Metodi di studio

Insegnare ai bambini a studiare, l’approccio consapevole

Dal bisogno di concentrazione al modo in cui affrontare la lezione, trovare autonomia e motivazione nello studio

TU AMI STUDIARE?

In Italia 1 persona su 2 rivela di aver letto al massimo 3 libri in 12 mesi. Il 60% della popolazione italiana nell’arco di un anno non ha letto nemmeno un libro. Tu ami leggere? Quanto ti interessi delle notizie quotidiane? Sei curiosa verso ciò che accade nel mondo intorno a te? Per trasmettere un autentico amore per lo studio è fondamentale l’esempio, ecco perché siamo noi adulti a doverci mettere in discussione e diventare studenti, con orgoglio e umiltà.

ISPIRAZIONE, IL SEGRETO

Ogni giorno costituisce una lezione di vita, a qualsiasi età, a meno che non ci si ritenga troppo grandi o esperti: continuare a fare domande, essere curiosi, coltivare apertura mentale è una risorsa in grado di renderci persone migliore, più attive e sagge.

Come spiegano gli esperti fa bene al cervello e combatte l’invecchiamento. Lascia che la casa si riempia di colori, libri, materiali per i disegno, mappe. Le ispirazioni stimolano l’apprendimento. Per un bambino è più difficile innamorarsi della lettura quando i genitori non leggono e in casa non ci sono libri. I tuoi figli sono iscritti in biblioteca? Andarci insieme e perdersi fra gli scaffali è un modo per passare un pomeriggio in famiglia, esplorare nuovi campi, approfondire le ricerche di scuola. Non importa che si tratti di fumetti o manuali di bricolage, la sfida è viaggiare sulle ali della fantasia, accendere l’entusiasmo, aprire porte sull’ignoto.

L’IMPORTANZA DELLO SPAZIO

Si può studiare ovunque, ma nella realtà dei fatti avere un posto dove trovare calma mentale aiuta la concentrazione. Se la casa lo consente può essere utile ritagliare un angolo con mensole di libri e un tavolo grande in grado di ospitare lavoretti creativi.

Aggiungi un planisfero da appendere al muro della cameretta, aiuterà a conoscere la geografia del mondo e dare un luogo agli eventi storici. La chiave per migliorare l’approccio quotidiano allo studio è la capacità di creare uno spazio a livello mentale. No alla radio e televisione, che rischiano di distrarre e raddoppiare i tempi.

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CALMA MENTALE E CONCENTRAZIONE

Un ambiente silenzioso aiuta a concentrarsi. Tuttavia, la tranquillità autentica è la capacità di creare un’atmosfera serena, senza urli, né continue distrazioni, in grado di stimolare positivamente i bambini.

È importante considerare che per un bambino piccolo lo studio costituisce un nuova avventura: perdere tempo o procedere con lentezza è normale. Evita di esasperare lui e te pungolando di continuo. Mettere fretta non aiuta a lavorare meglio. La prima regola fondamentale è leggere con attenzione il diario in modo da seguire le indicazioni riportate e procedere in ordine cronologico, affrontando le cose da fare passo dopo passo.

COSA SIGNIFICA FARE I COMPITI?

Il tempo dedicato ai compiti deve essere organizzato in maniera consapevole, ecco perché è importante stabilire un inizio e una fine anziché distrarsi di continuo.

Prevedere un momento di riposo subito dopo pranzo aiuta. Quando la stanchezza prevale riesci a lavorare bene? Lo stesso vale per i bambini: abbiamo bisogno di essere freschi e riposati per rendere al meglio.

Come spiegano gli esperti fare pausa è fondamentale (per piccoli e adulti!), perché permette di staccare e ha un effetto rigenerante. Meglio evitare di vivere l’ora dei compiti come minaccia o punizione. Difficilmente ci innamoriamo di qualcosa se ci sentiamo costretti a farlo. Si tratta di spiegare, con molta semplicità, che ognuno ha delle cose da fare: ci sono volte in cui anche per un adulto risulta pesante il lavoro della giornata.

METODI DI STUDIO

Leggere, sottolineare e utilizzare i colori per evidenziare i concetti principali aiuta lo studio. Attenzione, la pagina non deve risultare completamente colorata, altrimenti si annullerà il senso dell’evidenziare: aiuta i tuoi figli a capire quali sono le cose davvero importanti.

Che cosa dice il testo? Riassumere i concetti come se li stessimo raccontando a qualcuno migliora la comprensione e il modo in cui ci si esprime. Al contrario, ripetere la lezione dall’inizio alla fine non si dimostra utile: risulta più strategico fare domande, interrompere, saltare da un punto all’altro.

LA CONQUISTA DELL’AUTONOMIA

Imparare a memoria non serve; il vero obiettivo è acquisire la comprensione di un contenuto in modo da saperlo utilizzare al momento opportuno, farsi domande, esercitare lo spirito critico.

Visitare i luoghi che si stanno studiando a scuola, vedere film, leggere tutti insieme le notizie del giorno stimola l’apprendimento… di bambini e adulti! Educare al pensiero critico significa mettere in discussione ciò che gli altri dicono, andare oltre il pensiero comune: un atteggiamento non facile perché implica la capacità di mettersi in discussione, noi adulti per primi.

La vera sfida è smitizzare le verità assolute, ascoltare le opinioni degli altri e scoprire il valore della propria esperienza: una saggezza in perenne evoluzione.

IL VALORE DEI BRUTTI VOTI

Mentre loro sono impegnati nei compiti tu cosa fai? Fatta eccezione per i bambini più piccoli, che possono avere bisogno di aiuto per leggere e capire gli esercizi, meglio farsi da parte.

Per imparare l’autonomia abbiamo bisogno di fare da soli, sbagliare, trovare il nostro metodo e non importa se il voto non sarà il massimo, o se ci saranno errori. L’obiettivo è sostenersi e gestirsi da soli, la vera lezione imparare a cavarsela.

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