Cinzia

Sclerosi Multipla, Cinzia e Matilde: «così la ricerca ci ha cambiato la vita»

  • 04 06 2021
Cinzia e Matilde sono due donne che stanno vivendo sulla propria pelle cosa significa il progresso scientifico nella lotta contro la SM. Grazie a nuove cure e alla ricerca, possono guardare al futuro senza smettere di sorridere.

Ottimismo, diagnosi precoce, ma anche tanta, buona ricerca: sono queste le armi a nostra disposizione per combattere la Sclerosi Multipla. AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla con la sua Fondazione FISM, è da sempre sono da sempre in prima linea per sostenere tutti gli uomini e le donne che ogni giorno lavorano per trovare le cause, ma soprattutto una cura definitiva a questo problema. Lo sanno bene Cinzia e Matilde, due dei mille volti della ricerca che, con le loro storie, ci dicono che anche noi oggi possiamo fare qualcosa.

Tornare a essere mamma: la storia di Cinzia

Cinzia, 45 anni, è la mamma di Virginia, che di anni ne ha 8. Sorride sempre perché, come dice sua figlia, «è una che pensa sempre positivo, mai negativo». Già mamma di Matilde, che oggi ha 19 anni, ha ricevuto la diagnosi di SM durante la sua seconda gravidanza.

Fino al 2014 camminava autonomamente, poi è subentrata la stanchezza, qualche fastidio alla gamba. In quel periodo ha saputo di avere una forma di SM progressiva, la più grave, che, con un peggioramento costante l’ha costretta in sedia a rotelle. Oggi utilizza il deambulatore in casa e la carrozzina per uscire.

Cinzia figlie

Ma da tre anni ha iniziato una nuova terapia, che la fa stare meglio. E pensare che quando è nata Virginia non esisteva. «Vivo su di me i progressi della ricerca scientifica – spiega Cinzia che, spronata dal suo ottimismo, aggiunge – sono certa che ci aiuterà a trovare una cura». Questa nuova terapia sta cambiando la sua vita e le permette di essere una donna e una madre sempre sorridente per le sue bambine.

Tornare a casa grazie ad AISM: la storia di Matilde


Matilde Inglese, 52 anni, sta dall’altra parte della barricata: lei è una ricercatrice impegnata sul fronte della ricerca contro la SM. È il soldato in prima linea, quello su cui donne come Cinzia contano per vincere la lotta al nemico della propria vita. Ha trascorso un lungo periodo negli Stati Uniti. Finalmente, grazie all’investimento fatto da AISM per l’acquisto di un nuovissimo macchinario di risonanza magnetica per l’Università di Genova, è riuscita a tornare a casa.

Si parla spesso di fuga di cervelli, ma si fa molto poco per farli tornare in Italia. Invece FISM, la Fondazione di AISM, impegnato sul fronte della ricerca per individuare la causa e una cura definitiva contro la SM, ha deciso di lavorare anche per raggiungere questo obiettivo: riportare a casa ricercatori importanti, come Matilde, che possano fare la differenza in questa partita per la vita.


Lei ha un’idea fissa in testa e lavora ogni giorno per realizzarla: «grazie a macchinari come questi possiamo capire velocemente se le terapie in sperimentazione sono efficaci e dunque di metterle a disposizione delle persone con SM in un tempo relativamente breve».

Cos’è la sclerosi multipla

La sclerosi multipla è una malattia neurologica grave, cronica e invalidante, per la quale non ci sono terapie definitive. In Italia ci sono circa 130 mila persone con SM. Colpisce i giovani sotto i 40 anni e le donne. Ogni tre ore una persona riceve una diagnosi di sclerosi multipla.

Ma l’impatto della ricerca sulla loro vita oggi è una realtà positiva. Nel 1970, 7 persone su 10 arrivavano all’invalidità a pochi anni dalla diagnosi. Oggi, le persone che potrebbero arrivare alla disabilità e dopo 25 anni sono 3 su 10.

Le armi contro la sclerosi multipla

La sclerosi multipla si può sconfiggere solo grazie alla scienza e ai progressi della ricerca. Oggi le persone con SM possono condurre vite migliori grazie a cure che sono il risultato di oltre cinquant’anni di studi e sperimentazioni, resi possibili anche da istituzioni come FISM, Fondazione di AISM.

Per questo vale la pena sostenere con il tuo 5X1000 la ricerca scientifica attraverso FISM, primo ente privato in Italia nel finanziamento della ricerca. L’obiettivo è quello di trovare la causa e la cura risolutiva della SM. Anche noi possiamo fare la nostra parte: firma il riquadro “finanziamento della ricerca scientifica e delle università”. Con un semplice gesto, che non costa nulla, donerai il 5×1000 alla Fondazione FISM attraverso il codice fiscale 95051730109.

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