Un neonato coccolato e circondato di attenzioni sarà più sicuro e piangerà meno. E non è a rischio “vizi” perché fino all’anno di età la vicinanza con la mamma è solo un bisogno fondamentale che non rischia certo di trasformarlo in “mammone”! Così crescerà sereno e con un buon equilibrio psico-fisico.
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Un modo buffo e tenero per far smettere di piangere un bimbo: farsi aiutare dal nostro amico a quattro zampe!

Neonati: perché piangono prima di dormire

Perché i bebè spesso prima della nanna sembrano disperati?
«L’addormentamento è il distacco dal mondo della veglia, dalla mamma e dal papà. È un momento delicato: i più piccoli sembrano a volte rifiutarsi di “crollare”, i più grandini richiedono compagnia. Ma attenzione: acquisire la capacità di entrare da soli nel mondo dei sogni è una grande conquista di autonomia.
Dopo una giornata intensa i bambini fanno spesso fatica ad addormentarsi perché sono troppo stanchi e questo li rende apparentemente sveglissimi. Per i più piccoli,
può essere utile una giostrina a sospensione o un carillon. Se piange, proviamo a stare con lui senza prenderlo in braccio: spesso basta la dolce pressione di una mano
per farlo addormentare».

Come risolvere i pianti notturni

E per i pianti notturni che tanto affaticano i genitori?
«A volte basta rassicurarlo facendosi vedere, magari ridandogli il ciuccio per poi allontanarsi. Ma se c’è qualcosa che lo disturba o se voi siete sfiniti, accoglietelo nel lettone. Fino all’anno d’età i bimbi non prendono vizi, ma sono sensibili alle abitudini».

Consolare il neonato quando piange

Il neonato va consolato in braccio sì o no?
«Non ci sono regole. C’è chi ama tranquillizzarlo tenendolo stretto e chi preferisce coccolarlo sulla seggiolina: l’importante è stargli vicino come viene più naturale».