Che cos’è un germogliatore e perché dovresti proprio averne uno

Fai il pieno di vitamine e sali minerali con i germogli di legumi, erbe e ortaggi. Basta un piccolo germogliatore in cucina, e i super foodies sono serviti

Il germogliatore di semi è un prezioso e salutare alleato in cucina. Un semplice contenitore in grado di favorire la nascita di germogli ricchi di vitamine e sali minerali di una grande varietà di legumi, erbe ed ortaggi.

Germogliatore: conosciamolo meglio

In commercio ne esistono di varie dimensioni e di materiali differenti, come terracotta, ceramica, tessuto naturale, e anche plastica (sebbene questi ultimi siano sempre più in disuso). Può essere composto da vari scomparti o cassettini – solitamente forati, o con sportelli che consentono il passaggio di aria, in modo da evitare la formazione di muffe- in cui si piantano i vari tipi di semi che germoglieranno. In alternativa si può optare per quelli mono coltivazione, con un solo tipo di seme. Solitamente, in ogni germogliatore, è sempre presente un cassetto inferiore o un sistema per la raccolta delle acque reflue.

Diversi tipi per ogni uso

Le diverse tipologie di germogliatori:

  • Germogliatore a vaschette: questo tipo di germogliatore è generalmente fatto in plastica resistente, è suddiviso in vaschette o così da poter fare germogliare più semi diversi contemporaneamente. È dotato di sistema di drenaggio dell’acqua, in commercio si trovano rotondi a più piani, oppure a cassetti, adatti ad essere posizionati in ambienti esterni e balconi, ma anche sui davanzali delle finestre. Sono pratici ed economici, e spesso anche dal design accattivante.
  • Vaso germogliatore: il vaso germogliatore è un vaso in vetro, simile a quelli per conservare gli alimenti. Ad essere diverso e funzionale è il tappo: ha una retina metallica utile alla fuoriuscita di acqua dal vaso e indispensabile per evitare ristagni. Solitamente il vaso è adatto alla mono coltivazione perché consente di piantare un solo seme per volta. È consigliabile con questo tipo di germogliatore, preferire e  semi di medie dimensioni come ad esempio rucola, erba medica,  girasole e semi di lino. Sono pratici e piccoli, quindi adatti ad essere posizionati sulle mensole, ripiani della cucina, davanzali o balconi.
  • Sacchetto germogliatore: realizzato con tessuto naturale – solitamente i più utilizzati sono lino e canapa- e crea un ambiente umido e al riparo dalla luce. È il germogliatore perfetto per i semi di legumi e cereali. Possiede un’elevata capacità di traspirazione, dura nel tempo e previene l’insorgere di muffe. È possibile appenderlo dal laccio della chiusura anche alla finestra della cucina.
  • Germogliatore in terracotta: questo germogliatore viene spesso chiamato anche terradisiena. Di medie dimensioni, viene solitamente collocato sul ripiano della cucina o su un balcone. È formato da quattro vaschette esagonali impilabili, mediante i quali poter regolare l’esposizione alla luce. Le vaschette, in questo modo, possono essere ruotate per lasciare al buio i germogli o dar loro luce. Così facendo germoglieranno contemporaneamente sia i semi che hanno bisogno di luce ed aria, sia quelli che richiedono buio ed umidità. Le vaschette grazie a diverse aperture, sono traspiranti ed evitano la formazione di muffe e ristagni.

Perché è utile averlo a casa?

Coltivare i germogli è divertente e molto salutare. In poco spazio è possibile far germogliare in casa propria, semi differenti. I più comuni sono quelli di: soia, fagioli, piselli, rucola, broccoli, porro, cipolle lenticchie, miglio, lino, girasole, ecc…

Avere un germogliatore in casa consente di consumare semi crudi ricchissimi di proprietà benefiche. I germogli, si sa, sono dei veri e propri super foodies. Grazie al processo di germogliazione, i germogli sono digeribili, ricchi di vitamine – vitamina A, vitamina B12- sali minerali, oligoelementi e amminoacidi essenziali. Durante la germogliazione trasforma le proteine e l’amido contenuti all’interno dei semi, vengono trasformati in altri elementi altamente digeribili e assimilabili dall’organismo.

Alleato in cucina

I germogli hanno un sapore delicato e non particolarmente terroso. Si consumano da crudi, aggiunti a insalate di vegetali o di cereali, oppure consumati anche con formaggi e yogurt. Possono essere mangiati anche cotti, in zuppe o minestre, oppure con altre verdure saltate nel wok, o ancora in ripieni ed impasti. Va ricordato, però, che durante la cottura il calore fa perdere alcune proprietà benefiche, ed è quindi preferibile una cottura di pochi minuti, senza lessare o stufare i germogli.

Come si usa un germogliatore

  • Mettere in ammollo i semi per una notte o per il tempo indicato sulla confezione dei semi, prima di metterli nel germogliatore;
  • I semi vanno scolati e messi all’interno di vaschette, cassetti o ripiani;
  • Molti semi per poter germogliare hanno bisogno di maggior luce e calore, tuttavia è sconsigliabile posizionare il germogliatore al sole o esposto a fonti di calore diretto come accanto al termosifone;
  • In base alla tipologia di semi, saranno necessari da 1 a 5 giorni per veder spuntare i primi germogli.
  • Come bagnare la coltivazione? Non annaffiare, ma vaporizzare acqua due volte al giorno.

Quando sono pronti i germogli?

Per capire quando i germogli sono pronti da mangiare, è semplice: il seme si aprirà, successivamente spunteranno le radichette e le prime foglioline tenere della pianta: da quel momento i semi possono essere consumati, semplicemente cogliendoli e lavandoli delicatamente. Il tempo, dalla semina al piatto, è di circa 4-7 giorni.

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