coltivare i germogli

Ti piacciono i germogli? Ecco come coltivarli a casa

Ricchi di vitamine e sali minerali, sono un ottimo integratore alimentare e si rivelano perfino più salutari delle “classiche” verdure

Come coltivare i germogli in casa

semi, che sono alla base della nutrizione, in seguito al processo di germinazione, subiscono un miglioramento dei nutrienti: sono molto più proteici e ricchi di aminoacidi. I germogli hanno, perciò, un alto contenuto energetico ma allo stesso tempo, sono più digeribili.

Possono essere inseriti facilmente in un piano alimentare perché molto versatili: mangiali crudi, per godere a pieno delle loro proprietà, ma se non li preferisci si prestano anche alla cottura. Apportano benefici alla salute perchè hanno proprietà antiossidanti, sono ricchi di vitamine e sali minerali, quindi rallentano il processo di invecchiamento e sono una fonte di benessere.

«I germogli racchiudono in sé gli elementi che servono alla crescita della pianta, per questo sono così pieni di sostanze nutritive» spiega Federica Manfrin, esperta di orticoltura urbana e fondatrice del sito specializzato ortosulterrazzo.it.

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Poiché sarebbe preferibile mangiarli sempre freschi, allora perché non provi a coltivarli direttamente a casa, anziché acquistarli?

È più facile di quanto pensi. Sono gustosi, economici e si conservano facilmente: puoi acquistare un germogliatore, che fa tutto da sé. Costa da 20 euro in su e lo trovi nei negozi di orticultura o online, oppure puoi utilizzare una ciotola di vetro, un barattolo, uno scolapasta, una vaschetta, un piatto, anche un’alzatina.

Come coltivare i germogli

Quali semi far germogliare

In commercio esistono tantissimi semi da far germogliare: lenticchie, soia, piselli, ceci, grano e altri cereali, da acquistare preferibilmente nei negozi di alimenti biologici. Prima di comperarli, leggi le indicazioni sulla busta: le tempistiche per l’irrigazione e la germinazione variano da specie a specie, alcuni germogliano in pochissimi giorni, altri hanno bisogno di tempistiche più lunghe.

Come coltivare i germogli senza germogliatore

Una ciotola in vetro è il contenitore ideale. Poi ti serviranno un colino e un telo di cotone o lino.

Ricopri il fondo della ciotola con uno strato di semi, facendo attenzione che non si sovrappongano. In genere vanno innaffiati un paio di volte al dì, ma sulle confezioni trovi le indicazioni precise per ogni specie. Quando li irrighi lasciali in ammollo per alcuni minuti, poi, con l’aiuto del colino, fai defluire tutta l’acqua. Questa operazione provocherà lo spostamento dei semi: rimettili al loro posto e, infine, copri la ciotola con il telo.

Tieni la ciotola sempre coperta, ma esposta alla luce, lontano da piante, frutta e verdura che potrebbero contenere insetti o moscerini e contaminare i germogli.

Non esagerare con il numero di semi: i germogli possono essere conservati in frigo per massimo quattro giorni. Se vuoi aggiungerli a un’insalata non ne userai più di un pugno, due se li mangi separatamente, come contorno.

Come conservare i germogli

Tienili in frigo in un vasetto di vetro chiuso, ma prima lava il contenitore con molta attenzione. I germogli si “contaminano” facilmente: tutti gli utensili che utilizzi devono essere pulitissimi. Mettili in lavastoviglie a 70° o sterilizzali con acqua bollente.

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