Viaggiare in auto con i bambini

«Il segreto è prevenire le due situazioni più ricorrenti: la noia e la nausea.

Se il viaggio è lungo, anticipa subito ai tuoi figli che per arrivare al mare ci vorrà più o meno lo stesso tempo che trascorrono a scuola in un giorno normale» suggerisce Alessandra Spagnolini, ideatrice del sito www.quantomanca.com. «E a ogni cambio d’ora, proprio come in classe, proponi qualcosa di diverso: preparati una “busta delle sorprese” e tira fuori ogni volta un piccolo oggetto (una macchinina, un dinosauro, una bambolina o dei braccialetti da intrecciare). Fai attenzione, però, a non proporre ai piccoli attività che richiedano di tenere lo sguardo fisso: potrebbero provocare il mal d’auto. E non affidare tutto l’intrattenimento a tablet, libri e colori: meglio degli audiolibri con storie da ascoltare» consiglia l’esperta.

«Se tuo figlio soffre comunque la macchina e nessun rimedio funziona, cerca di partire quando dorme. Nel caso in cui non ti senta sicura di guidare di notte, la sera prima mettilo a letto tardi e il mattino dopo caricalo in macchina di buon’ora. Lui si appisola e tu intanto tira dritto il più possibile, evitando di fermarti, perché appena accosti si sveglierà».

Viaggiare in auto con cane o gatto

«Per legge gli animali domestici non devono essere d’intralcio alla guida, quindi il gatto va nel trasportino, come i cani di piccola taglia. Se Fido è più grosso, può anche stare sul sedile posteriore con una pettorina e un guinzaglio legato ai poggiatesta o nel bagagliaio con la rete divisoria» suggerisce Irene Sofia, dogtrainer che dà consigli su YouTube (Qua la zampa).

«Deve potersi girare su se stesso, ma non essere sballottato qua e là, altrimenti può venirgli la nausea. Offrigli un osso di pelle di bufalo, soprattutto se vedi che è inquieto e sbava molto: masticare lo tranquillizza. Se è il gatto a soffrire il mal d’auto, programma delle soste in autogrill. Ricorda infine che il cane deve bere spesso, ma non serve fermarti ogni volta: oggi esistono delle ciotole da auto che impediscono all’acqua di uscire».

Viaggiare in auto con gli anziani

«Fai in modo che tu e la persona da accompagnare siate entrambe davanti o dietro, così puoi parlarle senza dover gridare e non dovrai girarti in continuazione per controllare che stia bene» spiega la psicogerontologa Giovanna Perucci.

«Se non è possibile e tu sei alla guida, aggiungi allo specchietto retrovisore uno di quelli più piccoli, che di solito si usano per i bambini, per poter vedere cosa succede sul sedile posteriore. Ricorda poi che gli anziani non amano l’aria condizionata: tieniti pronta a spegnerla o ridurla. Per evitare che la nonna si accaldi troppo, però, procurale un piccolo ventilatore elettrico da borsetta. È meglio di un semplice ventaglio perché non le affatica il polso» spiega l’esperta. «Al momento della sosta, scegli per lei il bagno con il simbolo dei diversamente abili: è più spazioso, ha un accesso facilitato ed è dotato di maniglioni».

Viaggiare in auto con il carpooling

«Per una serena convivenza con gli altri passeggeri, ricorda una regola base: stai viaggiando con persone che non conosci, ma non sei su un mezzo pubblico. Quindi non puoi ignorare chi è vicino a te. Non infilarti le cuffie per sentire la musica appena sali in macchina, e non attaccarti al telefono: abbassa la suoneria e fai brevi e poche chiamate» spiega Andrea Saviane, country manager per l’Italia di BlaBlaCar, sito su cui puoi offrire o ottenere un passaggio in auto fra persone contattate online.

«Fai poi attenzione che la conversazione sia equilibrata: parla del luogo in cui siete diretti ed evita argomenti caldi come soldi, politica e religione che possono generare discussioni. Preparati anche a piccoli compromessi sulla temperatura dell’aria condizionata o sul volume della radio: anche se l’auto è tua, è sempre meglio concordare questi aspetti con gli altri passeggeri».