![Il totem con il cactus](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/10/66390-il-bello-di-essere-grasse-e-buffe-0_11piantregraalte-800x625.jpg)
Prendete un vasetto di vetro, aggiungete un po’di terriccio per cactacee (si chiama così la famiglia dei cactus) e scegliete la pianta grassa più alta che avete. Diventerà un piccolo totem-scultura che arreda una mensolina spoglia.
![Il segnaposto](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/10/66391-il-bello-di-essere-grasse-e-buffe-0_12piantregraalte-800x625.jpg)
Ha un’aria molto texana questo servizio di piatti a tema, al quale si può abbinare una piantina grassa in vasetto come segnaposto. Sceglietene una diversa per ogni ospite che avete invitato.
![La collezione di minicactus](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/10/66392-il-bello-di-essere-grasse-e-buffe-0_10piantregraalte-800x625.jpg)
L’effetto è davvero originale. Messi in tazze colorate, i minicactus fanno allegria e possono essere usati come centrotavola o come decoro per il davanzale. Ma seguite i nostri consigli per non farli seccare!
![Il giardino di piante grasse](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/10/66393-il-bello-di-essere-grasse-e-buffe-0_08piantregraalte-800x625.jpg)
Siete andati al mercato e avete fatto il pieno di piantine? La soluzione migliore è metterle tutte insieme in una cassetta di legno (tipo quella della frutta). Avrete un giardinetto verde tutto l’anno molto, molto spinoso.
![Leutchtenbegia](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/10/66394-il-bello-di-essere-grasse-e-buffe-0_05piantregraalte-800x625.jpg)
Anche se appartiene alla famiglia dei cactus, d’aspetto ricorda le agavi perché ha una rosetta di tubercoli rigidi triangolari. Ha una grossa radice e riesce a sopravvivere diverse settimane senza acqua.
![Stapelia](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/10/66395-il-bello-di-essere-grasse-e-buffe-0_18piantregraalte-800x625.jpg)
Originaria del Sud Africa, ha diversi fusti succulenti, privi di foglie, con costolature che terminano con una spina aguzza. Ogni anno forma nuovi fusticini che si ingrossano durante l’estate.
![Gymnocalycium](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/10/66396-il-bello-di-essere-grasse-e-buffe-0_01piantregraalte-800x625.jpg)
Appartiene alla grande famiglia dei cactus e ha una tipica forma sferica, con coste arrotondate, ognuna delle quali porta un ciuffetto di spine aguzze e arcuate. Cresce con una certa lentezza.
![Cereus peruvianus](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/10/66397-il-bello-di-essere-grasse-e-buffe-0_02piantregraalte-800x625.jpg)
Lo si riconosce per il fusto simile a una colonna, suddiviso in coste con diverse spine. Questa è la varietà “Monstruosus” con protuberanze e fossette. Può stare all’aperto tutto l’anno nelle zone calde e soleggiate.
![Euphorbia](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/10/66398-il-bello-di-essere-grasse-e-buffe-0_03piantregraalte-800x625.jpg)
È formata da tanti fusti eretti con costolature spinose. Appartiene a una famiglia di piante robuste, a crescita lenta, sensibili solo alle basse temperature: la minima tollerata è di 12 gradi.
![Cereus crestato](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/10/66399-il-bello-di-essere-grasse-e-buffe-0_04piantregraalte-800x625.jpg)
Rispetto ai cereus classici, questa specie ha coste longitudinali avvolte a spirale, che formano delle creste spinose. È una specie sudamericana che, d’inverno, non sopporta temperature sotto i 10 gradi.