Elettrodomestici: come e dove smaltirli

Devi rottamare lavatrice, lavastoviglie o frigorifero? Ecco tutte le informazioni. E se invece si tratta di un piccolo elettrodomestico, sapevi che i grandi rivenditori devono ritirarlo, anche se non acquisti niente? Qui trovi tutto

La lavatrice si è rotta? Se devi cambiare qualcuno dei tuoi elettrodomestici, approfitta dei bonus inseriti anche nella Finanziaria del 2018. E al momento di smaltirli, pensa che ogni volta che butti nel posto giusto un Raee (sigla che sta per Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) fai un grande regalo al Pianeta. «Alcuni di questi oggetti contengono sostanze inquinanti che non devono essere assolutamente disperse nell’ambiente, come i gas refrigeranti di frigoriferi e condizionatori, o le polveri di fosforo dei vecchi televisori a tubo catodico» spiega Andrea Bizzi, technical regulations manager di ErpItalia, organizzazione europea per la raccolta di Raee. «In più, dai rifiuti elettronici si recuperano facilmente diversi tipi di metalli e minerali rari che, altrimenti, vengono estratti da giacimenti e miniere».

Nel 2015 in Italia ne stati raccolte 249.253 tonnellate, il 7,57% in più rispetto all’anno precedente. Un’apparecchiatura su tre (il 33,14%) è un grande elettrodomestico come lavatrice, lavastoviglie e forno. Seguono televisioni e monitor (24,98%), frigoriferi e condizionatori (23,48%). I mini elettrodomestici, invece, sono solo il 17,8% dei dispositivi smaltiti correttamente. L’Unione europea ci bacchetta, stimando che il nostro Paese ricicla in modo corretto poco più del 20% dei suoi elettrodomestici, contro l’85% di Svezia e Norvegia. E il 65% finisce in discarica o nei circuiti illegali. Eppure diventare più virtuosi si può. Dal maxi frigo al frullatore ecco le regole da seguire.

Vai all’isola ecologica

Quasi ogni Comune ne ha una. Per trovare quella più vicina, collegati a 2milliontons.com, registrati e fai una ricerca per area geografica.«Molte aziende effettuano il servizio di ritiro a domicilio gratuito di grandi elettrodomestici. Altre chiedono una cifra simbolica. Se devi buttare la lavatrice, informati presso il servizio clienti della tua municipalizzata» spiega Bizzi. «Anche le macchinine telecomandate e le bambole parlanti sono Raee. Cerca sui prodotti il simbolo del cestino barrato: se compare, portali in un’isola ecologica».

Fai valere l’1 contro 1

È stata battezzata così la norma che obbliga rivenditori e distributori a ritirare gli apparecchi vecchi quando se ne compera uno analogo nuovo. «Viene applicata anche per gli acquisti online. Se vuoi stare tranquilla controlla che la clausola sia scritta nel contratto di vendita: se non c’è vuol dire che il rivenditore non è in regola» suggerisce l’esperto. Attenzione agli acquisti online: spesso il ritiro è tra le clausole e va “flaggato”.

Cerca l’1 contro 0

In base a un decreto legislativo del2014 puoi consegnare i piccoli elettrodomestici (con dimensione inferiore a 25 cm), presso i grandi rivenditori di elettronica (quelli con superficie superiore a 400 metri quadrati, come i punti vendita di Trony, Mediaworld o altre catene), anche se non acquisti niente. In più, in alcune città sono partite iniziative sperimentali per il ritiro di piccole apparecchiature elettroniche. Un esempio è quello di Napoli che ha già installato contenitori di raccolta completamente interrati (asianapoli.it) e Torino che fa la raccolta porta a porta (amiat.it). Al Centro-Nord, grazie a un accordo tra il consorzio Ecolight e alcune municipalizzate, sono stati installati più di 30 cassonetti automatizzati per il conferimento gratuito di cellulari, piccoli elettrodomestici, utensili elettrici e lampadine a risparmio energetico: si trovano in Emilia-Romagna, Toscana, Veneto e a Brescia, quasi tutti in prossimità dei poli commerciali (ecolight.it).

Consegna le batterie

In Italia, c’è il divieto di smaltire le pile nell’indifferenziata, ma anche una norma che ti aiuta a liberartene senza fatica: «Basta portarle in qualunque negozio che le vende, persino una tabaccheria: sono obbligati a ritirarle» conclude Brizzi.

Se non vuoi buttare lo smartphone, sfruttalo così

Lo vendi su siti come Trendevice.com (solo per iPhone e iPad) o comprocellulari.it (per tutti gli altri). Digiti marca, modello e stato del telefono e, se la valutazione ti convince, passano a ritirare gratis l’apparecchio. Il bonifico arriva nel giro di qualche giorno. Ma puoi anche decidere di dare il ricavato in beneficenza. Se vuoi passare al mondo Apple, negli Apple store e sul sito (apple.com/it/iphone/trade-in/) dai in permuta uno smartphone d iqualunque marca in cambio di un buono acquisto.

Lo tieni in auto come Mp3 o navigatore. Carica la tua musica preferita e collegalo allo stereo. Puoi anche usarlo come navigatore quando sei offline: ti serve solo un’app come Copilot (da 19,90 euro), Sygic (da 24,99) o Tom Tom (in abbonamento, da 3,99 euro al mese).

Lo trasformi in una macchina fotografica o in una videocamera. Basta scaricare una di queste app: Photosynth (gratuita) o Camera 2 (2,99euro). Con Presence (gratuita), invece, il vecchio telefono diventa una telecamera da dove monitorare casa quando non ci sei.

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