La Rosa del deserto

Il suo nome botanico, Aeonium arboreum, significa "pianta eterna". In effetti, è tra le piante più longeve che si conoscano. Oltre alla specie con foglie verdi, esiste la varietà bordeaux. Diventa alta circa 20 e 25 centimetri.

La mossa giusta
Va sistemata in un posto in piena luce. Per tutto l'anno è sufficiente bagnarla una volta ogni 15 giorni. Crescerà più rigogliosa se d'estate le si dà del fertilizzante una volta al mese.

La Palma del Madagascar
Simile a una palma in miniatura, ha un fusto spinoso, verde e un vistoso pennacchio di foglie lucide. Il suo nome botanico è Pachypodium lamierei. Cresce cinque centimetri all'anno, soprattutto d'estate.

La mossa giusta
Perfetta per chi non ha tempo di innaffiare. D'estate, si dà un goccio di acqua alla settimana. D'inverno, si tiene all'asciutto. In casa non soffre il caldo dei caloriferi e non teme l'aria secca.

L'Aralia polinesiana
Alta circa 20 centimetri, è originaria delle foreste della Polinesia. Ha un robusto tronchetto e rametti flessibili. Le sue foglie, a forma di cuore, sono maculate di bianco.

La mossa giusta
Va messa in un posto luminoso, ma non al sole. Si innaffia una volta alla settimana e nel sottovaso non devono rimanere ristagni, altrimenti marcisce. D'estate, se vive all'aperto, ogni tre giorni si nebulizzano le foglie per evitare che si disidratino.

La Crassula

È una pianta grassa alta 15 centimetri. Sembra un alberello perché ha fitti rametti. Vive benissimo nei vasetti adatti ai bonsai.

La mossa giusta

Va coltivata in piena luce, ma non al sole diretto. Può stare sia in casa sia all'aperto. Si bagna soltanto una volta alla settimana e, da maggio a ottobre, le va dato il fertilizzante per piante verdi, due volte al mese. D'inverno è necessario tenerla al fresco, altrimenti perde le foglie.

Le piante simili ai bonsai (ma più resistenti)

Forti, robusti, tengono botta alle temperature elevate. Forgiati da una natura poco clemente, sono gli alberelli giusti per chi ha pochissimo tempo

I bonsai seducono per la loro silhouette di alberi in miniatura, scolpiti da abili tagli di forbice. Ma hanno fama di essere piante esigenti. E in effetti lo sono, perché richiedono cure costanti. Non a  caso, basta lasciarle all’asciutto per un giorno, per correre il rischio  di seccare. Fortunatamente le alternative non mancano.

Si tratta di piante da interni che non hanno nulla da invidiare ai bonsai quanto a forma, dimensioni ed eleganza, ma decisamente più robuste. Sono la Palma  del Madagascar, l’Aralia polinesiana, la Rosa del deserto e la Crassula. Provenienti da zone dove le condizioni climatiche non sono certamente clementi con la vegetazione, queste piante non hanno bisogno di potature e le loro radici si adattano, anzi preferiscono, gli spazi ridotti. Nessuna difficoltà, quindi, a coltivarle in vasi simili a quelli da bonsai. D’estate, poi, si possono coltivare sul balcone e vanno innaffiate poco, soltanto quando il terriccio è asciutto.

In queste pagine tutti i consigli per farle durare il più a lungo  possibile.

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