pothos varietà e cura

Pothos: una pianta dai mille pregi facilissima da curare

Il photus è una pianta da appartamento molto adattiva. Non fa fiori, ma decora l'ambiente in tanti modi diversi ed è molto facile da gestire

Sono oltre 40 le specie di Pothos che compongono il genere. Il pothos è una pianta che arriva dalle foreste pluviali, aggrappandosi agli alberi, sia con il lungo stelo sia tramite le radici aeree, in un ambiente estremamente caldo ed umido. Ecco perché anche come piante da appartamento si trovano bene: quello caldo e umidiccio è il loro clima preferito.

Caratteristiche del Pothos: fiori e luce

Il Pothos non presenta fioritura in appartamento. Quando raramente sbocciano, i fiori sono piccoli e poco appariscenti. Ad ogni modo, quasi mai sulle piante coltivate in appartamento. Il Pothos ha sempre bisogno di luce, ma mai diretta. Anche per la coltivazione in terreno, la pianta va tenuta in ambiente luminoso e abbastanza umido.

Esporre il Pothos a una luce diretta per molte ore, soprattutto in estate, significa condannarlo a morte certa. Riesce a sopravvivere in ambienti non molto luminosi, sebbene le foglie diventino di colore verde scuro.

Acqua e temperatura

Il pothos è una pianta che non ha bisogno di molta acqua, e infatti va innaffiata con moderazione, anche  in estate; in inverno annaffiare poco; lasciare seccare i due terzi superiori del substrato prima di tornare ad annaffiare.

Il Pothos non ha bisogno di grandi quantità di acqua e soprattutto teme il ristagno! In generale il  terriccio va conservato umido con annaffiature regolari.  Ma come regola generale, è meglio che rimanga un po’ secca piuttosto che la terra abbia dei ristagni. Meglio quindi tenere d’occhio lo stato del terriccio: se al tocco è umido assolutamente meglio non annaffiare.

Un buon modo per innaffiare è per immersione del vaso: lasciare il vaso immerso per 30 minuti e poi lasciarlo sgocciolare finché non avrà smesso di perdere acqua.

In generale il pothos ama anche nebulizzazioni delle foglie per aumentare l’umidità: essendo una pianta tropicale non può che farle bene ricreare con la nebulizzazione un ambiente umido.

Non tollera la temperatura sotto i 10 °C. Preferisce passare l’estate all’esterno, ma mai oltre i 50°C. Il pothos è essenzialmente una pianta di origine tropicale, per ottenere i migliori risultati è bene cercare di riprodurre nelle nostre case il più fedelmente possibile quelle condizioni climatiche. In linea generale bisognerà farlo crescere in un ambiente caldo, con pochi sbalzi termici, e con un alto tasso di umidità.

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Varietà di Pothos

Il Pothos aureus è forse quello più diffuso, almeno in Europa, come pianta da appartamento. Le foglie si presentano a forma di cuore, e hanno un colore verde e giallo screziato (dipende dalla specie). Le varietà e i cultivar sono tantissimi, anche perché si distinguono dall’ambiente in cui si trovano, dalla nomenclatura sotto cui sono, e dalla longevità della pianta.

Le tre più famose sono:

  • il Silver Satin (con le foglie verde brillante e verde opache insieme)
  • l’Efeutute (con le foglie più piccole ma di un verde brillante quasi surreale)
  • il Pothos Marble Queen (con le foglie quasi interamente bianche ma chiazzate di verde qua e là)

Come moltiplicare il pothos per talea

Una delle caratteristiche più interessanti del pothos è che da una singola pianta possiamo ricavarne altre: lo si può infatti moltiplicare per talea.

Si sa, fare le talee non è un gioco da ragazzi. Può essere molto impegnativo e frustrante, soprattutto se considerato che è un lavoro lungo e non sempre regala i risultati sperati.

Ad ogni modo, per chi avesse il pollice verde, ecco come si fa una talea di Pothos: prelevare un tralcio dalla pianta principale e ponendo le talee a radicare in acqua o in terreno sabbioso. Applicare la divisione della pianta; al momento del rinvaso si divide la pianta in 2 o più parti utilizzando un coltello affilato e disinfettato (magari con la fiamma) per evitare contagi. 

Dopo di ciò si mettono a dimora le singole piante così ottenute come se fossero adulte. Da lì è necessario prendersi cura della talea ogni 24h, nebulizzarla bene, far sì che il terriccio rimanga umido ma mai bagnato (non affogatela), e soprattutto controllare lo stato delle foglioline. Una talea felice tenderà subito a farne crescere di nuove!

Come coltivare il pothos in acqua

Come abbiamo visto l’immersione in acqua si utilizza per propagare il pothos per talea. Ma sapevi che il pothos si può anche coltivare in acqua evitando di metterlo a dimora nella terra? Mantenere il pothos (e farlo crescere parecchio) è anche piuttosto facile con questo metodo.

Tutto quello che devi fare è staccare un ramo dalla pianta principale, avendo cura di prenderne uno che comprenda dei nodi: da lì spunteranno le nuove radici.

Il ramo di pothos va immerso in un vasetto di vetro pieno di acqua, e a questo punto basta seguire poche e semplici regole per vederlo crescere rigoglioso e super ornamentale:

  • Cambiare l’acqua circa una volta a settimana (è da lì che la pianta prende il suo nutrimento).
  • Posizionare in una zona luminosa, ma non alla luce diretta.
  • Eliminare eventuali alghe che si formino nel vasetto, e in generale tenerlo pulito.
  • Aggiungere poche gocce di fertilizzante liquido ogni 4-6 settimane.
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