Sentirsi inadeguati di fronte ai figli è un sentimento assolutamente comune, perché quando si diventa madri e padri, purtroppo o per fortuna, non viene fornito un manuale del Genitore perfetto. Gli errori accadranno comunque: ripeti a te stessa e metabolizza questo pensiero, inizierai a preoccuparti meno. Nessun genitore è perfetto, però ciò che distingue una persona consapevole da chi non lo è riguarda la capacità di ammettere i propri sbagli e tornare sui propri passi. L'orgoglio non è mai una soluzione efficace, soprattutto nelle relazioni affettive. Rimani aperta al cambiamento, sii pronta a metterti in gioco, soprattutto nel dialogo con i tuoi figli perché i bambini intuiscono le emozioni degli adulti con un istinto straordinariamente affinato.

Ci sarà sempre qualcuno, di frequente nelle vesti di un'amica con più esperienza o un parente, pronto a darti consigli sul metodo giusto per affrontare qualsiasi cosa. Sfatiamo un mito: il modo giusto non esiste. Al contrario, esiste un'infinita combinazione di punti di vista con cui considerare e vivere la crescita di un figlio. Cambiare idea a seconda di ogni parere che ascolti non farà altro che confondere le idee tue e dei bambini, perché ogni persona ha un approccio diverso, dunque oscillare continuamente fra modalità e stili diversi non farà altro che generare ancora più confusione e senso di disorientamento. Rimanere aperti alle osservazioni degli altri e trasformare le critiche in un'occasione di riflessione è fondamentale, ma senza perdere di vista il proprio punto di vista. Tu come la pensi? Di fronte alle difficoltà impara a coinvolgere il partner: ponetevi questa domanda, insieme. Solo voi conoscete la risposta, che è personale e solo vostra.

Usa il tuo istinto: ogni persona ne è dotata, ma spesso non ci hanno insegnato come usarlo e svilupparlo in maniera consapevole. Puoi recuperare in qualsiasi momento; l'istinto è quella voce che sale dal profondo della nostra interiorità e, soprattutto nei momenti difficili, sussurra le nostre verità più autentiche, cosa pensi e vuoi veramente. Attenzione a non confonderlo con le paure o dietro l'ansia che talvolta assale ogni genitore di fronte ai potenziali pericoli. È questione di iniziare un ascolto di se stessi onesto e consapevole, esercitandosi a diventare più empatici in modo da comprendere con più chiarezza i bisogni nostri e degli altri.

Ammetti le tue paure, ciò su cui ti senti più insicura, le emozioni contrastanti: tenere un diario è molto utile perché permette di sfogarsi, dare voce ai pensieri più nascosti e rileggere il cammino fatto, imparando attraverso l'esperienza. Confrontarsi con le altre mamme o le amiche esprimendo le paure reciproche costituisce uno strumento di crescita incredibile: invece di dirottare le conservazioni esclusivamente sui figli, iniziamo a parlare di noi, con le nostre speranze, timori, inadeguatezze. Formulata in questo modo la confidenza di una madre o una suocera unisce e crea la possibilità per un confronto aperto, un dialogo sincero e autentico.

A un campione di neomamme collegate a un'apparecchiatura per la risonanza magnetica è stato chiesto di osservare le espressioni facciali dei loro figli: il test ha rilevato che le madri con un rapporto conflittuale e insicuro rispetto ai bambini hanno reagito in maniera negativa di fronte alle espressioni tristi dei piccoli, attivando la regione celebrale associata al dolore. Al contrario la reazione delle mamme con una relazione più serena avrebbe stimolato le aree del cervello connesse a soddisfazione e benessere, anche davanti a espressioni di tristezza. Ricorda sempre che non esiste una relazione sicura e soddisfacente in senso assoluto, perché ogni rapporto, sia con gli adulti, sia con i bambini, è una conquista da attuare giorno per giorno. Quando senti che il senso di insicurezza ti prende alla gola fermati e impara a guardare il tuo stato d'animo con sincera curiosità; condividi le preoccupazioni con le persone di cui ti fidi e soprattutto inizia a far posto, dentro di te, anche alle emozioni più scomode. Sì, non siamo infallibili, spesso ci sentiamo fuori posto e un po' bambini anche se siamo adulti. I piccoli lo sanno, per questo l'unico fondamento da preservare è l'autenticità di un dialogo onesto e sincero, aperto e libero.

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