni di età sono tra 0.4 e 4.2 mlU per litro, nelle persone tra i 55 e gli 87 anni di età sono tra 0.5 e 8.9 mlU per litro.

In gravidanza

Durante la gravidanza, si assiste a una leggera variazione del range di valori di TSH, più o meno consistente anche in base al tempo di gestazione e al trimestre.

Nello specifico:

– nei primi tre mesi il TSH dovrebbe assestarsi tra gli 0.3 e i 4.5 mlU per litro;

– tra il quarto e il sesto mese dovrebbe assestarsi tra gli 0.5 e i 4.6 mlU per litro;

– tra il settimo e il nono mese dovrebbe assestarsi tra gli 0.8 e i 5.2 mlU per litro.

Sintomi TSH elevato

Il TSH alto è spesso associato all’ipotiroidismo. La maggior parte dei casi di ipotiroidismo è dovuta a un attacco alla ghiandola tiroide da parte del sistema immunitario, o a una tiroide danneggiata. Altri fattori possono essere: carenza di iodio nella dieta, infezione virale o un problema con la ghiandola pituitaria,che si trova alla base del cervello.

I sintomi dell’ipotiroidismo compaiono lentamente, per questo inizialmente posso passare inosservati. I più comuni sono: sensibilità al freddo, aumento di peso, stanchezza, lentezza, dolori muscolari, crampi, pelle secca e squamosa.

Per quanto riguarda le cure di solito l’ipotiroidismo è trattato con l’assunzione di un farmaco a sostituzione dell’ormone mancante, chiamato levotiroxina.

Sintomi TSH basso

Le cause più frequenti di TSH basso sono:

Morbo di Basedow-Graves: malattia malattia autoimmune causata dalla presenza di anticorpi diretti contro il recettore proprio del TSH;

Tiroidite: processo infiammatorio tiroideo di natura infettiva o autoimmune;

– Dosi troppo elevate di terapia ormonale sostitutiva;

Teratoma ovarico: è una neoplasia composta da tessuti embrionali e quindi potenzialmente anche da tessuto di tipo tiroideo;

Ipertiroidismo familiare non autoimmune legato alla mutazione di un gene;

Coriocarcinoma: tumore del trofoblasto, che nasce dai villi della placenta;

– Disfunzioni della ghiandola ipofisiaria;

– Disfunzione dell’ipotalamo.

Tra i sintomi di TSH basso, troviamo: nervosismo, ansia, palpitazioni, alopecia, sudorazione abbondante, perdita di peso e esoftalmo (occhio sporgente).

Per curare il TSH basso è opportuno innanzitutto andare alla ricerca della causa che genera il problema.

In base al responso, la cura può avvalersi di tre diversi metodi: farmaci che inibiscono la secrezione di ormoni tiroidei, terapia con trattamento con iodio radioattivo o asportazione totale o parziale della ghiandola.

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