proprietà benefiche delle castagne

Castagne e marroni: perché il frutto simbolo dell’autunno fa così bene

Le castagne sono il frutto simbolo dell'autunno, e oltre a essere buone sono anche ricchissime di proprietà benefiche. Ecco perché fanno bene e tutti i migliori modi di mangiarle

Le castagne (spesso chiamate erroneamente anche ‘marroni’) sono il frutto simbolo dell’autunno e, in particolare, del mese di ottobre. Ricche di proprietà benefiche per il nostro organismo, possono essere cucinate in vari modi e sono sempre buonissime!

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Castagne: proprietà e benefici

Le castagne sono frutti hanno proprietà nutritive ottime, e non a caso per lunghi secoli hanno rappresentato una importantissima risorsa nutrizionale per larghe fette della popolazione europea. Erano chiamate infatti “il pane dei poveri” e la ragione stava nel loro alto valore nutritivo e nelle loro proprietà.

Con la maggiore diffusione del grano, le castagne, seppure soppiantate, sono rimaste nella dieta ma ne è stato limitato il consumo alla loro stagione d’elezione: l’autunno. Andiamo scoprire perché fanno così bene e tutti i modi migliori di inserirle nella nostra alimentazione.

Stagionalità e periodo di raccolta

Il castagno è un albero molto diffuso in Europa centro-meridionale, in Germania e anche in Gran Bretagna. Tollera bene le basse temperature e viene danneggiato solo dai freddi molto intensi. I frutti hanno bisogno di tempo per maturare, bene o male tutta l’estate, e un po’ di pioggia. Le castagne, racchiuse in un riccio e protette da una buccia marrone, possono essere così raccolti a settembre, ottobre e novembre.

Differenza tra castagne e marroni

In Italia sono diffuse circa un centinaio di varietà di castagne. Ma prima bisogna fare un’importante distinzione: che differenza c’è tra castagne e marroni? Nonostante questi due nomi siano spesso usati come sinonimi, infatti, tra i due frutti ci sono alcune differenze. Entrambi questi frutti sono prodotti dall’albero di castagno ed entrambi sono racchiusi in un involucro spinoso. Cosa cambia allora?

  • I marroni sono prodotti da una varietà di castagno modificato con successivi innesti e i cui ricci contengono un solo frutto dalla forma regolare simile a un cuore, per questo sono solitamente più grandi. La loro buccia è marroncina con qualche striatura. Questo frutto è più dolce e risulta più semplice da sbucciare.
  • Le castagne sono invece di misura più piccola, sono più tondeggianti, hanno un lato schiacciato e la buccia più scura. La differenza di prezzo tra i due prodotti è dovuta quindi in gran parte alla pezzatura.

Varietà di castagne e marroni

Tra le varietà di marroni più conosciute c’è il marrone buono, appartenente all’IGP della zona del Mugello. Noti e apprezzati anche i Marroni della Val di Susa IGP, coltivata per la prima volta dai monaci nel 1200. Qui l’altitudine e il clima sviluppano frutti medio-grandi dalla polpa bianca, croccante e saporita. I Marroni di Combai IGP sono prodotti invece in 11 comuni della Marca Trevigiana: le coltivazioni risalgono al Medioevo, la loro polpa ha pasta farinosa, dolce e croccante. Siamo ancora in Veneto, dove vengono coltivati i Marroni del Monfenera IGP, dalla polpa leggermente rugosa, tra il color nocciola e giallino. Sul Monte Baldo, Lago di Garda, si coltivano i Marroni di San Zeno DOP. Il frutto ha forma ellissoidale, la polpa è dolce, dal colore giallo paglierino, da cui si ricava persino una birra. I Marroni di Castel del Rio IGP sono invece coltivati da molti secoli nella parte orientale della provincia di Bologna. Hanno una polpa fine e un sapore deciso. I Marroni del Mugello IGP sono coltivati in Toscana e hanno polpa bianca, croccante e liscia. Siamo in provincia di Arezzo: qui si coltivano i Marroni di Caprese Michelangelo DOP: hanno polpa bianca-avorio croccante, dal sapore intenso. Arrostiti, questi marroni sprigionano grandi profumi. Infine, c’è il Marrone di Roccadaspide IGP: coltivato nella provincia di Salerno, il frutto ha dimensioni medio grandi, con una polpa di colore bianco latteo e un profumo intenso e fragrante.

Anche tra le castagne ci sono varietà protette e molto rinomate in Italia. C’è la Castagna di Cuneo IGP, consumata essiccata o ridotta in farina, la Castagna del Monte Amiata IGP, da provare per preparare la polenta dolce, la Castagna di Vallerano DOP, con guscio sottile e frutto croccante gradevolmente dolce, la Castagna di Montella IGP a polpa bianca e dolce.

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Valori nutrizionali e calorie delle castagne

Cominciamo dal valore calorico delle castagne, che è a ben vedere piuttosto alto: 100gr di castagne contengono 193 calorie. Questo apporto calorico però tende a scendere se le castagne vengono bollite: 100 gr di castagne bollite contengono infatti circa 120 kcal.

Ecco invece i valori nutrizionali per 100 gr:

  • Acqua 42,4 g
  • Fibre 8,3 g
  • Grassi 2,4 g
  • Carboidrati 41,8 g
  • Zuccheri 10,7 g
  • Colesterolo 0 g
  • Proteine 3,7 g

Proprietà benefiche delle castagne

Le castagne sono ricche di carboidrati complessi, fibre, proteine vegetali e sali minerali. Offrono un ottimo apporto di vitamine del gruppo B e, ovviamente, non contengono colesterolo. Il loro profilo nutrizionale le elegge come perfette alleate della salute e le inserisce di diritto nella lista della spesa di ottobre e nella lista della spesa di novembre.

Anche se fanno bene non bisogna esagerare. Quante castagne si possono mangiare? Meglio non superare le 3 dosi a settimana: questi frutti sono ricchi di calorie e possono mettere a repentaglio la linea.

Tra i benefici riconosciuti per l’organismo umano, le castagne contribuiscono al buon funzionamento dell’intestino, della circolazione e del sistema nervoso. La loro carica di energia le rende ottime per combattere stress e stanchezza. Il buon contenuto di ferro rende le castagne un valido alimento per combattere l’anemia. L’acido folico contenuto in questi frutti è ottimo anche per chi affronta una gravidanza.

Da ricordare la differenza tra castagne cotte e castagne crude. L’apporto calorico del frutto crudo e del frutto cotto non è il medesimo.

Castagne e marroni: perché il frutto simbolo dell'autunno fa così bene

Controindicazioni

Per ogni 100 grammi di castagne arrosto si assumono circa 193 kcal, siamo quindi di fronte a un frutto mediamente molto calorico: in altre parole se sei a dieta meglio non esagerare con le castagne.

Purtroppo l’alto carico di carboidrati complessi le rende inadatte anche all’alimentazione di chi soffre di diabete, colite e obesità.

Inoltre, è bene ricordare che le castagne crude non fanno bene perché potrebbero causare rallentamenti digestivi. Meglio mangiarle sempre cotte.

Siamo abituati alle “caldarroste”, ma in realtà le castagne si possono mangiare in tanti modi diversi: andiamo a vederli.

Castagne al forno o caldarroste

Visto che mangiarle crude può essere rischioso per il nostro intestino, scopriamo come cuocere le castagne al forno. La procedura è facilissima e anche piuttosto veloce. Dopo aver scelto i tuoi frutti, per prima cosa incidine la buccia con un taglio orizzontale sulla parte bombata.

Posiziona le castagne o i marroni così marchiati su una placca da forno e cuocile a 180° C per circa 30 minuti. Al termine, chiudi le castagne in un sacchetto di carta o avvolgile in un telo umido e lasciale riposare per cinque minuti: il vapore ammorbidirà la buccia e sarà più facile sbucciarle.

Se vuoi ottenere un effetto più simile alla bollitura, disponi le castagne su un vassoio e coprile con un filo d’acqua già calda. Poi inforna la teglia a 200° C per 10 minuti.

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Castagne bollite

Le castagne bollite sono un ottimo modo per evitare le note affumicate date dalla preparazione arrosto. In più, il frutto lessato potrà diventare la base per un goloso dessert: basterà aggiungere alla purea di castagne della crema al mascarpone o della panna montata.

Dopo aver lavato e inciso i frutti, fai bollire dell’acqua aggiungendo poco sale grosso e, a piacere, altri aromi come delle foglie d’alloro. Immergi le castagne e falle lessare. Per ogni chilo di frutto, ti occorreranno 45 minuti.

Castagne al microonde

Preparare la castagne al microonde può essere sia una preparazione autonoma che una preparazione propedeutica alla lessatura. Dopo aver pulito i frutti e praticato l’incisione sulla buccia, prendi le castagne e disponile su un vassoio adatto al forno a microonde. Coprile con un telo e infornale a potenza media per circa 2 minuti.

Quando sforni le castagne, sbucciale subito e fai seguire all’azione in forno un passaggio in acqua (o acqua e latte): mentre il microonde è in funzione porta a ebollizione il liquido e fai sobbollire i frutti per 40-45 minuti. Se non hai tutto questo tempo e vuoi usare solo il forno a microonde, dopo aver pulito e inciso i frutti, lasciale a bagno in acqua per 10 minuti. Scola le castagne e disponile sul piatto del microonde. Cuoci a 800 W per 5 minuti. Una volta cotte, mettile anche in questo caso in un sacchetto di carta per facilitarne la sbucciatura.

Castagne in padella forata

Castagne arrosto in padella bucata

Se non hai voglia di usare forno classico o a microonde, oppure di attendere il tempo necessario per la lessatura, cuoci le castagne in padella. Ricorda però che avrai bisogno della speciale casseruola con i buchi per prepararle alla perfezione.

Procedi con pulizia e incisione del frutto. Dopo di che fai cuocere le castagne in padella a fiamma medio-bassa per circa 15 minuti. Girale spesso così da offrire una cottura uniforme. Terminata la cottura, avvolgi il tutto in un panno umido per facilitarne la sbucciatura.

Farina di castagne

Ci siamo occupati dei frutti freschi, parliamo brevemente anche della farina di castagne che, in alcune regioni appenniniche, in passato era usata al pari dei quella di grano tenero per preparare la pasta fresca come la pasta frolla o i dolci in generale, per esempio il castagnaccio.

La farina di castagne viene ottenuta essiccando e macinando i frutti sbucciati. Il suo colore è vicino al nocciola chiaro, ha un sapore dolce ed è molto ricca di carboidrati, sali minerali e vitamine del gruppo B (come il frutto mangiato intero). La farina di castagne è naturalmente senza glutine ed è ottima per chi fa sport e per chi è sotto stress, aiuta inoltre il transito intestinale e contribuisce alla riduzione del colesterolo. Il consumo di questa farina non è però esente da controindicazioni: favorisce infatti il gonfiore addominale e, come per il frutto, essendo molto zuccherina è sconsigliata ai diabetici.

Tra le farine di castagne più importanti, c’è quella Lunigiana DOP, prodotta nella provincia di massa Carrara. Qui le castagne si essiccano per minimo 25 giorni e sono poi ridotte in polvere sulla pietra. Una tradizione che va avanti dal Quindicesimo secolo.

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Marroni canditi

I marroni canditi sono una vera e propria prelibatezza: questo pregiato frutto viene cotto con grande cura per poi essere immerso in uno sciroppo di zucchero molto dolce. Ottimi da gustare anche da soli, i marroni canditi possono essere utilizzati per guarnire torte e dessert o come accompagnamento con il gelato. I marroni canditi vengono prodotti da diverse aziende italiane, ma è possibile anche realizzarli in casa. La nostra ricetta dei marroni canditi è semplice e veloce: è sufficiente seguirla passo passo per realizzare una squisitezza!

Domande e risposte

Per cosa fanno bene le castagne?
Le castagne fanno bene all'intestino, alla circolazione e al sistema nervoso. Essendo molto nutrienti sono perfette per darci carica contro stress e stanchezza Sono ricche di ferro e quindi utili contro l'anemia. Contengono anche acido folico che fa bene per chi affronta una gravidanza.
Cosa si può mangiare con le castagne?
Le castagne si abbinano bene a ingredienti dolci come panna, cioccolato e mascarpone. La farina di castagne si può usare per preparare qualsiasi piatto, dalla pasta fatta in casa ai dolci.
Come si fa a sapere se le castagne sono buone?
Ecco come scegliere le castagne: bisogna guardare la buccia, che deve essere liscia, intatta e molto soda e compatta. Se infatti è raggrinzita vuol dire che le castagne sono vecchie.
Quanto tempo si conservano le castagne?
Le castagne si conservano per parecchi giorni, ma poi cominciano a raggrinzire. Tuttavia si possono conservare molto bene congelandole: basta lavarle e inciderle (come si fa prima di cuocerle) e quindi metterle in congelatore negli appositi sacchetti o contenitori.
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