Ragazza gamer

Lavoro, il “paradosso del gaming”: il ruolo delle donne

L'industria dei videogiochi dà lavoro a 90mila persone in Europa ma solo il 20% sono donne: scenari e possibili soluzioni

Qual è il ruolo delle donne nel gaming? Per capirlo, bisogna distinguere due piani. Da una parte il mercato dei videogiochi che vede le donne come assolute co-protagoniste.

I dati del gaming

Tra i maggiori Paesi europei, su 120 milioni di utenti, quasi la metà sono videogiocatrici, evidenzia un report di Ipsos relativo al 2020. Lo scenario cambia drasticamente se si prende in considerazione invece l’industria dei videogiochi. Essa dà lavoro a circa 90.000 persone in Europa, di cui il 20% sono donne. In Italia la percentuale sale al 23%, come emerge dall’ultimo censimento realizzato da IIDEA, l’Associazione di categoria dell’industria dei videogiochi in Italia, nel 2021.

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Gaming e donne, un gender gap culturale

Ma da dove deriva questo paradosso? Secondo Alessandra Micalizzi, Internal lecturer del SAE Institute, è un problema culturale: “C’è una barriera di accesso. Le ragazze non si immaginano all’interno di questa carriera, non viene inserita all’interno delle opzioni professionali possibili”, ha spiegato in un convegno sul tema di Fortune Italia.

Ragazza davanti a un videogioco

Cosa fare? Tre strade

Per invertire il trend, sottolineano gli esperti, bisogna intervenire su 3 ambiti:

  • Formazione – Agire a livello culturale già nei primi anni d’età coinvolgendo anche le bambine nel gaming;
  • Combattere gli stereotipi – Quello del gaming è ancora oggi un settore a predominanza maschile. Una maggiore rappresentanza femminile tra i lavoratori del comparto può contribuire a cambiare le cose;
  • Le quote rosa – Per disciplinare la materia, accanto alle normali logiche di mercato si potrebbe affiancare la tematica legata alle “quote rosa”.
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Un’associazione in difesa delle donne nel gaming

Per colmare questo gender gap, è nata Women in Games Italia. Si tratta di un’organizzazione no profit che lavora per la diversità nel business dei videogiochi in Italia. L’obiettivo è quello di raddoppiare il numero delle professioniste nel settore in 10 anni. L’associazione è impegnata in quattro ambiti principali: promuovere la visibilità delle professioniste nel settore, informare le giovani ragazze e studentesse sulle opportunità professionali nel gaming, costruire e rafforzare le possibilità di networking e sensibilizzare gli attori in gioco sul tema.

La guida

È stata realizzata anche una guida, “Costruire un campo da gioco equo”, per incoraggiare una maggiore partecipazione delle donne nei settori dei videogiochi e degli esports, consentendo a modelli positivi di impegnarsi con donne e ragazze.

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