Le piante grasse che fanno bella l’estate

  • 25 06 2009

Paffute, robuste, longeve. Facili da coltivare. La soluzione giusta per chi non ha tempo e vuole fioriture colorate

Quando fioriscono sono uno spettacolo. Paffute, non proprio grasse, sono piante che attirano l’attenzione per la forma curiosa e le numerose spine che, però, non “spaventano”. Robuste e longeve, sono la soluzione ideale per avere in piena estate un balcone ricco di corolle, perché sopportano il solleone. A patto di coltivarle bene.

Ecco allora come curare quattro specie bellissime: l’echinocereus, il notocactus, il ferocactus e l’opunzia. «È molto facile» spiega Bruno Manera, esperto di piante grasse (www.cactusmania.it). Però a ottobre bisogna dimenticare l’innaffiatoio e proteggerle dal gelo». Questo non significa tenerle in casa al caldo. «L’ideale è sistemarle in un posto fresco (10 gradi, al massimo), come il pianerottolo o una veranda, molto luminosi» dice Manera. «E per chi abita al Sud, va bene anche un portico esterno, al riparo dalla pioggia».

Dà corolle  rosa

L’echinocereus

Ha un fusto quasi sferico e 10 costole in rilievo con spine robuste. Dà fiori, rosa oppure porpora, grandi 10 cm.

La coltivazione

Va rinvasato prima della fioritura in un contenitore poco più grande del precedente, aggiungendo terra per piante grasse. Si concima a metà primavera e a settembre. D’estate, quando fiorisce, si innaffia a giorni alterni. Poi, fino a settembre, va bagnata solo se la terra è asciutta.

La mossa giusta

Se si acquista in serra o in vivaio, prima di esporlo al sole, va sistemato all’ombra per una settimana. Così si abitua gradualmente alla luce intensa e non si “brucia”.

Dà corolle arancioni

Il notocactus

La specie da balcone è alta 10, 20 centimetri e ha piccole spine. Fa tanti fiori gialli o arancioni.

La coltivazione

Ci vuole una zona esposta al sole fino a mezzogiorno. Da maggio a settembre va bagnato ogni due giorni e concimato ogni due settimane. Poi, si riduce gradualmente l’acqua e si sospende il fertilizzante.

La mossa giusta

Per evitare di innaffiarlo troppo, si versa il liquido nel sottovaso. Dopo due ore, si controlla che le radici abbiano assorbito tutta l’acqua: se ne è rimasta, si elimina.

Dà corolle gialle

Il ferocactus

Ha spine pungenti. In pochi anni raggiunge i 30 cm di diametro. Fa fiori rossi o gialli.

La coltivazione

Va messo in pieno sole e, per farlo fiorire, da inizio primavera si nutre con fertilizzante bilanciato ogni due settimane. D’estate, fino ad agosto, ogni due giorni, si solleva il vaso: si bagna soltanto se è leggero perché la terra è asciutta.

La mossa giusta

A fine luglio si sospende il fertilizzante. A settembre si innaffia una volta alla settimana.

Dà corolle rosse

L’opunzia

Conosciuta come fico d’India, è una specie diffusa. Ha fusti piatti e ovali, con ciuffetti di spine. I fiori sono rossi, arancioni o gialli.

La coltivazione

Occorre un vaso di terracotta, più pesante della plastica, per dargli stabilità nelle giornate ventose. Serve una terra miscelata al 50 per cento con sabbia. Si bagna ogni due settimane, da marzo a settembre.

La mossa giusta

Va protetta dagli attacchi dei funghi. A metà primavera si aggiunge il prodotto antifungino all’acqua dell’innaffiatura.

 

 

 

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